La mostra Gianni Berengo Gardin. Marazzi, le linee veloci celebra i 50 anni del rivoluzionario brevetto della monocottura rapida, vero e proprio salto tecnologico nel settore ceramico firmato Marazzi.

Per la prima volta, una selezione di scatti inediti realizzati da Gianni Berengo Gardin nel 1977, chiamato dall’azienda a documentare le nuove linee ‘veloci’, sarà presentata al pubblico, rivelando un approccio unico e innovativo alla fotografia industriale dell’epoca: ‘opere a colori dove, come in un vortice, i decori e le forme si rincorrono nella velocità della loro realizzazione’. L’esposizione, curata da Alessandra Mauro, trova la sua cornice ideale nelle prestigiose Sale della Musica, degli Incanti e dei Sogni di Palazzo Ducale Sassuolo parte del patrimonio di Gallerie Estensi.

Gianni Berengo Gardin
Gianni Berengo Gardin. Marazzi, le linee veloci.
Installation Views
Ph. Simone Falso
Courtesy Marazzi Group

La mostra Gianni Berengo Gardin. Marazzi, le linee veloci

Presentata da Marazzi Group, la mostra Gianni Berengo Gardin. Marazzi, le linee veloci, a cura di Alessandra Mauro e attualmente in corso negli spazi delle Sale della Musica, degli Incanti e dei Sogni del Palazzo Ducale di Sassuolo – Gallerie Estensi (Modena), è prorogata fino al 31 dicembre 2024. La mostra, realizzata in collaborazione con Gallerie Estensi, Contrasto, Fondazione Forma per la Fotografia e Archivio Gianni Berengo Gardin, celebra il 50° anniversario del brevetto della monocottura rapida presentando un prezioso corpus fotografico realizzato da Gianni Berengo Gardin per l’azienda, lontano non solo dalla fotografia di documentazione tradizionale ma quasi unico nella storia del grande fotografo.

Era il 1974 quando Marazzi, azienda leader nel settore della produzione ceramica, inventava la monocottura rapida, rivoluzionario brevetto tecnologico che cambiò per sempre il processo di produzione delle piastrelle. Per documentare questo salto tecnologico, fondamentale non solo per l’azienda ma per l’intero settore, tre anni dopo il fotografo Gianni Berengo Gardin viene invitato a realizzare una documentazione di queste nuove linee produttive. Il fotografo si trova immerso in un ambiente pulito, efficiente, dal sapore internazionale, di cui lo affascina soprattutto la velocità produttiva e quel nastro trasportatore dove colori, forme, disegni sembrano mescolarsi in un vortice: il soggetto del progetto diventa dunque quasi subito per lui il ritmo colorato della produzione, molto diverso da altri contesti industriali in cui aveva operato.

Gianni Berengo Gardin. Marazzi, le linee veloci.
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Ph. Simone Falso
Courtesy Marazzi Group

Parla Gianni Berengo Gardin

“Mi fu chiaro subito come la sfida professionale fosse quella di riuscire a cogliere il flusso veloce dei colori, la scia dinamica delle forme – sottolinea Gianni Berengo Gardin –. Il colore, che ho usato sempre poco, si imponeva, quindi, come scelta. Provai inoltre a lavorare in modo diverso da quel che normalmente facevo. Qui cambiavo spesso la distanza, avvicinandomi molto ai soggetti, per riuscire a cogliere i dettagli, i frammenti di quel che vedevo e realizzare così foto diverse dalle altre: sognanti, colorate, quasi astratte. Sono grato alla Marazzi per avermi lasciato libero di realizzare delle fotografie come queste, astratte, che anticipano in qualche modo un approccio concettuale inusuale a quell’epoca nella foto industriale in cui, in genere, veniva richiesto una documentazione più oggettiva, documentaria, del prodotto. Una festa per gli occhi e, per me, un lavoro molto originale.” Gianni Berengo Gardin.

Marazzi, le linee veloci

Marazzi, le linee veloci presenta per la prima volta una selezione di 42 opere tratte da questa serie unica, in cui spicca non soltanto l’uso del colore, così raro nella produzione del fotografo, ma anche un altro elemento inaspettato.

Come afferma la curatrice Alessandra Mauro, Berengo Gardin in questa serie fotografica “abbandona la giusta distanza del fotografo sociale, quella che da sempre lui utilizza per ritrarre le persone, si avvicina agli ingranaggi e realizza una serie di visioni macro per un racconto quasi astratto fatto di elementi isolati, di forme dinamiche, di strisce di colore che girano e si perdono, di mani sapienti che si muovono sui nastri. (…) Con questo corpus di immagini realizzato per Marazzi, l’autore dimostra non solo di riuscire a muoversi come sempre con attenzione esatta e sottile poesia, ma di riuscire anche a fermare, in tanti frammenti di secondo, il tempo colorato e veloce del lavoro che cambia.”

Gianni Berengo Gardin. Marazzi, le linee veloci.
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Ph. Simone Falso
Courtesy Marazzi Group

Le immagini realizzate da Berengo Gardin

Le immagini realizzate da Berengo Gardin diventano così tasselli di un affresco fotografico che prende forma all’interno dello spazio del lavoro: uno spazio che da concreto diventa a sua volta astratto, all’interno del quale si muove, in un flusso dinamico, un carosello incalzante, una danza di colori e di forme. “La relazione tra la produzione di Marazzi e le espressioni artistiche delle arti visive, dell’architettura, della moda e del design, è una storia che più volte si è intrecciata e ha incontrato grandi maestri dell’obiettivo, come Luigi Ghirri, Charles Traub o Cuchi White, e della matita, come Gio Ponti, Nino Caruso o Paco Rabanne, lasciandoli ogni volta liberi di sperimentare e di raccontare Marazzi dal loro punto di vista – dice Mauro Vandini, Amministratore Delegato Marazzi Group –.

È un’emozione riscoprire in queste fotografie di Gianni Berengo Gardin, la fabbrica di allora e quell’attitudine alla sperimentazione che Marazzi ha continuato a coltivare nel tempo, affiancando alla ricerca di nuovi prodotti e processi, la promozione di letture differenti, personali, d’autore, della ceramica e del lavoro, che rappresentano oggi per noi un patrimonio inestimabile, accumulato in ormai 90 anni di storia, e una fonte inesauribile di ispirazione.”

Dichiara Alessandra Necci

“Le Gallerie Estensi hanno sempre costruito e incentivato partnership pubblico- private, anche nel solco delle direttive ministeriali” – dichiara Alessandra Necci, Direttore Gallerie Estensi -. “La collaborazione con realtà eccellenti a livello mondiale del territorio modenese e sassolese é molto virtuosa, in particolare nel settore della ceramica in cui opera il gruppo Marazzi. Siamo dunque lieti che il partenariato fra Gallerie Estensi e Marazzi prosegua con ottimi risultati, nella prospettiva di un ulteriore sviluppo futuro”. Gianni Berengo Gardin. Marazzi, le linee veloci è anche il titolo del volume pubblicato da Marazzi Group e Contrasto, con testi di Alessandra Mauro e Gianni Berengo Gardin, che raccoglie una selezione di 42 opere della serie fotografica realizzata nel 1977 per l’azienda.

Gianni Berengo Gardin. Marazzi, le linee veloci.
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Gianni Berengo Gardin

Veneziano d’origine, Gianni Berengo Gardin nasce a Santa Margherita Ligure nel 1930. Tra il 1947 e il 1965, dopo una parentesi romana, è a Venezia dove si forma come fotografo. Alla città veneta dedica il primo libro fotografico, Venise des saisons (1965). Frequenta in Circolo La Gondola e intanto studia i fotografi della Farm Security Administration come gli autori della fotografia umanista francese, conosciuta in un soggiorno a Parigi. Nel 1965 si trasferisce a Milano dove inizia un lungo sodalizio con il mondo dell’industria e realizza reportage per Alfa Romeo, Fiat, Pirelli, e soprattutto Olivetti.

Al 1968 risale Morire di classe: un’ampia documentazione, condotta con Carla Cerati, sugli ospedali psichiatrici italiani. Curato da Franco Basaglia e Franca Ongaro Basaglia, il volume omonimo, uscito un anno dopo, contribuisce al movimento d’opinione che porta, nel 1978, all’approvazione della Legge 180. Berengo Gardin trova nella produzione editoriale il suo campo di espressione. A oggi sono oltre 250 i volumi pubblicati, da solo o con colleghi e scrittori. La lunga collaborazione con il Touring Club e con De Agostini lo portano inoltre a indagare il paesaggio italiano, mentre con Renzo Piano avvia fin dagli anni Settanta una sperimentazione nel campo della documentazione di architettura.

I Volumi

Volumi come Gente di Milano (1968), Dentro le case (1977), Dentro il lavoro (1978) Disperata allegria (1994) – quest’ultimo sulla vita delle comunità Rom, mostrano il suo approccio di solido interesse sociale e umanistico, così come nel recente progetto dedicato alle Grandi Navi a Venezia (2013) dove la narrazione fotografica è insieme lirica, potente e sempre fedele al linguaggio del fotogiornalismo. Tra i riconoscimenti ricevuti, il Lucie Award alla carriera e il Leica Hall of Fame Award. Nel 2009 ha ottenuto la laurea ad honorem in Storia e Critica dell’Arte dall’Università di Milano.

Gianni Berengo Gardin. Marazzi, le linee veloci.
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Ph. Simone Falso
Courtesy Marazzi Group

Alessandra Mauro

Direttrice della Casa editrice Contrasto, Alessandra Mauro cura libri e mostre fotografiche. È inoltre docente presso istituzioni pubbliche e private (LUISS, RUFA, Università di Bologna). Tra le mostre concepite: Mario Giacomelli – La figura nera aspetta il bianco; Mimmo Jodice – Perdersi a guardare; Gordon Parks – Una storia americana; Walter Bonatti – Fotografie dai grandi spazi; Prima, donna. Margaret Bourke-White fotografa; Gianni Berengo Gardin. L’occhio come mestiere; Philippe Halsman. Lampo di genio; L’alba che aspettavo. Portogallo, 1974. È autrice dei volumi: Un tempo, un luogo. Racconti di fotografia, 2020; Photoshow. Le principali mostre della storia della fotografia, 2014; Ombre di Guerra, 2009; I custodi dei fratelli. Quando i fotografi denunciano i diritti violati, 2002; Lo sguardo da sud, 1999.

Marazzi Group

Marazzi Group, presente in più di 140 Paesi, è universalmente riconosciuto come sinonimo di ceramica di alta qualità per pavimenti e rivestimenti e simbolo del miglior made in Italy nel settore dell’arredamento e del design. Fu fondata nel 1935 nel distretto di Sassuolo (Modena), polo di fama internazionale per la produzione di piastrelle di ceramica. Si devono a Marazzi le principali innovazioni tecnologiche, di processo e di design che hanno reso il distretto un punto di riferimento per l’intero mondo della ceramica. Marazzi fa parte di Mohawk Industries, Inc. il più grande produttore mondiale nel settore del flooring, gruppo multinazionale quotato alla Borsa di New York. marazzi.it

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