Gelsomino: basta il nome per evocare profumi e sensazioni. Un nome generico che in realtà vuole descrivere due piante diverse ma di cui uno solo è davvero un gelsomino e risponde al genere Jasminum. L’altro, la pianta più conosciuta e utilizzata, è il rampicante che comunemente viene chiamato falso gelsomino il cui nome botanico è Trachelospermum jasminoides (conosciuto anche come Rhyncospermum jasminoides). Non si tratta di una disquisizione botanica o di una mera questione tassonomica, bensì di due differenti piante che non sono nemmeno lontane parenti. Jasminum, infatti, appartiene alla famiglia delle Oleaceae, mentre Trachelospermum jasminoides a quella delle Apocynaceae.
Gelsomino: differenze fra le due piante
Le differenze fra i due rampicanti sono abbastanza rilevanti e, se si usano le chiavi tipiche per imparare a riconoscere le piante, si notano facilmente.
Foglie
Il cosiddetto falso gelsomino ha foglie più tondeggianti e più spesse, leggermente cuoiose, di colore verde scuro e lucido. Il gelsomino vero, invece, ha in genere foglie più lanceolate e di color verde che spazia dal medio/chiaro al verde scuro, di consistenza più sottile e tenera.
Fiori di falso gelsomino
I fiori di Trachelospermum jasminoides appaiono una sola volta l’anno, tra aprile e maggio, e persistono circa un mese. Hanno cinque petali ma la loro disposizione è leggermente elicoidale. Il profumo è intenso perché molto dolce. Ricorda vagamente quello della tuberosa e della gardenia.
Fiori di gelsomino vero
I fiori di Jasminum, invece, hanno cinque o sette o nove petali che solitamente sono anche più grandi rispetto a T. jasminoides ma sono di forma piatta.
I colori dei fiori di gelsomino vero possono essere:
- bianchi (Jasminum officinale, Jasminum sambac, Jasminum azoricum, J. angustifolium);
- gialli (Jasminum nudiflorum, Jasminum mesnyi o primulinum, J. revolutum);
- rosa (Jasminum beesianum);
- rosa carico in bocciolo che diventa bianco puro quando sono completamente aperti (Jasminum grandiflorum e Jasminum polyanthum che fra l’altro fiorisce già verso la fine dell’inverno/inizio primavera).
Il loro profumo viene descritto come più delicato rispetto a quello di T. jasminoides ma solo perché ha note più agrumate e quindi meno dolci.
Inoltre, il vero gelsomino fiorisce in modo più prolungato (durante l’arco che va da inizio primavera all’estate) a differenza del falso gelsomino caratterizzato da un’unica fioritura.
Rusticità: la resistenza al freddo dei due generi
Un’altra importante differenza fra le due piante di gelsomino, è che il falso gelsomino è una pianta che non teme niente: freddo, siccità, tipo di esposizione, smog, substrato e potature, non c’è condizione che crei disagi a questo rampicante.
Il gelsomino vero, invece, teme molto il freddo e i climi freddo-umidi. Invero, ci sono delle eccezioni: J. nudiflorum è rustico e J. beesianum e J. revolutum, reggono meglio le basse temperature rispetto agli altri Jasminum, ma a condizione che li si collochi in una posizione riparata dalle correnti fredde. Inoltre, a differenza di T. jasminoides, non vogliono substrati eccessivamente pesanti, venti freddi e non amano i terreni aridi.
Sviluppo e crescita
Trachelospermum jasminoides è una vigorosa scalatrice che cresce rapidamente, specie dopo il secondo anno di messa a dimora. Tra le specie di Jasminum, invece, sono molte quelle la cui crescita è abbastanza contenuta e si ferma intorno ai due metri al massimo. Non è rapido quanto T. jasminoides e hanno anche portamenti diversi. Jasminum, infatti tende ad essere più ricadente che rampicante a differenza di Trachelospermum.
Utilizzo del gelsomino, vero e falso che sia
Entrambi i generi (Jasminum e Trachelospermum) sono perfetti per ricoprire archi, pergole e graticci, in base alle temperature locali, nei giardini come nei balconi e nei terrazzi. La differenza fra l’uno e l’altro gelsomino è quella che Trachelospermum jasminoides si modella con le potature senza alcun problema per la pianta, anche quando è adulta. Si presta moltissimo anche a fungere da siepe nei giardini piccoli. In più sopporta imperturbabilmente qualunque potatura, da effettuarsi dopo la fioritura per evitare di perderla. Anche potato pesantemente, ricaccia senza alcuna difficoltà. Si possono inoltre trapiantare piante già adulte da terra a un vaso capiente e in qualunque stagione. Non soffre pressoché nulla. Talvolta è colpito da cocciniglia ma rarissimamente la pianta mostra segni di sofferenza per questo.
Tossicità del gelsomino vero e falso
Unica attenzione: la linfa di Trachelospermum che fuoriesce dai tagli e appare come una sorta di lattice, è irritante per gli esseri umani (adulti e bambini) e animali. Inoltre, le piante di falso gelsomino e alcune specie di quello vero, sono tossiche all’ingestione.
Ivana Fabris
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