Frutti antichi e dimenticati: una frase che compare spesso nei claim di mostre e vivai e che definisce varietà coltivate nel passato, una memoria storica che oggi si cerca di recuperare in nome della biodiversità.

La riscoperta dei frutti antichi

Abbandonate perché non in linea con le produzioni dell’agricoltura intensiva, le vecchie varietà di frutta vivono da qualche anno un nuovo interesse non solo per le indubbie qualità organolettiche, ma anche grazie ai colori e alle forme dei frutti inusuali o curiosi. Sono piante con un valore storico e a volte affettivo, spesso tramandate per generazioni. Un’eredità da esibire con orgoglio, come fa la contea del Worcestershire, che ha sullo stemma un albero di pere, introdotte lì dai Romani. Alcune sono così antiche da essere entrate nel linguaggio quotidiano, come la mela ‘Pomme d’api’, la mela appiola, che veniva utilizzata dai monaci per creare unguenti ed è all’origine della parola pomata. Curiosi anche molti nomi, che richiamano spesso grazie femminili, come l’irriverente ‘Susina Coscia di Monaca’ e la voluttuosa ‘Poppa di Venere’. 

Frutti antichi, una storia di mistero

I frutti meno comuni portano con loro anche usi insoliti, leggende e un po’ di mistero. Ad esempio, il melograno, con il suo scrigno copioso di semi, era legato ai culti della fertilità, mentre i Romani e i Greci consacravano i nespoli al dio Crono. Il legno di corniolo, invece, per la sua durezza veniva usato per fabbricare giavellotti, come racconta Virgilio, e ruote di ingranaggi. Anche il corbezzolo, pianta nazionale dell’Italia, compare nell’Eneide e addirittura Giovanni Pascoli gli dedicò un ode. Pianta mediterranea per eccellenza, il corbezzolo è misteriosamente presente in un angolo d’Irlanda.

Frutti antichi: non solo nei frutteti

I frutti antichi, arbusti o alberi che siano, sono adatti ai giardini contemporanei. Grazie al lavoro di recupero di vivaisti specializzati, si può scegliere tra centinaia di varietà, da coltivare magari a spalliera per un hortus conclusus, come fanno gli inglesi, o per regalarsi una intera collezione di mirabilia. Per i lettori di Villegiardini, Giacomo Fiorini dei Vivai Belfiore ha scelto sedici piante insolite o rare adatte al giardino. vivaibelfiore.it

Elena Zanni

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