Frame, il programma pluriennale disegnato da Salvatore Indriolo, lanciato nel 2018 e da allora ampliato grazie a molteplici integrazioni tipologiche, cromatiche e di dettaglio, amplia ulteriormente la sua proposta per la zona notte con la versione a baldacchino di Frame Bed. Dopo il lancio dei Frame Bed in occasione della Milano Design Week 2022, Salvatore Indriolo torna sul tema del letto con la nuova versione a baldacchino e porta il telaio quadrato alla sua massima estensione.

Come spiega il designer stesso, “il baldacchino è un’estensione che ho sempre avuto in mente. È un archetipo tipologico ben definito, che riporta alla mente il concetto stesso di ortogonalità. Nella collezione Frame è perfetto: ne è una naturale evoluzione”. Con un’altezza di 2 metri, i letti a baldacchino Frame sono disponibili in due larghezze, utili rispettivamente ad alloggiare materassi da 160 cm o 180 cm. Personalizzabili nelle 35 finiture cromatiche della palette Fantin, i baldacchini Frame sono disponibili con testiera in metallo o imbottita.

Gli arredi della collezione Frame

Gli arredi della collezione Frame si distinguono per i solidi telai in tubo quadro e sempre in vista, quasi a voler omaggiare il frame in quanto tale e lo stesso metallo che lo compone, che rappresenta l’anima di Fantin, da oltre 50 anni azienda leader nella lavorazione di questo materiale. Fantin ha tracciato una forte evoluzione negli ultimi anni grazie alla collaborazione con Salvatore Indriolo, Art Director del brand e designer del programma Frame, che ha progettato la collezione individuando tre semplici regole:

  1. tutti i telai, costruiti sempre in tubo quadro, permettono di disegnare strutture ortogonali che danno la possibilità̀ di creare qualsiasi prodotto: dal tavolo alla madia, dalla cucina al letto;
  2. gli elementi verticali (ante, cassetti, fianchi e schiene) sono in luce e a filo con il telaio;
  3. gli elementi orizzontali (piani tavolo e top cucine) poggiano sopra al telaio, lasciando quest’ultimo sempre in vista.

Il tutto senza dimenticare la sostenibilità: consapevole dello stretto legame che unisce benessere umano e ambiente, Fantin prosegue sotto tutti i punti di vista il suo personale percorso virtuoso: da un lato materiali 100% riciclabili, quali il metallo che da sempre contraddistingue la sua produzione e il vetro, introdotto lo scorso anno in versione acidato in tinta  come top per la Frame Kitchen, dall’altro la filiera corta dei fornitori e tecnologie produttive all’avanguardia, come l’impianto di verniciatura a polveri esclusivamente atossiche che consente un minor consumo di colore grazie a un innovativo sistema di riciclo interno. Tutti gli elementi della collezione sono realizzabili in tutte e 35 le finiture della palette cromatica Fantin, compresi gli 11 nuovi colori introdotti nel 2024.

FANTIN

Dal 1968, Fantin crea con passione arredi e soluzioni in metallo, riconosciuti dal mercato per un valore imprescindibile: la qualità, intesa come sintesi fra bellezza, solidità ed ecosostenibilità. Tutti i mobili Fantin, curati nei dettagli della tecnica e dell’estetica, si adattano ai contesti più diversi: dalla casa all’ufficio, fino alla collettività e all’industria. Questa trasversalità, dovuta alla possibilità di personalizzare il singolo prodotto come la richiesta più complessa, è la chiave che ha permesso di ottenere prestigiose partnership in tutto il mondo, aggiungendo all’ingegno del progetto la qualità sartoriale dell’offerta. fantin.com

SALVATORE INDRIOLO – INDUSTRIAL DESIGNER – FANTIN ART DIRECTOR

Salvatore Indriolo è laureato in Industrial Design allo IUAV di Venezia. Si occupa di progettazione e di sviluppo prodotto, oltre a seguire attività di consulenza e direzione artistica. Lavora per prestigiose aziende, fra le quali: Bosa Ceramiche, Capodopera, Falper, Dorsal, Horm, Manfrotto Group, Minotti Cucine, Metalco, Zanotta. È Art Director di Fantin dal 2013. indriolo.it

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