L’Atelier milanese cura una mostra allestita nel foyer della Cineteca Milano Arlecchino per celebrare il restauro di opere originali degli anni Quaranta realizzate da Piero Fornasetti.

Venerdì 27 ottobre 2023 inaugura la mostra Fornasetti servitore di Arlecchino ospitata all’interno del foyer della Cineteca Milano Arlecchino, storico cinema inaugurato alla fine degli anni Quaranta. Nato come sala cinematografica d’arte su progetto degli architetti Roberto Menghi e Mario Righini, lo spazio è noto per i preziosi arredi del foyer disegnati ad hoc da Piero Fornasetti, che vengono ora presentati al pubblico freschi di restauro.

Copertina ideata e realizzata da Piero Fornasetti per la rivista “Lettura per Famiglie”, febbraio 1949. Stampa offset su carta. Courtesy Archivio Fornasetti.

In questo scenario, l’Atelier milanese e Cineteca Milano, oggi alla guida della sala cinematografica, presentano una mostra che celebra l’Arlecchino come figura appartenente al mondo immaginifico di Fornasetti e che ha segnato l’identità del cinema stesso, aperta al pubblico fino al 29 febbraio 2024. L’esposizione, curata da Fornasetti, si articola attorno all’opera di Piero La scuola degli Arlecchini, una serie di pannelli in legno smaltati e decorati a inchiostro datati 1948 appositamente realizzati per il foyer della sala cinematografica e recentemente restaurati sotto l’Alta Sorveglianza della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Milano.

“Arlecchino e Pulcinella”, Piero Fornasetti, 1949. Disegno esecutivo per la realizzazione dei pannelli del Cinema Arlecchino. Inchiostro di china a pennino su carta da lucido. Courtesy Archivio Fornasetti.

Protagonista dell’opera è Arlecchino, tra le più note maschere della commedia dell’arte italiana che Piero iniziò a ritrarre negli anni Quaranta ispirandosi agli arlecchini di Picasso, ritratti in pose statiche e pensanti nel loro caratteristico costume a losanghe. Per La scuola degli Arlecchini lo spunto creativo determinante per Piero fu la commedia goldoniana portata in scena da Giorgio Strehler nel 1947 che consacrò la maschera come uno dei personaggi più caratteristici della scena teatrale italiana nel mondo, quell’Arlecchino servitore di due padroni a cui Fornasetti oggi si ispira per la scelta del titolo dell’esposizione.

Disegno facente parte della serie “Arlequins”, Piero Fornasetti, 1945. Inchiostro di china a pennino su carta. Courtesy Fornasetti.

Nel corso degli anni Piero si dedicò allo studio di questa maschera, carica di ironia e irriverenza proprio come lo stesso spirito fornasettiano, cercando spunti creativi nelle più svariate forme d’arte. Nelle opere si colgono, infatti, influenze derivanti da grandi pittori del calibro di Cézanne e Mirò che fecero dell’Arlecchino uno dei soggetti prediletti, ma anche dai personaggi dei balletti russi di Djagilev per i quali Piero nutriva una particolare fascinazione.

Foto su carta dei due pilastri dipinti a mano da Piero Fornasetti per il foyer del Cinema Arlecchino, 1949. Courtesy Archivio Fornasetti.

Le numerose opere esposte in mostra, risalenti al periodo compreso tra gli anni Quaranta e Cinquanta, tutte provenienti dall’archivio storico, permettono ai visitatori di ripercorrere le tappe dell’evoluzione dell’Arlecchino fornasettiano e, al contempo, di scoprire le molteplici doti artistiche di Piero: bozzetti e modelli colore manifestano la sua profonda passione per il disegno, mentre il paravento e il vassoio attestano le sue straordinarie abilità da stampatore.

Foto su carta dei due pilastri dipinti a mano da Piero Fornasetti per il foyer del Cinema Arlecchino, 1949. Courtesy Archivio Fornasetti.

Da sempre attivo promotore nel mondo delle arti e della cultura, Fornasetti entra in dialogo con Cineteca per restituire alla città di Milano uno dei luoghi più rilevanti nel suo panorama culturale, rendendolo nuovamente un polo di interscambio tra linguaggio artistico e cinematografico, con l’auspicio che possa definirsi nel tempo un vero e proprio avamposto di Fornasetti in città.

Modello colore per piatto con Arlecchino, della serie “Maschere d’Italia”, Piero Fornasetti, anni ’50. Litografia su carta dipinta a mano. Courtesy Archivio Fornasetti.

Biografie

è un atelier di design e decorazione di mobili, complementi d’arredo e porcellane di alto artigianato. Fu fondato a Milano negli anni Quaranta da Piero Fornasetti, figura artistica poliedrica, caratterizzata da un inarrestabile estro creativo che lo rende uno degli esempi più prolifici del Novecento italiano. Barnaba Fornasetti, Direttore Artistico e custode dell’eredità di suo padre Piero, guida il brand con scelte coraggiose e non convenzionali che lo hanno condotto alla vivacità attuale e alla notorietà internazionale.

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Panciotto “Arlecchino”, Piero Fornasetti, anni ’40. Seta stampata a mani. È il primo gilet ideato da Piero Fornasetti, realizzato per sé stesso. Courtesy Archivio Fornasetti.

Cineteca Milano

Dal 1947, quando è stata fondata da Luigi Comencini e Alberto Lattuada, Cineteca accompagna Milano con l’impegno tenace di custodire e promuovere il Cinema nella nostra città. Una missione svolta con passione e determinazione, per diffondere la storia, sostenere il presente e costruire il futuro della cultura cinematografica a Milano.

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Paravento “Arlecchini”, Piero Fornasetti, anni ’50. Litografia trasferita su legno. Courtesy Archivio Fornasetti.

Piero Fornasetti (1913-1988)

Milanese, Piero è stato pittore, scultore, decoratore d’interni, stampatore di libri d’arte e creatore di oltre tredicimila oggetti. Per la varietà dei decori, la produzione di Fornasetti è una delle più vaste del XX secolo.

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Piero Fornasetti mentre realizza il rivestimento di due pannelli dipinti a mano presenti nel foyer del Cinema Arlecchino, 1949. Courtesy Archivio Fornasetti.

Celebrato come uno dei talenti più originali e creativi del Novecento, ha dato vita durante la sua carriera a un linguaggio di immagini immediatamente riconoscibile e sempre affascinante. Il mondo di è magico, vivido di immagine e colore, saturo di spirito e umorismo. fornasetti.com