È sempre piacevole avere una pianta fiorita in casa, specie durante le festività natalizie. Le bulbose sono le più idonee e versatili a tal scopo, grazie al fatto che, forzandole, si ottengono splendide fioriture anche in periodi che sono piuttosto avari di fiori come quelli invernali. Dai narcisi ‘Paperwhite‘ ai giacinti, passando per molti altri generi, piantare bulbi permette di sbizzarrirsi fino a primavera. Se si parla di fiori di Natale, tuttavia, allora il bulbo che maggiormente richiama tutto il calore, il significato e le emozioni natalizie, è il magnifico rosso Hippeastrum, ossia la geofita bulbosa che, per un grande e antico fraintendimento su cui pare che nemmeno i botanici più autorevoli siano ancora venuti definitivamente a capo, è (erroneamente) conosciuto come Amaryllis.
Hippeastrum, il principe dei fiori di Natale
Infinitamente bello, elegante, da potersi definire sontuoso, senza tema di smentita, oltre che facile da coltivare, Hippeastrum è straordinariamente perfetto tra i fiori di Natale per colorare le festività. Coi suoi steli eretti che portano una corona di grandi fiori imbutiformi, dal colore rosso vibrante, serici al tatto, da cui escono i lunghi stami arcuati con le antere ben evidenti, sorprende sempre, anche conoscendolo bene. Teme le basse temperature ma con i debiti accorgimenti si può coltivare anche nelle regioni italiane più fredde e soprattutto può allietarci durante le festività natalizie, grazie al fatto che il suo grande bulbo viene commercializzato già pronto per fiorire. A condizione, però, di piantarlo proprio adesso, considerato che impiega solitamente circa cinque settimane a fiorire.
Ecco come fare.
Fiori di Natale: come far fiorire Hippeastrum in tempo utile per le festività
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1. Fare acquisti sicuri
La regola generale è quella di acquistare sempre bulbi (o piante), da rivenditori di qualità. Uno dei principali fattori che decretano il successo di coltivazione è proprio questo, che avvengano nei garden oppure online. Gli acquisti in rete, compresi quelli di bulbose, non sono meno sicuri. Esistono aziende storiche più che affidabili. Nel caso dei bulbi, serve considerare essenzialmente questo: osservare sempre che siano sodi e turgidi, che non mostrino segni di afflosciamento o aree mollicce, che le tuniche (gli strati esterni e superficiali) non si sfoglino. Due o tre di queste ‘pellicine’ che si sfaldano, non sono un problema, ma se toccandoli tendono a perderne molte, allora il segnale non è dei migliori. Inoltre, bisogna verificare che non vi sia la presenza di una sorta di polvere densa e grigiastra, possibili muffe. Ultimo, ma non meno importante, se l’apice del bulbo presenta un accenno di foglie, va verificato che siano perfettamente verdi senza strane macchie, anche piccole o puntiformi.
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2. Reidratare le radici
Il bulbo di Hippeastrum solitamente è molto grande, dall’aspetto esterno compatto e leggermente lucido. In genere ha già un primo accenno di foglie che spuntano dall’apice e, nella parte inferiore, ci sono un ciuffo di radici dall’aspetto secco. Non vanno assolutamente tagliate o tolte, bensì è consigliabile reidratarle. Il metodo migliore è quello di porre il bulbo su un contenitore leggermente più piccolo della sua circonferenza, così che non si bagni. Le radici devono toccare l’acqua senza che questa sfiori il fondo del bulbo. È sufficiente tenerlo così dieci-dodici ore circa, dopo di che è pronto da interrare.
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3. Piantare il bulbo di Hippeastrum
Scegliere un vaso che assicuri un buon drenaggio. Per godere dei fiori di Natale del bel rosso Hippeastrum, gli vanno date le cure precise che richiede.
Il vaso deve essere davvero poco più grande del bulbo stesso. Solitamente devono esserci fra i due e i tre centimetri di distanza dal bordo, in base alle dimensioni del bulbo. Deve essere invece un vaso profondo. Riempirlo quindi per meno di metà, con un buon terriccio molto drenante e ricco. Se mescolato a un terzo di agriperlite (si trova nei garden), meglio ancora. Adagiarvi il bulbo, avendo cura di posizionare delicatamente e correttamente le radici: asportare quelle rimaste secche, aprire appena quelle sane e rivolgerle verso il fondo. Ricoprire il resto del bulbo con altro terriccio, lasciando fuori l’apice che deve restare alla luce. Va lasciato fuori terra più o meno per un terzo della sua parte superiore. Irrigare subito ma senza allagarlo, avendo cura che l’acqua sia appena appena tiepida.
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4. Come coltivare Hippeastrum perchè fiorisca a Natale
Porre il vaso in una zona luminosa, evitando il sole diretto. Mantenere sempre umido il substrato, avendo cura di non inzupparlo e che non ristagni acqua nel sottovaso. Hippeastrum ama una temperatura attorno ai 20-21° ma non lo disturba qualche grado in più. Nel caso controllare più frequentemente il terriccio e, se fosse asciutto, irrigare con maggiore frequenza. Appena inizia a crescere, somministrare un concime liquido bilanciato, ogni quindici giorni. Se si vuole vedere Hippeastrum produrre splendidi fiori di Natale, non si dovrà saltare questo appuntamento. Va concimato fino a quando finisce la fioritura e non oltre. Lo stelo è alto, circa 50-60 centimetri, quindi può servire tutorarlo con una bacchettina a piacere. Un altro suggerimento, è quello di ruotare di mezzo giro il vaso, quando inizia a formarsi il bocciolo centrale allo stelo, e farlo di tanto in tanto anche da fiorito, per evitare che il fusto si inclini cercando la luce.
Fatto questo, non resta che aspettare le festività natalizie. Per ciò che riguarda invece, la coltivazione di Hippeastrum, consigliamo di leggere questo articolo. Detto ciò, seguendo questi passaggi il successo è pressochè garantito per godere dei magnifici fiori di Natale di Hippeastrum.
Ivana Fabris
©Villegiardini. Riproduzione riservata
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