Dal 20 al 22 ottobre 2023, la Fabbrica del Vapore di Milano punta i riflettori sulla scultura: torna infatti per la sua settima edizione Milano Scultura, l’unica fiera italiana esclusivamente dedicata alle arti plastiche. Con un parterre di circa 40 tra artisti e gallerie, la nuova edizione della kermesse da un lato rimarca la sua identità ibrida, tra fiera d’arte ed evento espositivo dallo spiccato profilo curatoriale, dall’altro affonda sempre più le sue radici nel capoluogo lombardo attraverso una serie di iniziative che rendono più stretto il rapporto con la città e con chi la vive.
La rassegna della Fabbrica del Vapore, sotto la direzione di Ilaria Centola e con la curatela di Valerio Dehò, è organizzata con il patrocinio del Comune di Milano e si propone come hub culturale, non solo per artisti e gallerie – quindi per gli addetti ai lavori – ma anche per un pubblico più eterogeneo che può avvicinarsi alla scultura attraverso una manifestazione lontana dall’esclusività che spesso caratterizza il mondo artistico contemporaneo.
Tale percorso di avvicinamento e di apertura al pubblico si esplica, per esempio, nell’organizzazione di un public program, una delle novità di quest’anno, che attraverso un ciclo di talk mette in dialogo esperti del settore e visitatori: giornalisti, curatori, professori d’accademia ed esponenti del mondo della cultura, moderati dai direttori Ilaria Centola e Valerio Dehò, si confrontano sui temi della scultura, ma anche – più in generale – su quelli relativi alla tutela, alla conservazione e alla valorizzazione del patrimonio, essendo la scultura tra i linguaggi più presenti in ambito di arte pubblica.
L’agenda degli appuntamenti, Fabbrica del Vapore:
- Sabato 21 ottobre:
- ore 17: “Tutela, Recupero e Valorizzazione del patrimonio culturale”, con Edoardo Croci, consigliere nazionale e presidente della sezione di Milano di Italia Nostra;
- ore 17.30: “La scultura in Italia oggi” con Vera Agosti, critica d’arte;
- ore 18: “Esercizi di luogo”, con Marco Scifo, Docente Accademia di Belle Arti di Urbino;
- ore 18.30: “Il filo a tre dimensioni”, con Gabriella Anedi, storica dell’arte e curatrice.
- Domenica 22 ottobre:
- ore 16.30: “Questi strani materiali”, con Simona Bartolena, critica d’arte;
- ore 17: “Il valore della scultura”, con Giancarlo Graziani, fondatore e coordinatore del Centro Studi sull’Economia dell’Arte – Ce.st.art
- ore 17.30: “Arte e Paesaggio”, con Roberto Priod, Preside della Scuola di Arti visive dell’Accademia di Brera;
- ore 18: “Piccoli Musei Cercasi”, con Gabriello Anselmi, architetto ed artista.
Un ulteriore passo fatto in direzione della città è inoltre un’iniziativa che esce dai confini dell’arte per toccare un tema trasversale e di interesse comune: Milano Scultura ha infatti avviato una partnership con Phoresta, associazione senza fini di lucro che promuove azioni per contrastare il riscaldamento globale, in particolare con la pratica della Compensazione CO2. Per questo, verrà misurato l’impatto ambientale che l’organizzazione di Milano Scultura richiede per essere compensato con “gettoni albero” che consentiranno di piantare tanti alberi quanti necessari per controbilanciare il consumo di CO2.
“Milano Scultura è una manifestazione d’arte che si sviluppa con la città e per la città aprendo le porte ad un’aria nuova, in senso metaforico e non. La fiera diventa uno strumento per presentare un settore – quello della scultura – sempre in evoluzione che spesso si apre ad ambiti diversi ma contigui, si pensi all’arte pubblica o all’urbanistica, attraverso collaborazioni e connessioni sempre nuove: scultura non è solo decorazione, ma anche una forma d’arte che entra in rapporto diretto con la vita dei cittadini”, dichiara la direttrice Ilaria Centola.
Il coté artistico ed espositivo presenta gallerie, installazioni, performance e mostre personali negli spazi del locale Ex Cisterne ma anche negli ambienti esterni con sculture di grandi dimensioni che fanno da cornice e accompagnano l’ingresso del pubblico: la più “grande” – in tutti i sensi – novità dell’edizione 2023.
A firmare le opere outdoor sono: Humberto Cazorla, Quirino Cipolla, Valeria Dardano, Il Sedicente Moradi, Urban Solid. «Lo sforzo di Milano Scultura – dichiara il curatore Valerio Dehò – è quello di allargare le competenze dei linguaggi e di far dialogare il pubblico con opere che difficilmente possono essere viste e confrontate assieme.» In questa direzione va il corpus di opere monumentali allestito all’esterno delle sale espositive che riflettono la pluralità dei linguaggi della scultura contemporanea e sottolineano alcune presenze all’interno dei padiglioni. All’interno, oltre alle proposte di artisti e gallerie, trovano spazio due mostre personali: “Ritratti immaginari” di Henri Beaufour e “Trasparenze” di Quirino Cipolla che si confrontano sulla figura umana e su una visione esistenziale della rappresentazione. Quirino Cipolla, artista romano, porta alla Fabbrica del Vapore un progetto che racconta di un viaggio in un mondo di presenze evanescenti e sensibili alla luce fino a scomparire.
Henri Beaufour, francese ma toscano d’adozione, porta in primo piano la sua predilezione per il volto umano, per l’introspezione psicologica: anche se in alcuni casi l’artista si ispira a persone realmente incontrate, si tratta più spesso di invenzioni, di un lavoro in cui l’immaginazione definisce una nuova realtà. Non manca infine anche quest’anno l’attenzione verso gli studenti di scultura: sono i giovani artisti dell’Accademia di Belle Arti di Urbino a presentare il proprio lavoro e ad avere l’opportunità di confrontarsi con il mondo dell’arte e del mercato in particolare. Suggestivi saranno poi i momenti dedicati alle performance: Ernesto Jannini porterà il suo progetto “Embryo”, Gloria Campriani metterà in scena “Or-dire”. La fiera è accompagnata da un catalogo edito da NFC Edizioni, con un testo del curatore Valerio Dehò. fabbricadelvapore.org