Il genere Euphorbia, appartenente alla famiglia delle Euphorbiaceae, rappresenta una delle famiglie botaniche più vaste e diversificate al mondo, comprendendo oltre duemila specie. A questi numeri vanno inoltre aggiunte un’infinità di cultivar ottenute dagli ibridatori. La varietà di tipi di piante e le relative forme, all’interno del genere, è sorprendente: spazia da alberi imponenti ad arbusti ramificati, da rampicanti aggrappati alle rocce alle erbacee perenni resistentissime fino a quelle più delicate, da piante legnose robuste a cactacee succulente carnose. Possiamo trovare specie appunto perenni, ma anche annuali e biennali, nonché sempreverdi e caducifoglie. La sua popolarità è innegabile e, un chiaro esempio in tal senso, è la Stella di Natale, icona delle festività natalizie in tutto il mondo, il cui nome botanico è Euphorbia pulcherrima

Nella galleria che segue, le tre diverse forme di Euphorbia: cactus, erbacee perenni e arbusti-alberi

Origine e nomenclatura

Le tante specie del genere Euphorbia sono perlopiù originarie di diverse aree del globo, con una significativa presenza nelle regioni subtropicali e tropicali dell’Africa, dell’Asia e delle Americhe. Alcune specie si sono adattate anche a climi più temperati, colonizzando habitat differenti: dalle foreste pluviali alle aride zone desertiche. Questa ampia distribuzione geografica è un fattore chiave che spiega l’incredibile varietà morfologica esistente all’interno del genere.

Euphorbia ingens
Euphorbia ingens – Foto [Payton]/stock.adobe.com
Il nome proviene da Linneo che, lo ha dato a queste piante, derivandolo dal termine latino euphorbium, ma sembra che l’origine sia greca, da euphórbion. Secondo Plinio, era il nome di Euphorbos, medico personale di re Giuba II di Mauritania.

Euphorbia hypericifolia
La splendida Euphorbia hypericifolia – Foto [Zoya El]/stock.adobe.com

Caratteristiche generali della grande famiglia del genere Euphorbia

I denominatori comuni tipici di tutte le numerose specie di Euphorbia, risiedono principalmente nell’emissione di lattice e nella struttura dei fiori. Il lattice, la linfa bianca e lattiginosa presente in tutte le parti della pianta, è spesso irritante per la pelle e gli occhi. In alcune specie può essere anche tossico.

E. marginata
Euphorbia marginata – Foto [Payton]/stock.adobe.com

I fiori

Il fiore delle Euphorbia, il cui nome botanico è ciazio, generalmente è piccolo e, considerato singolarmente, non è significativo dal punto di vista ornamentale. Ogni pianta ne produce abbondanti quantità e il valore ornamentale è dato dal fatto che i fiori sono riuniti in infiorescenze. Viste in massa sulle piante, assumono un aspetto alquanto particolare e decorativo. Il ciazio è una struttura complessa che imita un singolo fiore. Ha brattee colorate che spesso svolgono il ruolo di petali e attraggono gli impollinatori. La forma e il colore delle brattee variano enormemente tra le diverse specie, contribuendo alla grande diversità estetica del genere.

Nella galleria seguente, alcune infiorescenze

Le foglie

Le foglie delle tante Euphorbia, possono essere di dimensioni, forme e colori diversi, a seconda della specie e dell’adattamento all’ambiente. Spesso lanceolate, fra le erbacee perenni, tra le forme arbustive sono a volte lobate e dentate, oppure appaiono come foglie modificate in spine, fra le Euphorbia che sono cactus.

La diversità delle foglie tra le specie di Euphorbia, nella galleria sottostante

Le specie più diffuse e utilizzate in Europa

Tra le specie più note e utilizzate in Europa, vi sono:

  • Euphorbia pulcherrima (detta Stella di Natale): arbustiva-arborea, originaria del Messico, famosa per le sue brattee rosse (ma anche bianche, rosa o screziate), che circondano i piccoli fiori gialli. Richiede ambienti luminosi ma non sole diretto;
  • Euphorbia amygdaloides (detta euforbia delle faggete): perenne sempreverde, tipica delle zone ombreggiate e umide d’Europa; Presenta foglie lanceolate di colore verde scuro e fiori gialli in cime;
  • Euphorbia characias (detta e. arborea): grande arbustiva sempreverde, originaria del Mediterraneo. Presenta un portamento eretto, foglie lanceolate grigio-verdi e fiori gialli in infiorescenze a forma di ombrello. Tollerante alla siccità;
  • Euphorbia martinii: arbusto compatto, con foglie grigio-verdi e fiori gialli;
  • Euphorbia milii (detta Corona di spine): arbustiva, euforbia in forma di cactus con spine robuste e fiori di colore rosso, rosa o giallo. Originaria del Madagascar, è molto apprezzata per la sua rusticità e la fioritura prolungata;
  • Euphorbia susannae: originaria del Madagascar. È caratterizzata da fusti con coste pronunciate e tubercoli arrotondati, disposti a spirale, di colore verde-grigio. Produce piccoli fiori gialli poco appariscenti. La sua forma unica e la facile coltivazione la rendono una popolare pianta ornamentale per collezioni di piante grasse;
  • Euphorbia palustris: perenne con fiori giallo-verdi, predilige ambienti umidi;
  • Euphorbia ingens: Euphorbia grande, arborea, detta albero dei candelabri. Il nome è sinonimo di Euphorbia candelabrum ma nella var. bilocularis;
  • Euphorbia nutans (detta euforbia a testa reclinata): è una piccola pianta annuale dal portamento eretto e delicato. La pianta è facilmente riconoscibile per i suoi steli sottili e ramificati e le foglie strette e lanceolate;
  • Euphorbia murielii: un’altra Euphorbia grande, un’altra forma arborea dai lunghi rami grigio-verdi a coste e spine robuste. Il suo valore ornamentale risiede nella sua struttura architettonica e nella sua resistenza alla siccità. È una pianta ideale per gli xero-giardini nei climi caldi;
  • Euphorbia myrsinites: ha portamento strisciante e presenta vivaci fiori giallo-verdi e foglie blu-verdi lanceolate, disposte a spirale. Ideale per giardini rocciosi o come coprisuolo in zone soleggiate e asciutte;
  • Euphorbia cyparissias (detta euforbia cipressina): perenne, con fusti sottili e foglie simili a quelle del cipresso. Diffusa spontaneamente in Europa, presenta piccoli fiori gialli;
  • Euphorbia polychroma: perenne, con brattee giallo-verdi brillanti. Molto popolare nei giardini rocciosi;
  • Euphorbia heptagona, E. ferox, E. stellata, E. obesa: sono molte le Euphorbia che hanno forma di cactus, quindi succulente; quelle citate sono solo le più note. Alcune hanno portamento strisciante, altre colonnari e sono tutte tipiche delle zone aride;
  • Euphorbia helioscopia: spontanea diffusa in tutta Europa, molto comune nei prati italiani. Piccola e con le infiorescenze dalle brattee molto evidenti.
  • Euphorbia bicolor sin. variegata: ha fusto eretto e ramificato, di colore grigio-verde. La sua bellezza risiede principalmente nelle brattee color crema o giallo pallido che creano un effetto decorativo. È una pianta facile da coltivare in climi caldi e secchi, tollera la siccità ma non il gelo e si comporta da annuale;
  • Euphorbia atropurpurea: portamento cespuglioso, con steli rosso-scuro e foglie piccole, spesso caduche. Produce brattee colorate, tipicamente gialle o rosa, molto decorative

A seguire, una galleria di foto con altre specie del genere Euphorbia

Le cure necessarie per la grande famiglia delle Euphorbia

Le cure variano a seconda della specie, ma alcune linee guida generali si applicano a molte di esse:

  • Esposizione: la maggior parte delle specie predilige posizioni luminose, ma al riparo dal sole diretto nelle ore più calde. Le specie succulente necessitano di molta luce;
  • Necessità idriche: le irrigazioni devono essere regolari ma non eccessive, evitando ristagni che possono causare marciumi radicali. Le specie succulente tollerano periodi di siccità;
  • Terreno: il terreno ideale è ben drenato, ricco di sostanza organica per le specie non succulente, mentre per le succulente è preferibile un substrato molto drenante e poroso;
  • Concimazione: una concimazione bilanciata, una volta all’anno, è sufficiente per le piante in piena terra. Per quelle allevate in vaso, una concimazione regolare e bilanciata può favorire una crescita rigogliosa e una fioritura abbondante;
  • Potatura: alcune specie necessitano di potature regolari per mantenere la forma e favorire la ramificazione;
  • Propagazione: la propagazione avviene principalmente per talea, ma alcune specie possono essere propagate anche da seme. È importante indossare guanti durante la manipolazione delle piante a causa del lattice irritante.

Un’altra galleria di diverse specie di Euphorbia

In conclusione, questo genere offre una straordinaria varietà di piante, adatte a diversi contesti e gusti. Con le giuste cure possono regalare soddisfazioni e abbellire giardini, balconi e interni. Va comunque sempre ricordato l’uso di precauzioni nel maneggiarle a causa del lattice che producono tutte le parti delle piante.

Euphorbia: cactus a volontà. Un’altra galleria di immagini

Ivana Fabris
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