Il Manifesto di Sostenibilità del Marmo di Carrara, pubblicato nel 2022, ha definito, a partire da dieci verbi, quello che questa preziosa pietra naturale ha fatto e può continuare a fare per il territorio apuano. Il marmo di Carrara è sempre stato espressione di superba e suggestiva materialità, di bellezza e arte.
Dalla storia antichissima (le prime attività estrattive risalgono all’Età del Ferro), le cave delle Alpi Apuane raggiunsero la consacrazione universale nel Rinascimento, quando Michelangelo fece del loro marmo il suo marchio di fabbrica. Un materiale prezioso che oggi, considerata la rinnovata sensibilità verso un approccio ecosostenibile, ha visto la nascita di nuovi progetti mirati a rivedere e incentivare l’economia circolare, rispettosa del territorio e di chi ci lavora.
Nell’ambito della sua attività di promozione e valorizzazione della cultura e della filiera produttiva del marmo, la Carrara Marble Way, azienda che riunisce le principali realtà estrattive del territorio apuano, ha presentato il Manifesto di Sostenibilità ‘Essere Marmo’, in collaborazione con Italia Circolare.
Perché il Marmo: Racconta, Costruisce, Rispetta, Recupera, Innova, Lavora, Partecipa, Unisce, Ricorda, Immagina, sono i dieci verbi che scandiscono i contenuti del manifesto. Per il marmo e la città di Carrara si tratta di una sfida mirata a una crescita e a misura d’uomo di grande respiro, un ulteriore strumento per far risaltare la qualità e l’unicità delle imprese del settore e della comunità che le rappresenta. Il Manifesto di Sostenibilità ‘Essere Marmo’ è pubblicato sul sito esseremarmo.it.
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Marmo di Carrara, un’eccellenza italiana secolare
Il marmo di Carrara, pietra bianca simbolo di eleganza e perfezione, non è semplicemente una roccia, ma un’icona, un patrimonio inestimabile scolpito nel cuore delle Alpi Apuane. Dalle sue cave, scavate lungo i fianchi delle montagne toscane, emerge una materia prima che ha plasmato la storia dell’arte e dell’architettura, da Michelangelo a Canova, da Bernini a tanti altri maestri che hanno trovato in essa l’anima stessa delle loro opere.
La sua bellezza risiede nella sua purezza, in un bianco che può variare dalle tonalità più luminose e diafane a quelle venate da sottili sfumature grigie, azzurre o addirittura verdastre, creando giochi di luce e ombre unici e irripetibili. Questa varietà di venature, frutto di un processo geologico millenario, dona ad ogni blocco di marmo una personalità distinta, rendendo ogni scultura un pezzo unico, un’opera d’arte non solo per la maestria dell’artista, ma anche per la natura stessa del materiale.
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Una complessa lavorazione
Ma la bellezza del marmo di Carrara non è solo estetica. È anche frutto di una lunga e complessa lavorazione, che parte dalla estrazione, un’attività tanto pericolosa quanto affascinante, che richiede abilità e rispetto per l’ambiente. Dalle cave, il marmo passa poi alle mani degli scalpellini, artigiani che, generazione dopo generazione, hanno tramandato un’arte antica e preziosa, modellando la pietra con pazienza e maestria, trasformando blocchi grezzi in capolavori immortali.
Oggi, il marmo di Carrara continua ad essere apprezzato in tutto il mondo, non solo per la sua bellezza intrinseca, ma anche per la sua resistenza e la sua capacità di durare nel tempo. È un materiale che, pur essendo frutto della natura, porta con sé l’impronta indelebile dell’uomo, un legame tra l’arte e la terra che lo ha generato, un simbolo di bellezza senza tempo capace di emozionare e ispirare. La sua storia, scritta nelle sue venature, continua a essere scolpita, giorno dopo giorno, nel cuore e nell’anima di chi lo sceglie e lo lavora.
Redazione Villegiardini
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