Le piante di Eryngium ed il loro aspetto spinoso e frastagliato, simile al cardo, possono diventare le regine incontrastate del giardino durante tutto il periodo estivo. Il colore unico quasi metallico e il lunghissimo periodo di fioritura sono caratteristiche peculiari delle specie di questo genere. Da non sottovalutare le scarse esigenze in termine di manutenzione e la possibilità di usare i fiori nelle composizioni floreali essiccate.
Origine e nomenclatura
Il genere Eryngium appartiene alla famiglia delle Apiaceae e conta numerose specie erbacee biennali o perenni dall’aspetto spinoso.
Il termine Eryngium deriva da una latinizzazione della parola greca ‘erínghion‘ che veniva usata da Teofrasto, filosofo e botanico greco del III secolo a.C., per indicare una delle specie appartenenti a questo genere.
Pianta
Le specie di questo genere, nonostante alcune caratteristiche dissimili, presentano un fusto eretto che raggiunge fino il metro di altezza e radici fittonanti anche molto profonde.
Le foglie sono generalmente coriacee e pungenti e possono essere intere o lobate, solitamente solcate da nervature molto prominenti. Il fogliame basale spesso presenta un lungo picciolo, mentre le foglie che nascono nella parte superiore sono sessili.
Fiore
I fiori degli Eryngium sono raggruppati in infiorescenze a ombrello, caratteristiche della famiglia delle Apiaceae. Il capolino può avere una forma sferica o cilindrica ed i singoli fiori, della dimensione di pochi millimetri, assumono una colorazione bianca o azzurra ma anche verde o viola.
Utilizzo
Il genere Eryngium offre molte opportunità grazie alle sue esigenze colturali minime e all’indubbie qualità ornamentali. È spesso usato come pianta da bordure, in giardini cittadini o rocciosi, abbinato spesso a specie dalle fioriture morbide e colorate. Il blu metallico delle Eryngium si sposa magnificamente con il giallo e l’arancione delle fioriture di alcune Coreopsis o Echinacea. Nulla vieta, però, di usare specie dalle fioriture tono su tono come la Perovskia e l’Agastache. Alcune specie possono essere coltivate anche in vaso.
Note di coltivazione
Terreno
Il terreno perfetto per le piante di Eryngium è sicuramente quello sabbioso ma può essere coltivata anche su suoli argillosi ben drenati e tollera bene qualsiasi valore di pH.
Esposizione
Interi giorni sotto il sole non danneggeranno fiori o foglie, anzi, renderanno la pianta più forte portando ad avere un maggior numero di fioriture. Mantenere le piante in un luogo troppo ombreggiato provoca la crescita di steli deboli, che si danneggiano più facilmente.
Acqua
Grazie alla radice fittonante, gli Eryngium riescono a raggiungere strati molto profondi nel terreno e pertanto sono molto resistenti alla siccità. Necessitano, perciò, di pochissime annaffiature, soltanto durante il pieno della stagione estiva quando si presentano lunghi periodi siccitosi e alte temperature. Un’eccessiva umidità del terreno potrebbe portare a problematiche fungine come il marciume radicale.
Concimazioni
Non presentano fabbisogni specifici e sarà necessario concimare soltanto in presenta di terreni particolarmente poveri.
Parassiti e malattie
Sono piante molto rustiche che, se mantenute in condizioni ottimali, non presentano nessun problema fitopatologico. Soltanto in situazioni di elevata umidità dell’aria e del terreno, gli Eryngium potrebbero incorrere in malattie fungine quali il marciume radicale e l’oidio.
Periodo di semi o trapianto
Durante il periodo primaverile è possibile effettuare il trapianto di piantine già mature che garantiranno una fioritura di lì a pochi mesi.
A fine fioritura possono essere raccolti i semi che, per poter germinare in maniera ottimale, dovranno essere sottoposti a stratificazione a freddo cioè una pratica che consiste nel tenere i semi in frigorifero per circa quattro settimane prima di piantali all’aperto.
Le piante nate da seme impiegheranno il primo periodo di accrescimento per stabilizzarsi favorendo la sviluppo radicale e, perciò, durante il primo anno potrebbero non fiorire.
Alcune specie
Eryngium planum
Questa specie forma eleganti cespugli eretti e ramificati, caratterizzati da numerose infiorescenze di color blu metallico, con foglie basali lunghe e appuntite. Eryngium planum e il suo fogliame argenteo è perfetto durante le estati più secche anche dove altre specie rustiche soffrono. Prospera, infatti, in pieno sole in terreni asciutti, sabbiosi e ben drenati. Addirittura, la colorazione della fioritura si intensificherà maggiore sarà l’intensità luminosa. Può essere piantato come esemplare unico o in piccole colonie e le infiorescenze recise sono utilizzate nelle composizioni floreali fresche o secche. Ne esistono molte varietà dalle colorazioni molto particolari. Per esempio, Eryngium planum ‘Blue Glitter’ presenta numerosissime infiorescenze dalla classica colorazione grigio bluastra ma il vero campione in fatto di tonalità è sicuramente la varietà ‘Blue Cap’ con l’intensissima colorazione blu metallizzata.
Eryngium yuccifolium
Caratterizzato da numerose infiorescenze tonde, composte da fiori bianco verdastri, posti in cima a lunghi steli lisci e rigidi. Presenta una rosetta basale da cui nascono lunghe foglie dai bordi spinosi di colore grigio bluastro che ricordano quelle delle yucche. Fiorisce dall’inizio dell’estate fino all’inizio della stagione autunnale attirando numerosi insetti impollinatori come farfalle e api. Non richiede cure specifiche, preferisce il pieno sole e ama ambienti asciutti con terreni sabbiosi o argillosi ben drenati.
Eryngium bourgatii
Le sue foglie verdi scure, profondamente lobate dalle venature argentate compaiono prima dei fiori rendendo questa specie particolarmente attraente anche se viene coltivata in vaso insieme ad altre piante. Usata, inoltre, in giardini cittadini, rocciosi e costieri preferisce terreni asciutti e ben drenati. Gli steli fiorali rimangono a lungo sulla pianta e possono essere lasciati anche durante la stagione invernale oppure possono essere recisi ed usati per comporre splendide composizioni secche.
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