Emily Dickinson: “al giardino ancora non l’ho detto”, è un celebre verso della poetessa statunitense che dimostra il suo interesse per il verde. Quando si pensa a Emily Dickinson il pensiero corre subito alla sua poetica, non certo al giardinaggio. Eppure questa volitiva giovane donna dai capelli rossi che visse nella prima metà del 1800 era un’osservatrice appassionata del mondo naturale, un’avida giardiniera che coltivava un giardino, condivideva l’amore per le piante con la sua famiglia, raccoglieva fiori di campo e studiava botanica.
Agli amici inviava mazzi di fiori, nelle lettere ai suoi numerosi corrispondenti (migliaia) sono stati trovati fiori pressati e poteva essere vista vagare per i sentieri dei boschi di Amherst in compagnia del suo cane. Sono aspetti meno noti della sua figura che vengono svelati nel libro curato da Marta McDowell, che esplora la profonda passione della Dickinson per le piante e mostra come abbia ispirato la sua scrittura, offrendo una nuova e più incantevole prospettiva su una delle figure letterarie più celebri d’America, ingiustamente definita enigmatica.
Seguendo lo scorrere di un anno nel giardino, il libro rivela particolari poco conosciuti della sua vita e ci aiuta a capire meglio la sua anima.
Scheda libro: Emily Dickinson e i suoi giardini
Autore: Marta McDowell
Casa Editrice: L’Ippocampo
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