I Musei di San Domenico di Forlì ospitano fino al 7 Gennaio 2018 una retrospettiva – dal titolo Personae – per celebrare il grande fotografo americano Elliott Erwitt. In mostra ben 170 scatti della sua produzione sia in bianco e nero sia a colori, tra cui alcune fotografie inedite.
Le Personae di Elliott Erwitt, tra celebrità e scene di vita quotidiana
Inaugurata il 23 Settembre scorso alla presenza dello stesso Erwitt che ha tagliato il nastro, la retrospettiva italiana celebra e ripercorre la carriera del fotografo che è stato definito della commedia umana, nonché uno dei fotografi più rappresentativi e amati dal pubblico. Curata da Biba Giacchetti, la mostra Personae raccoglie 170 scatti, molti resi noti per la prima volta. E, sempre per la prima volta, le fotografie in bianco e nero sono accompagnate da scatti a colori. A selezionarle, scegliendole tra tutte quelle che compongono il suo immenso archivio, proprio Elliott Erwitt. Le Pesonae in mostra sono celebrità come Marilyn Monroe, Che Guevara, Sophia Loren, John Kennedy e Arnold Schwarzenegger, ma anche soggetti e scene di vita quotidiana osservati e immortalati attraverso l’occhio dell’obiettivo fotografico e lo sguardo empatico e ironico di Erwitt.
Le foto con lo pseudonimo di André S. Solidor
Ai musei di Musei di San Domenico di Forlì sono esposti anche alcuni scatti realizzati con lo pseudonimo di André S. Solidor, una sorta di alter ego che Erwitt dedica a tutto ciò che detesta, facendo una parodia degli eccessi della categoria lavorativa alla quale appartiene. Via libera a ecc entrismo, vestiti buffi e capelli bizzarri, ma anche a molto Photoshop per ritoccare tutto. La parodia fa sorridere, ma è anche una richiesta a riflettere sull’attuale mercato dell’arte.
Cittadino del mondo, fotografo del mondo
Elliott Erwitt è stato cittadino del mondo: nato a Parigi nel 1928 da genitori ebrei con origini russe, a dieci anni emigra negli Stati Uniti. Studia fotografia e cinema, serve l’esercito americano in Francia ed entra a far parte della prestigiosa agenzia Magnum Photos. Attraverso gli incarichi ricevuti ha raccontato con piglio giornalistico gli ultimi sessant’anni di storia e di civiltà contemporanea, cogliendo gli aspetti più drammatici ma anche quelli più divertenti della vita che è passata di fronte al suo obiettivo.
Indimenticabili i suoi scatti in qualità di fotografo ufficiale di molti presidenti americani, come quello che ritrae il dibattito tra Richard Nixon e Nikita Khrushchev; o il capolavoro della lacrima intrappolata dal velo nero di Jacqueline Kennedy durante i funerali del 1963 di suo marito. I più romantici non si dimenticheranno del California Kiss del 1955: una coppia si bacia dentro un’automobile e in cui l’immagine viene riflessa dallo specchietto retrovisore.
Consultate il sito ufficiale della mostra per scoprire orari e modalità di acquisto.
Le foto più belle ti possono capitare in qualsiasi momento, in qualsiasi luogo, anche quando lavori a un servizio commerciale, ma sono piccoli miracoli che hanno poche probabilità di finire sulla pubblicazione del committente. I miracoli sono quasi sempre estranei al lavoro, benché la speranza sia sempre l’ultima a morire!