A Portopiccolo l’architetto Egidio Panzera ha ristrutturato un’elegante villa che si affaccia sul Golfo di Trieste. Materiali locali e colori marini danno forma a uno spazio raffinato in cui interni ed esterni intessono un dialogo che affascina e sorprende.
L’esclusivo borgo di Portopiccolo fa da sfondo al progetto più recente dello studio Egidio Panzera Architects: un’elegante villa che si affaccia sul Golfo di Trieste oggetto di lavori di ristrutturazione volti a creare una residenza sofisticata aperta sul mare.
Costituita di un corpo unico e precedentemente divisa in due appartamenti con corpo scale comune, la residenza comprende piano interrato, piano terra e primo piano. Desiderio del committente era la creazione di un perfetto equilibrio tra spazi interni ed esterni, che mettesse in comunicazione gli ambienti più riservati dell’abitazione e il giardino della villa protesa sul mare. La permeabilità tra interno ed esterno è stata ricercata da Egidio Panzera attraverso grandi aperture, dettate dalla struttura in calcestruzzo armato, ma anche dall’uso di materiali e sfumature di colore che attingono dall’ambiente naturale circostante.
Gli esterni
All’esterno la villa è caratterizzata da una composta dualità: al piano terra si percepisce particolarmente l’intervento dell’architetto, volto a dare un aspetto moderno e dinamico, mentre al primo piano si è preferito conservare l’aspetto originario della casa in armonia con il borgo. Una duplicità sottolineata anche dai diversi colori degli intonaci esterni: bianco al primo piano, grigio al piano terra.
Il giardino, terrazza sul mare, circonda la residenza su tre lati, configurando lo spazio in modo da creare tre differenti aree. La prima consiste nella piscina a sfioro che, quasi come una continuazione artificiale dell’acqua di mare, si adatta alla conformazione del confine della proprietà. Un piano ligneo che funge da prendisole sembra galleggiare tra acqua e prato.
La seconda è la zona pranzo esterna dove un tavolo rotondo, appoggiato al muro perimetrale per eludere gli angoli rigidi, guarda verso il Castello di Duino e i tramonti sul mare. La terza è il grande pergolato che circonda la casa e che genera, grazie a una tettoia filtrante realizzata con listelli di teak, un elegante gioco di luci e ombre. Esso accoglie una monolitica cucina esterna in grès di Modulnova.
Le ampie vetrate della casa, sono protette da eleganti brise soleil scorrevoli in legno che connotano esteticamente la facciata e alternativamente chiudono o aprono la vista degli interni dal mare e dalle imbarcazioni del porto. Essi aiutano a tessere quel dialogo fra dentro e fuori che appare in tutta la sua evidenza quando ci si trova all’interno della villa. Infatti le vetrate possono scomparire scorrendo all’interno dei muri perimetrali, creando uno spazio senza soluzione di continuità tra interni ed esterni, tra spazio privato, mare e cielo.
Il piano terra
Entrando nell’abitazione, tre grandi piani materici orizzontali e verticali, proiettano lo spazio verso l’esterno, legando visivamente l’ingresso, con il soggiorno, il giardino e con l’orizzonte a mare. Il pavimento in pietra Aurisina Granitello bocciardata è il primo di questi piani che partendo dall’ingresso arriva sino all’area living.
Il controsoffitto in doghe lignee, il secondo piano, si spinge sino alla cucina e dal lato opposto si appoggia su una grande parete materica, il terzo piano, che accompagna tutta la lunghezza del soggiorno. Questa è rivestita in pietra Aurisina Lumachella, raro marmo fossile che racchiude in sé una miscela di intrusioni organiche; la sua superficie è lavorata per creare delle dorsali lapidee verticali, a memoria delle tipiche coste carsiche incise dall’azione erosiva del mare e del vento. Il parquet in legno dai toni caldi, ripreso nel controsoffitto, conferisce agli ambienti un’atmosfera accogliente.
Alle spalle del living, caratterizzato dal divano Cestone di Flexform, la sala da pranzo è ricavata in quello che in origine era un portico e che è stato inglobato nel progetto d’interior. Questo spazio, che vive tra interno ed esterno e che porta con sé i caratteri estetici di uno e dell’altro, è servito da una cucina interna Valcucine, e quando, in estate, le ampie vetrate si aprono, dalla cucina esterna.
Vi è, in questo progetto, un continuo dialogo fra interni ed esterni frutto di un’importante ricerca cromatica e materica da parte dello Studio Panzera. Un esempio è l’esclusivo accorgimento utilizzato per il vano ascensore, che viene celato da una lamiera ossidata De Castelli, con colori che vanno dal blu al verde e che riprendono le tonalità del mare Triestino. Gli stessi colori che ritroviamo negli arredi del salotto e della stanza contigua, la sala da pranzo, dove il tavolo Shara, in lava e vetro, e le sedute Portofino di Paola Lenti, si vestono di azzurro, blu, verde all’insegna di una grande armonia cromatica.
Completano il piano terra un’area benessere, a cui si accede attraverso una porta celata nella parete in Lumachella del soggiorno. Qui, oltre alla palestra, si succedono tre ambienti: sauna, bagno turco e spogliatoio. Sauna e bagno turco, in legno e marmo verde Costa Smeralda, mostrano eleganza materica e proporzioni che si contrappongono agli spazi degli spogliatoi nei quali metallo, cemento, e vetro stampato restituiscono un’estetica più cruda. Dalla sauna si accede, tramite un’ampia vetrata direttamente al giardino e alla piscina.
Il primo piano
Dal soggiorno si accede al primo piano mediante l’ascensore. In alternativa si possono utilizzare le scale; qui un telo di maglia metallica dai toni ramati, vibrante per la luce radente, affianca la doppia altezza della scala. Al piano superiore il disimpegno divide le camere degli ospiti con i relativi bagni dalla camera matrimoniale. Quest’ultima è pensata come una elegante suite indipendente, gli arredi, progettati su misura, distribuiscono gli spazi creando diversi corner funzionali: cabina armadio, zona letto, area colazione, home office, sala da bagno.
Anche qui i materiali sono molto ricercati, si passa dalla lamiera ossidata di DeCastelli ai legni nei toni desaturati del verde e del blu, dal cuoio caramello degli intarsi alla pelle verde del letto imbottito, dai vetri decorati OmniDecor alla pietra Aurisina. Un telo di maglia metallica dai toni ramati divide l’area home office dal letto e funge da lampada. Infatti una luce radente a led, ben nascosta, fa vibrare la sua superficie, trasformandola in un “gioiello” di luce e riflessi. La doppia altezza con soffitto ligneo inclinato proietta lo spazio verso la vista del mare. La camera si apre su un ampio terrazzo privato, esclusivo affaccio verso il promontorio con il Castello di Duino.
Toni sobri ed eleganti arredano la stanza da bagno. Per il progetto l’architetto si è avvalso ancora una volta di materiali locali come la pietra aurisina che riveste il pavimento e si sposa perfettamente agli arredi. La neutralità dei grigi è controbilanciata dal legno materico della parete che riscalda l’ambiente. I vetri decorati sono della collezione Linee disegnata da Egidio Panzera per OmniDecor.
Il piano interrato
Il piano interrato appositamente pensato come un ambiente di svago e intrattenimento degli ospiti, permette l’accesso diretto al molo. Un grande spazio open ospita: una cucina realizzata su disegno, un’area living con ampi divani riconfigurabili, un grande tavolo da co-working e una sala cinema. Da questo spazio si accede a due camere ospiti e ai bagni.
I toni pacati e grigi del pavimento in resina cementizia di HD Surface sono interrotti dal colore delle pareti materiche e dalla grande parete in sughero destinata a ospitare appunti, disegni e ricordi ai quali questo luogo si legherà, sotto forma di foto e polaroid. Questo piano, come tutta la casa, usufruisce di un sofisticato sistema domotico, che permette di gestire da remoto ogni aspetto: sicurezza, clima, audio, video, apertura e chiusura degli accessi, illuminazione, sauna, bagno turco, piscina.
Sempre al piano interrato si trova la cantina vini. È uno spazio a semicerchio scavato nella roccia della montagna. Lo sviluppo verticale di questo piccolo anfiteatro è tripartito: dal basso verso l’alto troviamo la panca in legno, poi la roccia e infine gli espositori delle bottiglie appesi al soffitto.
Grande enfasi e teatralità grazie all’illuminazione: una luce lineare rischiara la roccia e indirettamente retroillumina le bottiglie. Un punto luce Occhio illumina un’impronta circolare nel soffitto, una cupola appiattita che diviene, per riflessione, il lampadario dello spazio. egidiopanzera.it