Eduardo Souto De Moura è considerato uno dei più importanti rappresentanti dell’architettura portoghese contemporanea, uno dei suoi progetti più conosciuti è lo stadio di Braga in Portogallo.
La formazione
Eduardo Elísio Machado Souto de Moura è nato a Porto il 25 luglio 1952. Si è laureato in architettura alla Escola Superior de Belas Artes do Porto.
Mentre studiava architettura ha collaborato con Alvaro Siza Vieira che divenne suo assistente all’Università di Porto. Insieme a Siza Eduardo Souto De Moura si dedicarono a progetti di per affrontare l’emergenza abitativa dei grandi centri abitati costruendo Saal, gruppi di edifici autosufficienti.
Le prime opere
Nel 1981, appena laureato, sorprende la comunità degli architetti vincendo il concorso per l’importante progetto per il Centro Culturale della Segreteria di Stato alla Cultura di Porto. Terminato nel 1991, lo lancerà, dentro e fuori il Portogallo, come uno dei più importanti architetti della nuova generazione.
Nel 1987 ha vinto anche il concorso per la progettazione di un hotel nella zona storica di Salisburgo, in Austria.
Lo stile architettonico
Nonostante abbia lavorato molto con Álvaro Siza Vieira, ha creato il proprio spazio di lavoro. Eduardo Souto De Moura, influenzato dall’orizzontalità delle linee di Mies van der Rohe, può essere considerato uno dei massimi esponenti della cosiddetta Escola do Porto.
Le caratteristiche principali dell’architettura di Eduardo Souto De Moura sono il rigore e la precisione nelle forme, oltre a una profonda sensibilità al contesto, nei suoi progetti combinando molto bene materiali come cemento, pietra, legno e alluminio. I suoi edifici mostrano un interesse per il minimalismo e per il desiderio di rendere la vita più facile alle persone che li abitano.
Il cambiamento
Con la realizzazione della Casa em Cascais nel 2002 inizia ad allontanarsi dal linguaggio tipico di Mies van der Rohe che lo ha definito fino a quel momento. Modifica il modo di costruire e fa architettura attraverso la complessità e il dinamismo delle forme, ma sempre con la cura del consueto disegno spaziale. Un esempio di ciò è l’Estádio Municipal de Braga, dove le immagini del teatro e l’ambientazione della cava, dove è stata costruita l’opera, non ci ricordano più i primi lavori dell’architetto.
Alcuni progetti di Eduardo Souto De Moura
Departamento de Geociências da Universidade de Aveiro
Il Dipartimento di Geoscienze dell’Università di Aveiro si distingue dagli altri dipartimenti del campus per le sue facciate laterali quasi interamente in vetro, protette da una grata esterna ornamentale.
Sia l’esterno che l’interno sono stati progettati dall’architetto Eduardo Souto de Moura tra il 1990 e il 1994 ed è diventata nel corso del tempo meta dei turisti ogni anno.
Estádio Municipal de Braga
Costruito per l’Europeo di calcio 2004 e vincitore del Pritzker Architecture Prize 2011 è considerato uno degli stadi più originali del mondo. È stato progettato da Eduardo Souto De Moura nel 2003 e può contenere circa 30000 spettatori
Lo stadio è stato costruito in una cava a Monte Castro, che sovrasta la città di Braga, con tribune solo sui lati lunghi del campo. Lungo uno dei lati corti si trovano le pareti rocciose della cava mentre su quello opposto la vista panoramica sulla città. Le tribune sono ricoperte da un guscio sottile a mo’ tetto, ed entrambi sono collegati tra loro tramite dozzine di cavi d’acciaio, ispirati al progetto dei ponti costruiti dagli Incas.
Casa das Histórias Paula Rego
Si tratta di museo d’arte a Cascais, non lontano da Lisbona, destinato a contenere il lavoro della pittrice Paula Rego. Inaugurato nel settembre 2009 è stato progettato dall’architetto Eduardo Souto de Moura che ha vinto graie a questo edificio il Secil Architecture Prize 2010.
Il progetto è stato scelto personalmente da Paulo Rego e utilizza l’architettura storica della regione in modo contemporaneo, ricordando per esempio il Palazzo di Sintra. L’edificio è composto da due torri a forma di piramide in cemento rosso e circondato da alberi. L’edificio è composto da quattro ali caratterizzate da diverse altezze e dimensioni. Gli ambienti interni sono comunicanti e si articolano attorno ad un ambiente centrale destinato ad ospitare mostre temporanee.
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