Nel cuore di Seoul, una delle metropoli più dinamiche e avveniristiche del mondo, sorge un capolavoro architettonico, vera innovazione tra storia, architettura e creatività, che incarna il perfetto equilibrio tra passato e futuro: la Dongdaemun Design Plaza (DDP). Questa struttura, inaugurata nel 2014 e progettata dalla rinomata architetta Zaha Hadid, è diventata rapidamente un simbolo della capitale sudcoreana, consolidandone il ruolo di hub globale per il design, la moda e la cultura.
La DDP è molto più di un semplice centro espositivo. È un luogo in cui architettura e urbanistica dialogano con la memoria storica, un esempio di come il design possa plasmare l’identità culturale di una città e ridefinire la relazione tra spazio pubblico e innovazione.
Esploriamo assieme l’importanza della DDP nel contesto urbano di Seoul, il suo legame con il passato della città e le caratteristiche architettoniche distintive che la rendono un capolavoro contemporaneo.
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Un sito ricco di storia: il passato di Dongdaemun
La Dongdaemun Design Plaza non è stata costruita in un luogo qualsiasi. Sorge su un sito di grande rilevanza storica, strettamente legato alla crescita e allo sviluppo della città di Seoul fin dal periodo della dinastia Joseon (1392-1910).
Il nome Dongdaemun (동대문, 東大門) significa letteralmente ‘Grande Porta Orientale’ si riferisce alla Heunginjimun (흥인지문), una delle otto porte originali che un tempo delimitavano l’antica capitale della Corea. Questa monumentale struttura, costruita nel 1396 per volere di Re Taejo, non era solo un punto d’accesso alla città, ma anche parte integrante della fortificazione murata che proteggeva Seoul dagli attacchi esterni.
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Nel corso dei secoli, l’area circostante Dongdaemun è stata teatro di importanti trasformazioni urbanistiche. Con l’avvento dell’industrializzazione e della modernizzazione della Corea del Sud nel XX secolo, l’area si è evoluta in uno dei principali distretti commerciali e della moda di Seoul, noto per i suoi mercati notturni e centri di produzione tessile. Tuttavia, con la rapida urbanizzazione, molti dei resti storici della zona erano stati dimenticati o distrutti. Durante gli scavi per la costruzione della DDP, avviati nel 2008, gli archeologi hanno portato alla luce una serie di reperti e strutture risalenti all’epoca Joseon, tra cui parti delle antiche fortificazioni cittadine, il Dongdaemun Stadium (costruito nel 1925 durante l’occupazione giapponese) e resti di un’antica accademia militare. Oggi, parte di questi ritrovamenti è stata integrata nel Museo della Storia&Parco Culturale, situato accanto alla DDP, permettendo ai visitatori di immergersi nel passato della città mentre esplorano la sua architettura contemporanea.
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Un capolavoro di architettura parametrica
La Dongdaemun Design Plaza rappresenta una delle opere più iconiche di Zaha Hadid, celebre per il suo approccio visionario e il suo linguaggio architettonico fluido. Il progetto è stato sviluppato utilizzando tecniche di design parametrico, che hanno permesso la creazione di forme organiche e dinamiche attraverso algoritmi avanzati.
L’intera struttura è composta da 45.000 pannelli di alluminio perforato, che conferiscono alla facciata un effetto morbido e ondulato, capace di riflettere la luce in modo suggestivo durante il giorno e trasformarsi in una superficie interattiva illuminata di notte grazie al progetto SeouLight.
Uno degli aspetti più sorprendenti della DDP è la totale assenza di angoli retti. La fluidità delle sue forme risponde all’intento di creare un ambiente spaziale in cui l’architettura non sia percepita come un elemento statico, ma piuttosto come un paesaggio urbano in continuo movimento.
La struttura comprende:
- Il Museo del Design, un polo espositivo che ospita mostre di arte contemporanea, architettura, moda e tecnologia;
- Sale conferenze e auditorium, in cui si svolgono eventi culturali e simposi internazionali con l’utilizzo delle più avanzate strumentazioni tecnologiche;
- Una vasta area commerciale, che include gallerie di design e spazi per brand emergenti;
- Un’area verde pubblica, che integra spazi per il relax e percorsi pedonali in armonia con il contesto urbano circostante, così come con i resti archeologici.
Oltre alla sua funzione espositiva, la DDP è anche un centro di innovazione, sede di start-up creative e piattaforma di scambio culturale tra designer, architetti e artisti di tutto il mondo.
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Un’esperienza sensoriale: illuminazione e spazio urbano
Un altro elemento distintivo della Dongdaemun Design Plaza è il suo rapporto con la luce. L’illuminazione architettonica non è concepita solo come un elemento estetico, ma come parte integrante dell’esperienza visiva dell’edificio.
Attraverso il progetto SeouLight, la superficie esterna della DDP diventa un vero e proprio schermo urbano, su cui vengono proiettate installazioni digitali e giochi di luce dinamici.
Questo sistema di illuminazione rende la DDP un’attrazione imperdibile anche di notte, quando le sue forme futuristiche emergono nel contesto urbano con un impatto scenografico senza precedenti. (Seoul Light DDP 2022: Explore a projection mapping light show at Seoul&DDP — Google Arts &Culture).
L’uso di tecnologie avanzate per la gestione dell’energia e il controllo della temperatura all’interno degli spazi espositivi dimostra l’attenzione verso la sostenibilità e il comfort ambientale, aspetti centrali nell’approccio progettuale di Zaha Hadid.
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Un centro globale per il design e la moda
Oltre alla sua valenza architettonica, la Dongdaemun Design Plaza si è affermata come uno dei principali centri culturali della Corea del Sud, ospitando eventi di rilievo internazionale. Tra questi, spicca la Seoul Fashion Week, che attira stilisti, creativi e influencer da tutto il mondo. Il Museo del Design, situato all’interno della DDP, ha accolto alcune delle esposizioni più prestigiose del settore, celebrando nomi come Karl Lagerfeld, Alessandro Mendini, Jean Paul Gaultier, Chanel e Louis Vuitton. Inoltre, la Biblioteca del Design, situata all’interno del complesso, offre una vasta collezione di libri, riviste e archivi digitali dedicati al mondo del design e dell’architettura.
La DDP come ponte tra passato e futuro
La Dongdaemun Design Plaza non è solo un’icona dell’architettura contemporanea, ma un vero e proprio laboratorio di innovazione in cui si incontrano storia, tecnologia e creatività.
Situata in un’area che un tempo era il cuore della Seoul imperiale, la DDP rappresenta oggi un ponte tra tradizione e modernità, un luogo in cui il design non è solo estetica, ma uno strumento per ripensare il futuro della città.
Grazie alla sua flessibilità spaziale, alla sua integrazione con il contesto urbano e alla sua capacità di stimolare il dialogo tra discipline diverse, la DDP si conferma come uno degli esempi più riusciti di architettura parametrica applicata al contesto urbano. Il progetto è valso all’architetta Zaha Hadid il prestigioso premio Pritzker per l’architettura, un primato nel settore, che non aveva mai visto una donna ricevere il premio. Chi visita Seoul non può perdersi l’opportunità di esplorare questo capolavoro, simbolo di una città in costante evoluzione e proiettata verso il futuro.
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