L’Art déco e l’Art nouveau sono due stili artistici e architettonici diversi ma anche con molti aspetti in comune che si sono sviluppati all’inizio del XX secolo. A caratterizzare l’Art nouveau furono motivi organici e curvilinei utilizzati principalmente per la decorazione d’interni e per l’arte. Mentre l’Art déco si distinse per la sua estetica geometrica e lineare, con forme squadrate e rigorose e fu utilizzata per l’architettura e l’urbanistica. Per capire le differenze tra questi due stili, è necessario analizzare le loro origini e le loro caratteristiche distintive.

Art Noveau

Caratteristiche dell’Art Noveau

La caratteristica più importante dell’Art Nouveau è la sua generale apertura alle novità e alla sperimentazione. Non furono soltanto introdotti nuovi motivi, nuovi materiali o nuovi rami artistici ma cambiò proprio l’atteggiamento dell’artista che diventò completamente libero e indipendente. Per la prima volta nella storia dell’arte gli acquirenti non ponevano condizioni e gli artisti erano liberi di proporre una nuova arte in linea con i loro gusti. Personificarono concetti e sentimenti così facendo i ritratti realistici passarono di moda per far spazio a ritratti idealizzati e irrealistici.

La natura divenne sempre protagonista ma ritratta seguendo un design moderno e non totalmente naturale. Questo stile non fu usato soltanto nella pittura o nell’architettura ma si espanse anche alle arti grafiche. Ne sono un esempio le illustrazioni ed i poster di Gustav Klimt e Alfonso Mucha, alla fabbricazione del vetro e alla gioielleria creando oggetti dal design moderno e delicato.

L’eredità

Tutta questa libertà di espressione aprì la strada a tendenze artistiche successive, come la pittura astratta e il cubismo ed è lecito considerate l’Art Nouveau come il periodo iniziale del modernismo. L’Art Nouveau non fu uguale in tutta Europa, non solo prese nomi diversi a seconda dello stato come per esempio Stile Liberty in Italia e Modernismo in Spagna, ma fin da subito si svilupparono correnti diverse che si staccano come il Secessione Viennese che può essere considerato già facente parte dell’Art deco.

Musei di Art Noveau

In tutta Europa sono presenti numerosi musei che accolgono nelle loro collezioni opere d’arte in stile Art Noveau. Molti di questi sono dedicati proprio ai movimenti locali come per esempio il Palazzo della Secessione a Vienna, il Musée de l’École a Nancy in Francia, il Museo del modernismo catalano a Barcellona. Sono numerose anche le case degli artisti ora visitabili come il Museo Horta, un tempo residenza e studio dell’architetto Victor Horta oppure il museo Alfons Mucha a Praga, la villa del designer Louis Majorelle a Nancy, la Casa Museo Gaudí a Barcellona e molte altre.

Art déco

Caratteristiche dell’Art déco

L’Art déco prende il nome dal termine francese art décoratif cioè arte decorativa e si sviluppò in Francia negli anni 20 del XX secolo. Le sue origini sono riconducibili all’Art nouveau incorporando anche elementi caratteristici delle avanguardie. Per esempio ha ripreso la stilizzazione geometrica dal costruttivismo, l’ispirazione dell’età moderna dal futurismo e le basi pittoriche dal cubismo in più ha preso spunto dall’arte africana.

Lo stile dell’Art Déco è caratterizzato da linee rette e design geometrico che andarono a decorare appartamenti, mobili, lampade ed altri complementi di arredo diventando espressione di opulenza, glamour ed eleganza.

L’Art déco non fu soltanto linee nette e semplificate e colori decisi e puliti ma anche nuovi materiali come nuove leghe e cromature dall’estetica apprezzata dai giovani dell’epoca. Sarà soltanto con l’Esposizione Mondiale del 1925 a Parigi che questa corrente iniziò a diffondersi rapidamente in tutto il mondo.

Palazzo della Secessione. Vienna – ©David Unger(Flickr CC BY-NC-ND 2.0)

L’eredità

Già nel 1925 all’interno dell’art déco si formarono due diverse scuole in forte competizione.

I tradizionalisti fondarono la Society of Decorative Artists. Qui le forme moderne furono combinate con l’artigianato tradizionale incorporando materiali costosi. L’altra tendenza era quella dei modernisti che rifiutavano la tradizione. Volevano creare uno stile completamente nuovo basato su nuove tecnologie, semplicità, senza decorazioni, con materiali economici e prodotti progettati per la produzione di massa. Fondarono quindi l’Associazione francese degli artisti moderni. Fu Le Corbusier che, difendendo instancabilmente i modernisti, portò molti architetti ad allontanarsi dall’estetica dell’art déco. Dopo la seconda guerra mondiale, lo stile architettonico dominante divenne l’architettura modernista iniziata da Le Corbusier e Ludwig Mies van der Rohe e l’architettura art déco quasi scomparve.

Tuttavia l’art déco non scomparse del tutto. Molti dei suoi elementi cardine come le linee semplici ma decorative possono essere ritrovate nell’architettura postmoderna degli anni 80 ma anche nel design degli interni e nell’arte orafa contemporanea.

Differenza tra art déco e art nouveau

art déco e art nouveau
Manifesto per l’ Esposizione Internazionale di Henri Privat-Livemont esempio di art Noveau (sinistra) e manifesto per Century of Progress World’s Fair esempio di art Deco (destra)

L’Art déco e l’Art nouveau sono due stili artistici e architettonici molto diversi nonostante la base camune. L’Art nouveau si caratterizza per la sua natura floreale e sinuosa, con motivi organici e curvilinei mentre l’Art déco si distingue per la sua estetica geometrica e lineare, con forme squadrate e rigorose.

Differenze estetiche

Le linee sinuose dell’Art nouveau era ispirata dalla natura e dalla vita organica. Gli artisti di questo movimento hanno cercato di creare un’estetica unificata che potesse essere utilizzata in tutte le arti, dall’architettura, alla grafica fino ad arrivare alla moda. Questo stile, infatti, è stato utilizzato principalmente per la decorazione d’interni e per l’arte, come ad esempio la produzione di mobili, ceramiche, tessuti, gioielli e oggetti d’arte.

Disegni floreali stilizzati su ringhiere progettati da Otto Wagner nella Majolica House a Vienna (1898) – ©Haeferi (via wikimedia commons CC BY-SA 3.0 a)

L’estetica geometrica e lineare dell’art déco fu ispirata dalle forme e dai motivi dell’arte africana, egizia e azteca. Gli artisti di questo movimento hanno cercato di creare un’estetica moderna e sofisticata, che potesse essere utilizzata sia in architettura che in design d’interni.

Scala dell’hotel di Jacques Doucet (1927) progetta su design di Joseph Csaky – Pierre Legrain CC0

Approccio

Oltre alle differenze estetiche, ci sono anche alcune differenze nell’approccio dei due stili alla progettazione e alla decorazione. L’Art nouveau porta avanti l’integrazione dell’arte nell’architettura e nell’ambiente circostante, mentre l’Art déco pone l’enfasi sulla creazione di forme e motivi distintivi e sull’uso di materiali costosi e lussuosi.

L’eredità comune

L’Art nouveau ha influenzato l’arte e l’architettura in Europa e in Nord America tra la fine del XIX secolo e l’inizio del XX secolo. Ha portato ad una maggiore integrazione tra arte e architettura influenzando l’estetica di numerose costruzioni, dalle case private alle stazioni ferroviarie.

L’Art déco ha avuto un’influenza ancora più ampia, diffondendosi in tutto il mondo. Ha influenzato l’architettura di edifici pubblici e privati, come grattacieli, cinema, teatri e palazzi ma anche il design di mobili, ceramiche, tessuti, gioielli e oggetti d’arte. Insieme all’Art nouveau anche l’Art déco ha ispirato l’estetica della moda e dei media, la prima con motivi floreali e sinuosi e l’altra con l’uso di forme geometriche e motivi distintivi.

L’Art déco e l’Art Nouveau continuano ad avere un impatto sull’arte e l’architettura contemporanee e anche se i movimenti sono diversi tra loro, entrambi hanno contribuito allo sviluppo dell’arte e dell’architettura del XX secolo e hanno lasciato un’eredità duratura.

Maria Giulia Parrinelli

©Villegiardini. Riproduzione riservata

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