Le prestigiose sale di Palazzo Pallavicini a Bologna si preparano ad ospitare un’icona indiscussa della cultura popolare italiana: Diabolik. A partire dal 3 aprile 2025, la mostra multimediale intitolata semplicemente “Diabolik” aprirà le sue porte, configurandosi come un vero e proprio omaggio istituzionale al celebre ladro mascherato, nato dalla geniale creatività delle sorelle Angela e Luciana Giussani. La mostra Diabolik a Palazzo Pallavicini si preannuncia imperdibile per chiunque desideri ripercorrere la straordinaria epopea editoriale di un fumetto che ha profondamente segnato l’immaginario collettivo di intere generazioni.

Diabolik a Palazzo Pallavicini
Il mito continua a vivere, da una generazione all’altra. In edicola ancora oggi – Foto ©Giuliana Fabris

La nascita di un’icona di rottura: l’intuizione delle sorelle Giussani

Nel 1962, la vivace Milano vide l’esordio di Diabolik, un albo dalla veste grafica e dal formato decisamente originali, ideato dalle sorelle milanesi Angela e Luciana Giussani, che si firmarono con lo pseudonimo congiunto A. e L. Giussani. In un’epoca ancora fortemente ancorata a rigide convenzioni sociali, l’audace decisione di porre al centro della narrazione un protagonista criminale, caratterizzato da astuzia e inafferrabilità, capace di beffare costantemente le forze dell’ordine, segnò una rottura radicale.

Diabolik
L’invenzione delle sorelle Giussani che ha cambiato un pezzo di storia italiana – Foto ©Giuliana Fabris

L’espediente dello pseudonimo, anziché nascondere l’opera, paradossalmente alimentò la curiosità del pubblico verso questa inedita pubblicazione. In breve tempo, Diabolik divenne un compagno fedele per i pendolari che quotidianamente affollavano la stazione Cadorna, desiderosi di una lettura rapida, avvincente e capace di offrire un’evasione dalla quotidianità.

Diabolik
Diabolik ed Eva Kant hanno rappresentato un mito per intere generazioni – Foto ©Giuliana Fabris

Successo immediato e un formato rivoluzionario

L’intuizione pionieristica delle sorelle Giussani si rivelò un colpo di genio. Intercettando un nuovo bacino di lettori desiderosi di storie cariche di adrenalina e di una forma di intrattenimento diversa dal consueto, le autrici diedero vita a un prodotto editoriale innovativo sia nel formato tascabile che nei contenuti narrativi. Il successo fu fulmineo e in continua ascesa, elevando Diabolik al rango di autentico fenomeno culturale, capace di trascendere i confini del genere fumettistico.

Disegno
È stato il genere crime degli anni 70, accattivante e dal segno grafico coinvolgente – Foto ©Giuliana Fabris

La mostra a Palazzo Pallavicini: un percorso nella storia di un mito

A oltre sessant’anni dalla sua prima apparizione nelle edicole, la mostra allestita nelle prestigiose sale di Palazzo Pallavicini a Bologna, sotto la curatela esperta di Francesca Bogliolo e con la preziosa collaborazione di Astorina, si propone di ripercorrere l’intera e straordinaria vicenda editoriale di Diabolik. Il percorso espositivo offrirà ai visitatori un’occasione unica per ammirare una ricca e variegata selezione di tavole originali, alcune delle quali verranno esposte al pubblico per la prima volta, unitamente a rari cimeli che testimoniano l’evoluzione stilistica e narrativa che ha caratterizzato le avventure del re del terrore nel corso dei decenni.

Diabolik
Diabolik ed Eva Kant – Foto [antomat]/stock.adobe.com]

Un universo di personaggi indimenticabili e un segno grafico distintivo

La prima sezione della mostra sarà dedicata a una narrazione visiva completa, ripercorrendo l’intera cronologia editoriale di Diabolik attraverso l’esposizione di tutti gli albi pubblicati dalle sue origini fino ai giorni nostri. I visitatori potranno così apprezzare la costante crescita di popolarità del personaggio e le trasformazioni artistiche che ne hanno segnato il percorso. Un’attenzione particolare sarà riservata ai disegni originali, che permetteranno di osservare da vicino il tratto inconfondibile dei numerosi artisti che hanno contribuito a definire l’iconografia iconica di Diabolik e dei suoi indimenticabili comprimari: l’enigmatica e seducente Eva Kant, l’instancabile e perspicace ispettore Ginko, la nobile e tormentata duchessa Altea e il temibile criminale King. Il segno grafico di Diabolik, pur evolvendosi nel tempo attraverso le interpretazioni dei diversi disegnatori, ha mantenuto una sua forte e riconoscibile identità, caratterizzata da figure stilizzate, marcati contrasti chiaroscurali e ambientazioni urbane spesso avvolte nell’oscurità.

Ginko
Il mitico Ispettore Ginko – Foto ©Giuliana Fabris

Il prezioso numero uno e un’immersione multimediale

Tra i pezzi più pregiati e attesi dell’esposizione spiccano senza dubbio i disegni originali de “Il re del terrore”, il rarissimo e ambito numero uno della serie, che per la prima volta verrà eccezionalmente esposto integralmente, pagina dopo pagina. Un’opportunità imperdibile per i collezionisti e per i fan di lunga data di immergersi nelle atmosfere cupe e cariche di suspense che hanno decretato il successo duraturo del fumetto. Il percorso culminerà in una coinvolgente sala multimediale, appositamente concepita per trasportare il pubblico nel cuore del mondo di Diabolik attraverso esperienze interattive e immersive, svelando aneddoti, curiosità e approfondimenti sulla genesi e sull’impatto culturale di questo straordinario personaggio.

Diabolik
Il re del terrore – Foto [Erman Gunes]/stock.adobe.com]

Diabolik: un fenomeno culturale e generazionale

Diabolik ha rappresentato molto più di un semplice successo editoriale; si è affermato come un autentico fenomeno culturale, capace di infrangere i canoni tradizionali del fumetto e di introdurre un protagonista inedito, dalle sfumature oscure e dalle motivazioni complesse, rivolgendosi a un pubblico più adulto e consapevole. Ha lasciato un’impronta indelebile sul linguaggio, sulla moda e sull’immaginario di intere generazioni, divenendo un simbolo di ribellione e di anticonformismo. Ancora oggi, a distanza di oltre sessant’anni dalla sua creazione, Diabolik continua ad esercitare un fascino immutato e a conquistare nuovi lettori, confermando la straordinaria forza di un’idea originale e di personaggi che sono entrati a far parte della storia del costume italiano. La mostra di Diabolik a Palazzo Pallavicini si configura dunque come un’occasione imperdibile per celebrare questo fondamentale capitolo della storia del fumetto nazionale e per riscoprire la seduzione intramontabile del re del terrore.

Diabolik
Un’intramontabile icona. Non solo del fumetto italiano – ©Giuliana Fabris

 

Adriano Fumagalli
©Villegiardini. Riproduzione riservata