Arbor
Il tavolino Arbor è stato disegnato, nel 2017, da Dondoli e Pocci, per Bonaldo. È composto da una base metallica, a forma di corolla stilizzata, con i profili dei petali che sorreggono il top.
Il disegno originale della ghiera di supporto ha un vago sapore orientale e consente di creare una leggera, piacevole discontinuità con le sagome dei mobili del living.
Il richiamo alle morfologie naturali, che conferisce leggerezza ai volumi, richiama elementi vintage, anche in virtù del metallo verniciato, a scelta, in bianco, grigio antracite, nero, ottone o rame opaco.
Il top del tavolino viene proposto in diverse finiture di cristallo extrachiaro – verniciato bianco, nero o acidato negli stessi colori – oppure di ceramica opaca o lucida – bianca iridio, grigio ardesia o grafite.
Le misure disponibili sono: 50 cm di diametro x 48 cm di altezza; 97 cm di diametro x 32 cm di altezza; 117 cm di diametro x 26 cm di altezza.
I Designer
Claudio Dondoli e Marco Pocci, originari di Colle Val d’Elsa (SI), dove il loro studio – Archirivolto – ha sede, condividono un particolare percorso ideativo, che li ha portati dalla sperimentazione teatrale al design.
I capisaldi della loro filosofia progettuale sono: la creatività, il gusto per la bellezza e l’armonia delle forme, l’attenzione alla qualità dei materiali e una libertà concettuale rispettosa delle esigenze dei clienti.
Archirivolto lavora ormai a livello internazionale, ottenendo importanti riscontri e riconoscimenti.
L’Azienda
L’Azienda Bonaldo ha sede a Villanova di Camposampiero (PD) e l’anno scorso ha compiuto 80 anni. È stata fondata, nel 1936, da Giovanni Vittorio Bonaldo, specializzato nella lavorazione di metalli per l’arredamento.
In molti anni di attività, in collaborazione con designer di respiro mondiale, ha conseguito svariati riconoscimenti, come lo Young & Design Award, il Good Design Award, il Best Design 2007 e il Red Dot Award 2008.
È un brand importante del Made in Italy, che s’ispira ai valori della creatività, della qualità e dell’innovazione.
Per i credits, le immagini della cover e della gallery sono state tratte dal sito internet di Bonaldo, che vi consigliamo di visitare per approfondimenti.