Dante Negro racconta al Fuorisalone di CONVEY le innumerevoli e inaspettate potenzialità di materiali come il ferro battuto, pietre cristalline e vetro fuso: materiali estremamente versatili che, nelle mani dell’azienda, si adattano a complementi o grandi strutture architettoniche.
Blending Habitats è la visione dell’outdoor di Dante Negro, l’invito a riscoprire una relazione autentica con l’ambiente e a recuperare il contatto diretto con il territorio. Dal fascino primitivo e dallo stile visionario, le collezioni di Blending Habitats si presentano come icone del biomorfismo: forme avvolgenti, geometrie organiche, colori naturali e tessuti sostenibili integrano il design delle collezioni al paesaggio circostante. Blending Habitas inoltre vuole valorizzare la lavorazione della materia, allontanandosi dall’estetica del prodotto industriale: le collezioni danno infatti vita ad arredi scultorei che raccontano le potenzialità del ferro battuto, la sua superficie irregolare e il suo dialogo con la natura. Ma Blending habitats è anche un progetto multi-materia dove gli accessori che completano le collezioni adottano metalli scolpiti e specchianti, marmi e pietre laviche argentate e cristalline, vetri fusi.
In questo contesto narrativo l’azienda presenta il completamento della collezione Dolmen di Margherita Rui con un divano, una poltrona, un coffee table e due nuove collezioni, oltre a Type di Stormo Studio e Bambusae di Zanellato/Bortotto. Il dialogo tra ferro battuto e outdoor continua a essere il cuore pulsante dei progetti, che spingono al massimo il know-how del brand per riportare l’artigianalità a valore assoluto. Dolmen, progetto presentato nel 2022 in occasione di Edit Napoli, si ispira al concetto primordiale di archetipo abitativo. Dolmen è una reinterpretazione del gazebo e dei suoi complementi, icone outdoor che vengono elevate da semplici prodotti a componenti di uno spazio dove paesaggio, architettura e persona entrano in simbiosi, un vero e proprio habitat dell’uomo quando vive all’aperto.
Bambusae prende ispirazione dalle foreste di Bambù, dalla flessuosità delle canne e dalla loro modalità unica di filtrare la luce, creando interessanti e vibranti giochi di luce ed ombre. La collezione si compone di un gazebo, dalla copertura leggera e imprecisa e dalle strutture di sostegno che si flettono leggermente, di un tavolo tondo, quadrato o rettangolare, e di una sedia che riprende lo stesso motivo della copertura del gazebo ricercando la sinuosa flessuosità che contraddistingue la pianta. La collezione Type racconta un processo di astrazione. Il nome rimanda infatti all’origine stessa della parola, l’esemplare primo e alla scrittura primordiale. Stormo ha progettato una collezione di elementi che si connettono tra loro per articolare un linguaggio riconoscibile e che allo stesso tempo rappresentano forme universalmente note, legate alla memoria collettiva e al simbolo. Queste intenzioni progettuali sono manifestate con onestà e plasticità, caratteristiche tipiche del metallo.
Quella dell’azienda Dante Negro, come spesso succede nel design Italiano, è una grande storia familiare. Complice la passione del padre, Dante Negro inizia a frequentare i laboratori di ferro battuto a soli dodici anni e viene assunto da Toni Benetton, maestro e artista del ferro, dal quale impara l’arte della forgiatura. Avvia la sua attività imprenditoriale nel 1964 realizzando elementi classici, distinguendosi per intraprendenza ed estro creativo. Poco dopo, grazie alla vena artistica di Oriana Ceschin, cofondatrice dell’azienda, nasce la prima linea di arredo da giardino.
Il recente passaggio generazionale ha visto il figlio Elia Negro trasformare l’azienda in un design brand dal respiro internazionale che fa della cultura del progetto il valore fondamentale e che vede nella produzione di arredi e di strutture architettoniche di alto livello il grande obiettivo. Il brand, infatti, ha ampliato la rete di artigiani con cui collabora, istituendo un distretto produttivo allargato con esperienza nella lavorazione del vetro, del legno e del marmo.
Dal 2021, la Direzione Creativa è curata da Margherita Rui, la quale, inizialmente ha indagato le potenzialità artigianali di Dante Negro e del suo servizio Bespoke, per individuare materiali inediti e sperimentare nuove tecniche di lavorazione. Nel 2022 ha seguito la rivisitazione della collezione Heritage del brand, ribattezzata The Past Is Not Gone dove arredi outdoor d’archivio – dalle forme romantiche e d’altri tempi – sono stati rivisitati con un segno d’autore, nuovi materiali e vestiti con una CMF delicata e naturale.
La sensibilità della collezione è contemporanea: texture materiche, dettagli essenziali, tessuti e colori naturali danno respiro e permettono una perfetta simbiosi tra passato e presente, riproponendo le nuance della terra, delle piante, dei fiori, dell’alternarsi del giorno e della notte, unendosi a materiali preziosi e cangianti. Il 2023, invece, è l’anno della presentazione della collezione Blending Habitats. Con un segno estetico contemporaneo, il legame tra uomo e natura si stringe sotto una nuova veste: è la nuova era dell’iper- artigianato. dantenegro.com