Quello di Cristina Celestino è un tocco delicato e al contempo distintivo sul mondo dell’abitare contemporaneo. La designer di Pordenone, dopo la laurea in architettura alla IUAV di Venezia, decide di interessarsi agli interni e al design. Si trasferisce a Milano e fonda il suo brand Attico Design. Qui, in questo appartamento – studio, Cristina crea lampade e arredi per i suoi progetti personali e collabora con le più importanti aziende dell’ambito del design. Le abbiamo chiesto di raccontarsi, di raccontare lei e il suo mondo, il suo modo di lavorare tra progetti passati e futuri, per conoscere qualcosa in più su questa giovane e talentuosa designer italiana nata architetto.
Tra inizi di carriera e nuovi progetti
Cristina, sono tantissime le collaborazioni all’attivo con numerosi brand di primo piano del panorama del design internazionale e altrettanti i progetti che stai portando avanti con il tuo brand. Come ti muovevi ad inizio carriera, nell’affrontare le prime scelte dell’età adulta? Eri già proiettata verso questo mondo?
Diciamo che ho sempre lavorato sodo, senza prefissarmi obbiettivi precisi, ma cogliendo il massimo delle varie opportunità che mi si sono presentate.
La mia carriera nel design-interior è stata relativamente veloce, considerando che svolgo questo lavoro a tempo pieno da quando è nata la mia bambina nel 2013 – mentre prima collaboravo con altri studi di architettura.
Passo dopo passo, mantenendo la coerenza del mio linguaggio progettuale, mi sono cimentata in lavori sempre diversi e nuovi. Ogni nuovo incarico è una nuova sfida per me e il mio team e affrontiamo sempre i progetti con curiosità ed entusiasmo, sia che si tratti del progetto di un vaso che di un interior.
Nel 2009 arrivi a Milano e fondi Attico Design. Ci racconti com’è adesso il tuo spazio di lavoro?
Attico Design è il nome del brand degli oggetti che disegno, di cui seguo la produzione e anche l’aspetto delle vendite. Si tratta soprattutto di piccoli oggetti in vetro. Quando ho partecipato al Salone Satellite nel 2012 ed ho presentato una collezione di piccoli complementi e oggetti – prototipi – che avevo prodotto con i miei artigiani di fiducia, decisi di dare un nome a quest’operazione: questa è la nascita di Attico.
Il mio spazio di lavoro è un ufficio, non distante da casa, in un edificio dei primi del 900.
Le dimensioni sono raccolte ed intime. Le finiture originali. Ho cercato di personalizzare il più possibile gli spazi circondandomi degli arredi e degli oggetti che più mi rappresentano: prodotti che ho disegnato ma anche grandi classici, come la scrivania Sciabola di Azucena.
Hai più volte detto che il tuo metodo di lavoro si contraddistingue in un’iniziale fase di ricerca e analisi – specialmente nel caso di progetti commissionati da altri brand – per poi procedere con una fase più libera e spontanea. In questo momento su quali progetti stai lavorando?
Sto continuando la mia collaborazione con Sergio Rossi e sto collaborando anche con altri marchi del lusso.
Continua il mio lavoro di direzione creativa con la Fornace Brioni; inoltre al Salone presenterò molti nuovi progetti ma preferisco non parlarle ancora.
The Happy Room, Calatea, Amante e Atomizers
Cristina Celestino ha uno sguardo dolce, è sempre elegante e delicata, ma la sua matita fa magie: scorre sulla carta e dà forma a progetti unici. Come la collezione “The Happy Room” per Fendi presentata a Design Miami Basel dove i volumi e le forme arrotondate si legano al design italiano anni 50 per regalare ai living spaces una femminilità inaspettata. O la poltrona Calatea e il letto Amante realizzati per Pianca e presentati durante l’ultimo Salone del Mobile.Milano. Ma anche il progetto Atomizers, prodotto da Seletti, che entra a far parte della collezione permanente del design italiano della Triennale di Milano.
Cristina Celestino: passioni e hobby di una designer pluripremiata
Nel 2012 Crisitna Celestino partecipa al Salone Satellite, un’esperienza significativa che segna l’ingresso nel circuito delle gallerie e degli showroom più importanti. Nel 2016, quella che da 56 anni è la casa del design decide di indire un premio per riconoscere il valore delle idee, della creatività, dell’innovazione e della tecnologia che insieme hanno contribuito a fare della manifestazione la più acclamata al mondo. Nasce così il Salone del Mobile.Milano Award e proclama 8 vincitori.
Tra questi c’è anche la Celestino che riceve il Premio Speciale della Giuria per “la sua capacità, il suo essere figura di connessione tra i designer giovani e quelli più maturi, di seguire sempre il filo della sperimentazione, e per la sua sagacia nel coniugare temi come la fragilità, il decoro e la delicatezza esprimendoli in una progettazione intelligente che sa rapportarsi al meglio con l’alto artigianato e con l’industria”. Accanto a lei sul palco Konstantin Grcic, Kartell, Daniele Lago e Piero Lissoni.
Mettiamo per un attimo da parte il lavoro: quali sono gli altri tuoi interessi?
I miei interessi principali sono comunque legati al mio lavoro, che è la mia vera passione. Colleziono design e ho quindi una passione legata alla frequentazione di mercatini, mostre ed altri luoghi popolati di bellezza. Mi piace visitare angoli nascosti della mia città, o visitare i piccoli centri storici, serre-vivai o orti botanici. Mi rilassa disegnare con la mia bambina, cucinare dolci, prendermi cura delle mie piante.
Cristina Celestino è anche una fervida appassionata d’arte e collezionista. Il suo appartamento milanese raccolgono i suoi lavori ma soprattutto tanti pezzi di design del Novecento, specialmente lampade.
Qual è il tuo pezzo “must” nella storia del design?
La lampada Chiara di Bellini per Flos.
Quali consigli daresti a un giovane desideroso di intraprendere la carriera di designer?
Prima di tutto è importante capire le proprie attitudini; ci vuole tempo e umiltà per capire per cosa siamo più portati. In ogni caso è sempre molto utile un periodo di esperienze professionali all’interno di studi avviati. Fondamentali la determinazione e la voglia di imparare sempre e la curiosità.
Scoprite gli ultimi lavori di Crisitna Celestino visitando il suo sito internet ufficiale.