Chi non si è dilettato nel realizzare da sé, una aiuola in giardino?
Tutti almeno una volta ci abbiamo provato sentendoci provetti Giardinieri o Garden designer o semplicemente copiando da altri giardini visti dal vivo, sulle riviste specializzate o dalle fiere di settore. In effetti il Giardino può essere una fonte inesauribile di stimoli, di suggerimenti, di cambiamenti ma molto spesso anche di fallimenti in quanto non dobbiamo mai dimenticare che il miglior Garden designer, che ci darà lezioni di giardinaggio infallibile, insindacabile e implacabile, è la Natura!

Affidarsi ai tecnici per creare una aiuola in giardino è sempre la soluzione?

Quando si pensa e si realizza un’aiuola in Giardino, che sia frutto di un nuovo progetto su tela bianca (nuovi Giardini) o di aggiunte a tele già disegnate (vecchi Giardini), molto spesso non abbiamo né le basi tecniche, né quelle funzionali ed artistiche (talvolta anche il gusto o le sensibilità estetiche) per far sì che si integrino in maniera organica e coerente. Quindi, affidarsi ad un Giardiniere o ad un Garden designer potrebbe essere una soluzione per evitare gli errori di cui sopra ed evitare spese inutili. Ma è davvero una garanzia assoluta?

Le verifiche necessarie

In realtà no, perché non è detto che un Giardiniere abbia la preparazione teorica, tecnica e culturale per poter pensare e progettare le aiuole in quanto carente delle materie prettamente del Garden designer, così come un Garden designer preparato sulla teoria potrebbe mancare completamente del pratico lavoro in campo con la terra e con le piante, abilità che caratterizzano il buon Giardiniere, ottenendo così, come spesso accade, aiuole banali e a volte brutte e poco funzionali, esattamente come per molte aiuole fai da te.

Risulta quindi fondamentale, per capire le figure a cui ci si sta rivolgendo, chiedere il curriculum, in quanto non basta vantare o sbandierare anni di attività per definirsi buoni Giardinieri o bravi Garden designer in quanto la formazione continua e la pratica sono aspetti fondamentali per il nostro lavoro.

Un buon Giardiniere deve avere una preparazione teorica, tecnica e culturale – Foto [Syda Productions]/stock.adobe.com

Aiuola in giardino fai-da-te

In alternativa occorre avere abbastanza umiltà per capire se si è in grado invece di fare tutto da soli.
La progettazione corretta di una aiuola in giardino, non è possibile farla semplicemente attraverso l’utilizzo di cataloghi di piante e materiali o di riviste, occorre sapere come crescono e si sviluppano realmente le piante, quali sono le loro esigenze sia ambientali che di gestione, come si comportano e si utilizzano i materiali, come si posano, quali i pro e i contro e molto altro, occorre non solo tener conto dell’estetica e del gusto ma anche della fattibilità economica in termini di costi di realizzazione, della sostenibilità economica per le gestioni future e di quelle ambientali.

Superati gli ostacoli che riguardano le idee e i progetti e quindi il rischio di avere aiuole orrende ed esteticamente inguardabili per forma, accoppiamenti, colori e arredi pacchiani, ci si imbatte ora nel tasto probabilmente più dolente ossia quello della messa in pratica e quindi della realizzazione vera e propria.

La Natura non fa sconti a nessuno

La Natura non perdona nulla e soprattutto ha tempi e pazienza molto più lunghi dei nostri capricci e ci presenta il conto della nostra arroganza e superficialità, vanificando le nostre bellissime idee, i nostri fantasmagorici progetti disseminando qua è là spontanee indesiderate ed ingenuamente inaspettate, morie varie e pessimi o eccessivi sviluppi vegetativi a noi a volte incomprensibili e molto altro…questo perché troppo spesso ci dimentichiamo di avere a che fare con un sistema vivo ossia il Giardino.

Un’aiuola di Hosta – Foto [Jacquie Klose]/stock.adobe.com

Presto e bene in Giardino non stanno insieme

Prima di tutto occorre ricordare che la velocità di realizzazione ed il pronto effetto non danno mai buoni risultati. La Natura, ad esempio, ha impiegato anni per riempire i terreni preventivamente di semi e svariate diavolerie per la riproduzione vegetativa, atte a difendere e preservare ma soprattutto perpetrare la biodiversità e noi pensiamo di cancellare tutto con un colpo di vanga, un po’ di diserbante e della plastica.

Creare una aiuola in giardino: un lavoro di pazienza

La preparazione lenta e paziente del terreno destinato alle nuove aiuole richiede tempo. Il controllo di quella vegetazione spontanea tanto odiata dai giardinieri di qualsivoglia rango e qualifica è un esercizio quasi zen, quasi un percorso mitologico come le dodici fatiche di Ercole e comunque mai vincente, d’altronde più ci accaniamo senza capirne i meccanismi e più sembrerà che la Natura ci remi contro, quando in realtà siamo noi ad andare troppo contro di essa.

Più cerchiamo scorciatoie e più ci verrà presentato un conto salato, sto pensando ad esempio all’abuso di tessuto non tessuto e materiali pacciamanti costosi e sostanzialmente inutili per cercare di eliminare il problema erbe spontanee, così come per i diserbanti o i concimi chimici. La scelta delle piante sbagliate inequivocabilmente ci presenterà il conto, ecc.

Un’aiuola davanti casa – Foto [Elenathewise]/stock.adobe.com

Consigli per partire bene

Quello che consiglio di fare, per partire bene, al netto delle premesse legate alla progettazione consapevole, è quello di avere pazienza, rispettare i tempi agronomici della Natura, scegliere con calma i luoghi destinati alle nuove aiuole, preparare il terreno in modo da essere un luogo accogliente per le piante che andremo a mettere a dimora, cercare di non stravolgere ma di assecondare, capire quali sono i pro e contro delle nostre scelte e azioni messe in atto.

Affidarsi alla Natura

Giusto per fare qualche esempio, mi viene infatti da pensare che se devo stravolgere il profilo del suolo con lavorazioni preparatorie invasive, come una vangatura profonda, dovrò compensare la perdita di biodiversità della rizosfera con l’introduzione di sostanza organica e microorganismi. Se devo contenere le erbe spontanee, dovrò farlo utilizzando strategie più vicine alle regole naturali e non a scorciatoie commerciali, quasi sempre aggressive e non risolutorie. Dovrò invece favorire una copertura del suolo naturale sia con pacciamature sia attraverso la densità vegetale che andranno a sottrarre luce e rendere più difficile lo sviluppo delle spontanee.

Un’aiuola ricca di fiori, colori e profumi – Foto [dvoevnore]/stock.adobe.com

Le risposte sono ancora nella conoscenza di ciò che ci circonda

Perciò, a conti fatti, non bisogna dimenticare mai che il fallimento della riuscita di una aiuola in giardino, che viene invasa dopo pochi mesi dalla temuta gramigna o da qualsiasi altra pianta spontanea indesiderata, non è mai responsabilità dell’infestante di turno come la gramigna o di altre erbe spontanee, ma dell’intervento di chi non ha tenuto conto che solo la Natura può insegnare e dare le risposte necessarie per la riuscita di un’aiuola in giardino.

Andrea Iperico
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