La penisola di San Francisco è incastonata tra la Baia omonima a est e l’Oceano Pacifico a ovest, tra scenari paesaggistici di suggestiva bellezza, che vantano molti parchi e oasi naturali protetti non lontani da cittadine che possono essere considerate estensioni residenziali di alto livello delle città cosmopolite; località dall’elevato standard della qualità della vita come testimoniato dalla presenza di grandi ville dotate di ampi giardini, nelle quali poter godere dei benefici della vita all’aria aperta grazie a un clima particolarmente mite in inverno e caldo e secco in estate.
La ristrutturazione di una di queste residenze, all’interno di una proprietà di circa un ettaro, è stata l’occasione per affidare a Collin Jones con C&C Studio il ripensamento dell’intero giardino. L’intervento è consistito in un delicato gioco di equilibri tra le richieste dei committenti che desideravano zone lasciate a prato o pavimentate, in cui rilassarsi, fare sport, giocare e intrattenere gli ospiti, e fioriture, e la necessità di preservare le risorse idriche, sempre più preziose, per fare fronte alle sfide del cambiamento climatico e alla siccità crescente.
Questo è stato possibile grazie all’uso di piante mediterranee in senso lato, alcune autoctone, altre originarie del bacino del Mediterraneo, del Sud Africa o dell’Australia, tutte con scarse esigenze idriche, che sono state messe a dimora nel giardino. La nuova architettura della casa dalle linee essenziali, facciate sobrie e bianche interrotte da lunghe file di finestre, e un tetto piatto, è stata l’ispirazione per il disegno delle zone di rappresentanza formali, come il lungo viale di accesso anteriore, e delle aree legate alla convivialità e al relax del giardino posteriore.
Qui un viale con grandi lastre di pietra calcarea chiara inserite nel tappeto erboso e fiancheggiato da sei Platanus × hispanica ‘Columbia’, che ombreggiano il percorso e danno uno slancio verticale, collega la villa a una terrazza pavimentata, sempre in pietra chiara, dove, ai lati opposti, sono situate due moderne pergole bioclimatiche rettangolari, una attrezzata con cucina e tavolo da pranzo, l’altra con divani e poltrone per il relax al coperto.
Tra le due pergole, un’area all’aperto è dominata da un camino bifacciale, che separa altre due zone living. La terrazza si affaccia quindi sulla lunga piscina per il nuoto con vasca idromassaggio inserita e un solarium. Questa è una zona intensamente vissuta e frequentata, ben schermata dalle proprietà confinanti da alberi già presenti lungo il perimetro del giardino, tra cui alte Sequoia sempervirens e grandi Quercus agrifolia, sempreverdi, tipiche del paesaggio californiano, potenziate da Ulmus parvifolia ‘Drake’, Cinnamomum camphora e Ginkgo biloba appositamente piantati; un gruppo di sequoie è addirittura in asse con il centro della piscina, la cui privacy risulta, così, assicurata.
La geometria dell’area nei pressi della casa è stemperata dal disegno del resto del giardino, che si esprime in aiuole e profonde bordure dalle linee sinuose, che ospitano piante adatte al clima californiano e alle sue condizioni a volte estreme, messe a dimora valutando il portamento, le altezze, le forme dei fiori e delle foglie, e l’epoca di fioritura, cosicché nessun momento, o quasi, dell’anno sia privo di fiori.
Le piante si ripetono a gruppi in più punti in modo da dare un ritmo al giardino e legarlo in un insieme coeso e coerente e portare l’occhio da una parte all’altra e verso il confine. La palette cromatica è abbastanza soft, composta da bianchi, rosa e lilla, dalle varie cromie dei verdi, illuminata da punti luce giallo oro intenso, che si susseguono nel corso delle stagioni. Per attenuare il passaggio verso le bordure e aiuole dal manto erboso e assorbirne l’acqua di irrigazione in eccesso è stato fatto un ampio uso di Carex flacca, una ciperacea tappezzante dalle ligule simili alle foglie dei garofanini e che a inizio estate produce sottili spighette marrone chiaro.
Dietro a lei, su terreno coperto da cippato, si alternano principalmente Polygala fruticosa ‘Petite Butterfly’, Westringia fruticosa tenuta a sfera, Phlomis ‘Edward Bowles, P. russeliana, Euphorbia characias subsp. wulfenii e Lotus hirsutus (prima noto come Dorycnium hirsutum), punteggiati da belle Lagerstroemia indica x fauriei ‘Muskogee’ a ceppaia, piantate con un ritmo cadenzato. Altrove, cuscini rosa di Erigeron glaucus ‘Bountiful’ si alternano a Clinopodium nepeta e Polygala x dalmaisiana.
Nei pressi della villa, dove su una terrazza esterna si trova un’ulteriore zona conviviale, è stato dato grande risalto ai profumi dolci e fruttati tramite Osmanthus fragrans e alcune piante di limone, mandarino e lime che accompagnano pure l’inizio di uno dei sentieri che conducono alla dépendance. Quest’ultima è raggiungibile anche dalla terrazza della piscina tramite un viale trasversale che sfocia in un giardino circolare di ghiaia, circondato da piante e con una fontana in ceramica per allietare l’atmosfera con lo zampillìo dell’acqua.
Il viale di accesso anteriore è un incanto, impreziosito dalla fioritura delle rose di David Austin, con le loro opulenti corolle in tonalità decise come rosa intenso, profondo cremisi, o albicocca e profumi di mirra, rosa o tè, e sottolineato da morbidi cuscini di Artemisia ‘Powis Castle’.
Esiste una delicata relazione tra progettare per la bellezza e mantenerla e Collin Jones, all’epoca del progetto cofondatore di C&C Studio e responsabile del planting design, è riuscito ad attuarla. Ha creato un giardino dinamico, sofisticato nella composizione e in grado di mantenere la sua bellezza nel tempo senza interventi intensivi. collinjones.studio
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