La penisola di San Francisco è incastonata tra la Baia omonima a est e l’Oceano Pacifico a ovest, tra scenari paesaggistici di suggestiva bellezza, che vantano molti parchi e oasi naturali protetti non lontani da cittadine che possono essere considerate estensioni residenziali di alto livello delle città cosmopolite; località dall’elevato standard della qualità della vita come testimoniato dalla presenza di grandi ville dotate di ampi giardini, nelle quali poter godere dei benefici della vita all’aria aperta grazie a un clima particolarmente mite in inverno e caldo e secco in estate.

Il viale che conduce dalla villa alla terrazza della piscina, fiancheggiato da Platanus × hispanica ‘Columbia’; nel prato si notano sfere di Westringia fruticosa, mentre nella bordura a destra spicca Polygala fruticosa ‘Petite Butterfly’ e nel vaso accanto alle finestre Yucca rostrata ‘Blue Velvet’. Foto di Caitlin Atkinson.

La ristrutturazione di una di queste residenze, all’interno di una proprietà di circa un ettaro, è stata l’occasione per affidare a Collin Jones con C&C Studio il ripensamento dell’intero giardino. L’intervento è consistito in un delicato gioco di equilibri tra le richieste dei committenti che desideravano zone lasciate a prato o pavimentate, in cui rilassarsi, fare sport, giocare e intrattenere gli ospiti, e fioriture, e la necessità di preservare le risorse idriche, sempre più preziose, per fare fronte alle sfide del cambiamento climatico e alla siccità crescente.

La terrazza esterna della villa con una zona conviviale e un grande camino. Foto di Caitlin Atkinson.

Questo è stato possibile grazie all’uso di piante mediterranee in senso lato, alcune autoctone, altre originarie del bacino del Mediterraneo, del Sud Africa o dell’Australia, tutte con scarse esigenze idriche, che sono state messe a dimora nel giardino. La nuova architettura della casa dalle linee essenziali, facciate sobrie e bianche interrotte da lunghe file di finestre, e un tetto piatto, è stata l’ispirazione per il disegno delle zone di rappresentanza formali, come il lungo viale di accesso anteriore, e delle aree legate alla convivialità e al relax del giardino posteriore.

Qui un viale con grandi lastre di pietra calcarea chiara inserite nel tappeto erboso e fiancheggiato da sei Platanus × hispanica ‘Columbia’, che ombreggiano il percorso e danno uno slancio verticale, collega la villa a una terrazza pavimentata, sempre in pietra chiara, dove, ai lati opposti, sono situate due moderne pergole bioclimatiche rettangolari, una attrezzata con cucina e tavolo da pranzo, l’altra con divani e poltrone per il relax al coperto.

In primo piano la spa inserita nella piscina, alle sue spalle il camino che separa due zone conviviali, i sei Platanus × hispanica ‘Columbia’ che continuano nella terrazza con alla base Salvia rosmarinus ‘Huntington Carpet’, la facciata posteriore della villa e sullo sfondo le Sequoia sempervirens. Foto di Caitlin Atkinson.

Tra le due pergole, un’area all’aperto è dominata da un camino bifacciale, che separa altre due zone living. La terrazza si affaccia quindi sulla lunga piscina per il nuoto con vasca idromassaggio inserita e un solarium. Questa è una zona intensamente vissuta e frequentata, ben schermata dalle proprietà confinanti da alberi già presenti lungo il perimetro del giardino, tra cui alte Sequoia sempervirens e grandi Quercus agrifolia, sempreverdi, tipiche del paesaggio californiano, potenziate da Ulmus parvifolia ‘Drake’, Cinnamomum camphora e Ginkgo biloba appositamente piantati; un gruppo di sequoie è addirittura in asse con il centro della piscina, la cui privacy risulta, così, assicurata.

La pergola con la zona relax e alle sue spalle Westringia fruticosa, Euphorbia characias subsp. wulfenii, Phlomis ‘Edward Bowles’ e un Ginkgo biloba. Foto di Caitlin Atkinson.

La geometria dell’area nei pressi della casa è stemperata dal disegno del resto del giardino, che si esprime in aiuole e profonde bordure dalle linee sinuose, che ospitano piante adatte al clima californiano e alle sue condizioni a volte estreme, messe a dimora valutando il portamento, le altezze, le forme dei fiori e delle foglie, e l’epoca di fioritura, cosicché nessun momento, o quasi, dell’anno sia privo di fiori.

Le piante si ripetono a gruppi in più punti in modo da dare un ritmo al giardino e legarlo in un insieme coeso e coerente e portare l’occhio da una parte all’altra e verso il confine. La palette cromatica è abbastanza soft, composta da bianchi, rosa e lilla, dalle varie cromie dei verdi, illuminata da punti luce giallo oro intenso, che si susseguono nel corso delle stagioni. Per attenuare il passaggio verso le bordure e aiuole dal manto erboso e assorbirne l’acqua di irrigazione in eccesso è stato fatto un ampio uso di Carex flacca, una ciperacea tappezzante dalle ligule simili alle foglie dei garofanini e che a inizio estate produce sottili spighette marrone chiaro.

Collin Jones
La pergola davanti alla dépendance connotata da una Rosa ‘Sally Holmes’ e, da destra, un vaso con Farfugium japonicum var. giganteum, Helleborus argutifolius, Carex flacca, una sfera di Westringia fruticosa e Phlomis ‘Edward Bowles’ oltre a Lagerstroemia indica x fauriei ‘Muskogee’. Foto di Caitlin Atkinson.

Dietro a lei, su terreno coperto da cippato, si alternano principalmente Polygala fruticosa ‘Petite Butterfly’, Westringia fruticosa tenuta a sfera, Phlomis ‘Edward Bowles, P. russeliana, Euphorbia characias subsp. wulfenii e Lotus hirsutus (prima noto come Dorycnium hirsutum), punteggiati da belle Lagerstroemia indica x fauriei ‘Muskogee’ a ceppaia, piantate con un ritmo cadenzato. Altrove, cuscini rosa di Erigeron glaucus ‘Bountiful’ si alternano a Clinopodium nepeta e Polygala x dalmaisiana.

Nei pressi della villa, dove su una terrazza esterna si trova un’ulteriore zona conviviale, è stato dato grande risalto ai profumi dolci e fruttati tramite Osmanthus fragrans e alcune piante di limone, mandarino e lime che accompagnano pure l’inizio di uno dei sentieri che conducono alla dépendance. Quest’ultima è raggiungibile anche dalla terrazza della piscina tramite un viale trasversale che sfocia in un giardino circolare di ghiaia, circondato da piante e con una fontana in ceramica per allietare l’atmosfera con lo zampillìo dell’acqua.

Collin Jones
La dépendance vista dal giardino della piscina. Il viale in lastre di pietra calcarea chiara inserite nell’erba e nella ghiaia è in asse con una Phoenix canariensis, sita nella proprietà attigua, che così viene inquadrata e visivamente portata nel giardino. La rotonda in ghiaia ospita una vasca in ceramica che funge da fontana e una Lagerstroemia indica x fauriei ‘Muskogee’. Le aiuole ai lati esprimono chiaramente il concetto di sostenibilità coniugata all’esuberanza del planting design, a dimostrazione di quanto le piante mediterranee, quando ben selezionate e accostate con criterio, possano tradursi in un giardino rigoglioso e vibrante. Foto di Caitlin Atkinson.

Il viale di accesso anteriore è un incanto, impreziosito dalla fioritura delle rose di David Austin, con le loro opulenti corolle in tonalità decise come rosa intenso, profondo cremisi, o albicocca e profumi di mirra, rosa o tè, e sottolineato da morbidi cuscini di Artemisia ‘Powis Castle’.
Esiste una delicata relazione tra progettare per la bellezza e mantenerla e Collin Jones, all’epoca del progetto cofondatore di C&C Studio e responsabile del planting design, è riuscito ad attuarla. Ha creato un giardino dinamico, sofisticato nella composizione e in grado di mantenere la sua bellezza nel tempo senza interventi intensivi. collinjones.studio

Elisabetta Pozzetti

©Villegiardini. Riproduzione riservata

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