Coleus scutellarioides è il nome botanico completo di un’erbacea perenne che conosciamo in genere solo come Coleus. Ha grande valore decorativo poichè le sue foglie hanno la caratteristica di essere cromaticamente molto vivaci. Inoltre, la sua facilità di ibridazione ha permesso di ottenere infinite gamme di colorazioni e variegature in contrasto. Coleus, anche grazie alla sua semplicità di coltivazione, da decenni è una delle erbacee che adornano giardini e balconi nonché il verde pubblico con enorme riuscita e grande pregio ornamentale.

Origine di Coleus

Coleus è un’erbacea perenne spontanea nell’area del Sud-Est Asiatico e dell’Australia. Nei luoghi nativi, ha carattere sempreverde. A metà 800 circa, un orticoltore olandese la importò dall’isola di Giava e la introdusse in Europa, dove erano quasi completamente assenti piante dalle foglie colorate. Ebbe un tale successo presso il pubblico, che nel 1877 erano già presenti sul mercato numerosissime cultivar.

Coleus: i cespugli compatti e globosi che forma
Coleus: i cespugli compatti e globosi che forma – Foto [hcast]/stock.adobe.com

Nomenclatura

La nomenclatura di Coleus non è delle più semplici.  Infatti districarsi fra tutti i suoi sinonimi richiede non poche ricerche e non sempre hanno successo, per gli appassionati. In origine il nome scelto da Linneo, era Ocimum scutellarioides, (Ocimum è anche il nome botanico del basilico) verosimilmente per la somiglianza della sua infiorescenza a quella della conosciutissima pianta aromatica. Dopo di che divenne: Plectranthus scutellarioides, Plectrantus aromaticus, Coleus blumei, Majana scutellarioides, Solenostemon scutellarioides e infine Calchas scutellarioides: tutti sono ancora oggi sinonimi validi. Per diffusione del nome, Coleus senza nemmeno l’epiteto specifico, è quello più usato ed è italianizzato in coleo.
Coleus è il nome latino derivato dal greco κολεός (coleòs che tradotto significa guaina), mentre l’epiteto specifico scutellarioides sta a significare che somiglia al genere Scutellaria il cui nome deriva da scutella che in latino significa piatto/vassoio, verosimilmente per la forma che i suoi sepali assumono durante la fruttificazione.

Come fossero dipinte, le variegature di questa cultivar di Coleus
Come fossero dipinte, le variegature di questa cultivar di Coleus – Foto [driftwood]/stock.adobe.com

Coleus scutellarioides: conoscerlo meglio

Appartiene alla grande famiglia delle Lamiaceae. L’aspetto del piccolo cespuglio globoso che forma e la morfologia sue foglie, ricordano vagamente le ortiche. Ha portamento compatto, specie se si tengono cimati i rami che vengono emessi e se si asporta l’infiorescenza prima che sfiorisca: con questo sistema la pianta tende a ricacciare nuovi getti a livello basale a espandersi in modo abbastanza ordinato. Alcune cultivar crescono fino a sessanta-settanta centimetri ma ne esistono anche di dimensioni molto più contenute, intorno ai trenta-trentacinque. Alle nostre latitudini viene utilizzata più come annuale che come perenne poichè maltollera le basse temperature: difficile infatti che sopravviva sotto ai dieci-dodici gradi.

Perfetti contrasti cromatici come solo i Coleus sanno creare
Perfetti contrasti cromatici come solo i Coleus sanno creare – Foto [Khristina]/stock.adobe.com

Utilizzo

Questa perenne è perfetta nelle bordure dove consente di creare contrasti fantastici dando valore anche alle piante che le vengono accostate. È la soluzione ottimale nel verde pubblico specie riguardo al rapporto del valore ornamentale in relazione alle cure che richiede, davvero molto basiche. Non ultimo, è una pianta che risolve più che bene le parti delle bordure in ombra molto luminosa poichè vi si adatta benissimo, specie quando fa molto caldo. È molto decorativa se usata en masse, con un certo gioco di contrasti cromatici, oppure come pianta di collegamento in una composizione con altre erbacee perenni. Si comporta ottimamente anche sul balcone e sul terrazzo, dove vale anche la pena di tentare di farla svernare al riparo di una serra fredda.

Foglie

La peculiarità delle foglie di Coleus, come già ampiamente detto, è tutta nelle palette cromatiche delle diverse cultivar. Sono semplici e alterne e la forma delle foglie, in genere, ricorda molto, solo e soltanto nella morfologia, quella delle ortiche benché ne esistano anche di più cuoriformi. I margini sono sempre seghettati. La pagina superiore appare morbida al tatto, quasi vellutata grazie a una sorta di vello davvero molto sottile che la riveste.

Il colore, un punto di grande forza di Coleus

I colori sono il suo grande pregio: spaziano in dal verde medio a quello scuro, fino al verde lime, al verde fluo e al giallo senape, l’ocra, al giallo limone come pure al crema e al Terra di Siena bruciato, al terracotta e all’arancione. A farla da padrona, però, è la gamma cromatica dei rossi: dal bordeaux vellutato alla vista, al rosso vermiglio e al fluo, al rosso carminio che vira al rosa fuchsia e a quello fluorescente. Insomma, uno spettacolo variopinto di colori e tutti armoniosi fra loro.

Raffinate colorazioni ed eleganti forme
Raffinate colorazioni ed eleganti forme – Foto [Paylessimages]/stock.adobe.com

Fiori di Coleus

Non sono certo le infiorescenze, il punto focale di questa erbacea. Iniziano a fiorire a inizio estate, producendo spighe che portano piccoli fiori in genere di color lilla. Se fino alla schiusa dei fiori sono gradevoli alla vista, lasciandoli sulla pianta fino alla completa sfioritura, si allungano molto, restituendo un senso di disordine all’insieme. Anche per questa ragione è preferibile asportarli prima.

Come coltivarlo: substrato, esposizione, irrigazioni

Coleus non ha granché richieste: substrato sciolto, ricco, molto molto drenante, esposizione a mezz’ombra, possibilmente col sole del mattino ma non disdegna nemmeno l’ombra, a condizione che sia estremamente luminosa. In mancanza di luce, la pianta tende a “filare“, cioè ad allungare molto i rami in cerca della luce, svuotandosi così di foglie e l’effetto è piuttosto brutto a vedersi. Quando fa molto caldo, necessita di irrigazioni quotidiane, ma è indispensabile che non vi siano ristagni idrici.

Coleus, come coltivarlo: concimazioni, potature, patogeni, riproduzione

In piena terra è necessario concimarlo ogni venti giorni circa, mentre in vaso ogni dieci. Non necessita di vere e proprie potature ma è preferibile cimare i getti che tendono ad allungarsi come quelli florali, perché lo sviluppo sia più armonioso ed equilibrato. Se coltivata con troppo poco sole ed è mantenuta molto umida, può essere attaccata da muffe. Le infiorescenze possono essere attaccate da afidi e aleurodidi. La riproduzione è per talea di foglia ma si ottiene facilmente anche da seme.

Caratteristiche di Coleus scutellarioides

  • Tipo di pianta: erbacea perenne; annuale sotto ai 10-12 gradi; sempreverde nei climi molto caldi
  • FamigliaLamiaceae
  • Origine: Sud-Est Asiatico e Australia
  • Dimensioni: altezza dai 30 centimetri circa fino ai 60 circa; portamento globoso
  • Colore dei fiori: infiorescenze in genere lilla
  • Foglie: semplici e alterne; la forma delle foglie ricorda quella delle ortiche; margini sempre seghettati; colori variopinti nella gamma dei rossi, dei verdi e dei gialli
  • Periodo di fioritura: da giugno a ottobre
  • Esposizione: mezza giornata di sole, preferibilmente al mattino in estate
  • Resistenza al freddo: no; sopporta fino ai 10-12 gradi; la temperatura ideale per la pianta è attorno ai 25°
  • Tossicità per animali e bambini: non è tossico ma è preferibile che bambini e animali evitino di ingerirla perché può essere irritativa a livello gastrico
  • Interessante per api, impollinatori e farfalle: sì

 

Armonia di geometrie
Armonia di geometrie – Foto [Solodovnikova Elena]/stock.adobe.com

Ivana Fabris
©Villegiardini. Riproduzione riservata

 

 

Potrebbero interessare anche: