Piante di aspetto delicato, offrono una fioritura elegante e indimenticabile. Quasi invisibili per buona parte dell’anno, le Clematis al culmine della fioritura si ricoprono di un’infinità di corolle, in alcuni casi così numerose da nascondere la vegetazione ed è per questa ragione che tutti sanno descrivere l’incanto delle proprie Clematis, scelte con cura, fra un gran numero di varietà, per quel particolare che rende una corolla speciale, ma con meraviglia scoprono di non sapere quasi nulla delle foglie e della struttura della pianta. Eppure i manuali di giardinaggio, metodici e rigorosi, incuranti di quanta suggestione queste piante riescano a creare, trasformando anche solo un pluviale sul quale si arrampicano in un piccolo gioiello, le classificano spesso in base al metodo e al periodo di potatura, illustrandole quando la vegetazione è scomparsa e non resta che un tralcio vuoto.

Ed è questo un altro prodigio di cui le Clematis sono capaci. A fine stagione o all’inizio della primavera, anche se potate drasticamente, da poche gemme riescono a sviluppare una nuova ricca vegetazione, lunghi tralci che riescono ad arrampicarsi e poi a coprirsi di fiori. Anche se nel multiforme e nutrito genere Clematis non mancano piante che non presentano queste caratteristiche, sono fra i rampicanti più docili, poco invasive, facili da regimare e da mantenere nello spazio assegnato, incapaci di sollevare tegole o scrostare muri. Eppure sono sorelle di quella che per i boschi, e anche per i parchi e i giardini dove riesce a mettere piede, è una maledizione: la terribile Clematis vitalba, che, a guardarla senza sapere di cosa è capace, quando è in fioritura è pure bella e non ha l’aspetto di una liana strangolatrice.

È impossibile non farsi piacere una clematide: i colori spaziano dal bianco al verde, dal giallo al blu notte, dal rosa al porpora al viola, dal malva all’azzurro, anche combinati fra loro in striature, bande, sottili bordature o macchie. Le corolle possono essere semplici, doppie o stradoppie, con stami centrali più o meno evidenti, capaci di creare un piacevole contrasto con un colore di fondo scuro, o impreziosendone uno tenue. La forma del fiore può essere a coppa, generalmente piatta o leggermente riversa all’indietro, a campana, a urna, a stella o ricurva all’indietro. E a ben guardare, appassionandosi al loro mondo, scegliendo con attenzione specie e varietà, per molti mesi l’anno il giardino potrà avere una Clematis fiorita. Pianta legata ai valori positivi, nella simbologia rappresenta il fiore della buona riuscita. E per tutti esiste un’impresa, un sogno nel cassetto, anche piccolo, per il quale si desidererebbe questo augurio. Mirko Lari ha scelto per i lettori di Villegiardini 16 piante da non perdere.

Floricoltura Lari coltiva e vende, anche on line, una collezione di circa centocinquanta Clematis fra varietà ibride rampicanti, rifiorenti e caratterizzate da una copiosa fioritura. Le piante possono essere scelte in base all’età di coltivazione, quindi anche alla dimensione del vaso e della vegetazione, di uno o due anni. Mirko Lari frequenta gli ibridatori stranieri per offrire, oltre a varietà storiche, di sicuro affidamento, anche le novità del mercato, che sperimenta, prima di metterle in vendita. floricolturalari.com

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