Choisya ternata a breve rifiorirà nei giardini allietando chi la incontra con i suoi bellissimi fiori profumati. È un arbusto sempreverde che possiede una bellezza che conquista, per sempre, chiunque la coltivi. Non è di quelle che colpiscono perché appariscenti. È più una seduzione, quella che esercita, lasciandosi scoprire lentamente ma proprio per questo è senza soluzione di continuità. Bella, semplice, affidabile e coinvolgente anno dopo anno, una volta che entra in un giardino non si può più farne a meno.
Origine e nomenclatura di Choisya ternata
La specie in questione, nel genere Choisya, origina espressamente da vari areali del Messico, sparsi un po’ ovunque nel paese, da cui le deriva l’appellativo di arancio messicano (come nome volgare), a causa dell’aroma di arancio che si produce strofinando le sue foglie, appunto, dalla zona di provenienza. Il genere Choisya fu descritto dal botanico tedesco Kunth nel 1823 proprio con la specie ternata. Riguardo il suo nome, l’epiteto generico si deve al botanico svizzero Jacques-Denis Choisy, in quanto dedicatario di questa pianta, mentre l’epiteto generico è dovuto alle sue foglie composte.
Choisya ternata, conoscerla meglio
Appartiene alla famiglia delle Rutaceae che comprende piante le cui foglie sono dotate di ghiandole oleifere e, appunto, anche agrumi, nella sottofamiglia delle Aurantioideae. Si sviluppa con relativa lentezza ma in modo assolutamente armonico e aggraziato, nel suo essere tondeggiante. Cresce infatti anche fino a due metri- due metri e mezzo e si allarga almeno mezzo metro in più, toccando terra. Esistono cultivar che danno molta luce al giardino e che mantengono le stesse caratteristiche di altre appartenenti al genere.
Valore ornamentale
Il valore ornamentale di Choisya ternata si articola su diversi punti forti: se le si trova un posto adeguato dove vegetare, non ha pressoché mai bisogno di interventi e cure particolari, è tutto sommato rustica, fiorisce due volte l’anno e profuma, profuma e profuma. Una delicata fragranza di miele si espande intensamente nell’aria anche a una certa distanza dall’arbusto, soprattutto la sera, nei due momenti della sua fioritura. Particolarmente bello il contrasto fra il verde scuro e lucido delle foglie e la cascata di piccoli fiori bianchi. Semplicemente spettacolare.
Foglie e fiori
Le foglie di Choisya ternata sono composte, palmate e obovate, di color verde scuro, molto lucide, profumano di arancio se strofinate. Costituiscono un arbusto compatto anche in età adulta, molto ordinato.
I fiori sono piccoli, di color bianco luminoso, con un centro di stami distribuiti a coroncina e petali a forma di stella. Si dispongono a mazzetti all’apice dei rami. Profumano intensamente anche se la fragranza dal sentore di miele, è delicata. Le piante giunte a maturità, il più delle volte si rivestono interamente di fiori, quando la fioritura raggiunge il massimo. Fiorisce a fine aprile-metà maggio e ripete la fioritura quando cessa il grande caldo estivo, fra fine agosto-prima metà di settembre, talvolta anche più tardi secondo l’andamento stagionale in entrambi i casi.
Tecniche colturali di Choisya ternata
Non ha richieste specifiche per vivere alla grande in un giardino, non genera impegno nella sua coltivazione. Può succedere che in particolari contesti non trovi subito l’ambiente più confacente in termini di esposizione, correnti e substrati, ma sono casi alquanto sporadici.
Terreno, esposizione e irrigazione
Choisya ternata non richiede substrati particolari. Accetta qualsivoglia terreno ma non si può negare che si trovi bene in quelli argillosi. Ama il caldo e il sole, specie per fiorire bene, ma predilige godere anche di qualche ora di ombra luminosa, specie nei passaggi più caldi della stagione estiva. Può invece causare qualche problema, l’esposizione alle correnti fredde o intense. Meglio quindi cercarle un posto non necessariamente a ridosso di un muro ma comunque non eccessivamente battuto dai venti. Non ha neanche particolari richieste idriche in estate. Un esemplare adulto si irriga solo se la stagione è siccitosa al punto che non si verificano precipitazioni per almeno dieci-quindici giorni.
Potatura, concimazione, propagazione e avversità di Choisya ternata
Dato il suo sviluppo compatto e armonico, non sono necessarie le potature di questo arbusto. Si può intervenire solo per eliminare eventuali rami secchi o danneggiati. Anche la concimazione non è richiesta ma nulla osta a effettuare una somministrazione, a fine inverno-inizio primavera. La propagazione generalmente avviene per talea, il sistema più semplice e che dà ottimi risultati. La pianta tende anche a emettere radici dai rami che toccano terra per diverso tempo. Se accade, basta tagliare la porzione di ramo che porti almeno 3-4 gruppi di foglie e metterlo a dimora, inizialmente in un vaso affinché si fortifichi prima di mettere la nuova pianta in piena terra. C. ternata non soffre di particolari avversità. L’unica condizione che teme davvero, è il ristagno idrico.
Specie e cultivar
Quello di Choisya è un genere che conta sei specie. Sono un numero maggiore, invece, le cultivar ottenute negli ultimi quarant’anni, in particolar modo da Choisya ternata. Introdotta nella prima metà dell’800 in Europa, solo alla fine degli anni 70 del 900 sono iniziate le ibridazioni e si sono ottenute numerose cultivar. In alcuni casi, il marchio commerciale ha soppiantato quello della specie e della stessa cultivar, nel linguaggio corrente. Ad esempio come con Choisya ternata ‘Sundance’, a foglia gialla agli apici, che viene spesso definita solo come Choisya ‘Sundance’ il cui vero nome botanico è Choisya ternata ‘Lich’. Altre cultivar molto diffuse sono Choisya ternata ‘Aztec Pearl’, ‘Aztec Gold’ e ‘White Dazzler’. Recentemente è stato creato un ibrido che fiorisce in rosa che sfuma al bianco e ricorda molto i fiori di melo ornamentale, il cui nome è appunto C. ternata ‘Appleblossom’ e un altro dal fogliame verde-azzurrognolo denominata in ‘Bluestone’. Si trovano anche nominate col sinonimo C. x dewitteana.
Choisya ternata ‘Sundance’, uno sport d’oro
C. ternata ‘Sundance’ è un caso a parte, più che un ibrido ottenuto dall’uomo. Infatti, è il prodotto di uno sport (una mutazione genetica spontanea che dà origine a una pianta con aspetto diverso dalla pianta madre e caratteri genetici trasmissibili) e ha generato numerosi altri ibridi come C. ternata ‘Goldfinger’ e ‘Aztec Gold’, anch’esse con foglie completamente gialle ma in tutto l’arbusto e più strette nella forma.
Caratteristiche di Choisya ternata
- Tipo di pianta: arbusto; portamento morbido, tondeggiante; sempreverde
- Famiglia: Rutaceae
- Origine: Messico
- Dimensioni: altezza circa 200-250 cm e larghezza circa 50 cm di più
- Colore dei fiori: bianchi
- Foglie: composte, palmate, obovate, coriacee, verde scuro lucido
- Periodo di fioritura: aprile-maggio e fine agosto-settembre
- Esposizione: soprattutto sole con qualche ora in ombra luminosa
- Resistenza al freddo: buona; meno a zone insistentemente battute da venti o facilmente colpite da correnti fredde
- Tossicità per animali e bambini: nessuna
- Attrattività per api, impollinatori e farfalle: sì
Ivana Fabris
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