Cercis siliquastrum, comunemente noto come albero di Giuda, è un piccolo albero estremamente ornamentale, la cui ricchezza non è solo insita nella sua particolare, copiosa e spettacolare fioritura primaverile. Infatti, il suo valore risiede anche nella sua rusticità e nella facilità di coltivazione, che lo rendono perfetto per abbellire qualunque giardino in diverse zone climatiche.

Albero di Giuda
Un Cercis adulto in fase di fioritura – Foto [Marc]/stock.adobe.com

Origine e nomenclatura

Cercis siliquastrum è originario dell’Europa meridionale, più significativamente del Bacino del Mediterraneo e del Medio Oriente. L’epiteto generico, Cercis, deriva dal greco kerkis, che significa ‘navetta’, in riferimento alla forma dei suoi baccelli. L’epiteto specifico, siliquastrum, deriva dal latino siliqua, che significa ‘baccello’, sempre in riferimento ai frutti caratteristici. È un termine utilizzato in botanica per indicare un particolare involucro per i semi di alcune piante.

Il nome volgare ‘Albero di Giuda’ è invece legato a una leggenda cristiana che narra del tradimento di Giuda Iscariota e della sua presunta impiccagione su un albero di Cercis. Tuttavia, non ci sono prove storiche a sostegno di questa credenza e l’associazione potrebbe essere dovuta all’ampia diffusione di questo albero in Palestina.

Fioritura
La copiosa fioritura di Cercis siliquastrum – Foto [Pellinni]/stock.adobe.com

Caratteristiche generali

Cercis siliquastrum è un albero deciduo di piccole-medie dimensioni, appartenente alla famiglia delle Fabaceae. Raggiunge in genere un’altezza compresa tra i sei e i dieci metri. La sua chioma, dallo sviluppo inizialmente eretto, tende ad aprirsi con l’età, creando una forma arrotondata e leggermente irregolare. Ha la tendenza a non essere troppo fitta e crea un effetto molto leggero e arioso. La livrea autunnale è interessante poiché le foglie diventano giallo oro. Il tronco, liscio da giovane, diventa progressivamente rugoso e assume un colore bruno-rossastro. La caratteristica più distintiva è la caulifloria, ovvero la produzione di fiori direttamente sui rami e sul tronco, un fenomeno che rende la fioritura ancora più spettacolare e scenografica. Cercis siliquastrum è apprezzato anche per la sua longevità, potendo vivere anche per diversi secoli. In alcuni areali italiani, nasce spontaneo nei boschi della fascia prealpina.

Macro dei fiori
Macro dei fiori – Foto [Nicola.K.photos]/stock.adobe.com

Specie e cultivar

Esistono diverse cultivar di Cercis siliquastrum, come il Cercis siliquastrum ‘Alba’ (con fiori bianchi) e il Cercis siliquastrum ‘Forest Pansy’ (con foglie porpora).

Le specie appartenenti al genere Cercis sono dieci. Le più note sono:

  • Cercis canadensis:  è originario del Nord America, in particolare degli Stati Uniti orientali e del Canada meridionale. Ha un portamento arboreo di medie dimensioni, con una chioma arrotondata o irregolare. I suoi fiori, rosa-porpora, sono simili a quelli di C. chinensis, ma solitamente di un colore meno intenso, e presentano anch’essi la caulifloria. Le foglie, cuoriformi e di un verde brillante, diventano giallo-dorate in autunno. I frutti sono baccelli simili a quelli di C. siliquastrum. È una specie molto resistente al freddo. Viene impiegato come pianta ornamentale ed è molto diffuso, soprattutto perchè è particolarmente adatto ai climi freddi. Sono disponibili diverse cultivar con differenti tonalità di fiori e foglie, di questa specie.
  • Cercis occidentalis: è originario del Nord America occidentale, è diffuso in California, Oregon, Nevada e Utah. Si presenta come un arbusto o un piccolo albero, con una chioma più rada e irregolare rispetto alle altre specie. I suoi fiori sono rosa-porpora, ma meno abbondanti rispetto alle altre specie. Le foglie, cuoriformi, sono di un colore verde-bluastro e in autunno virano al giallo-arancio. I frutti sono baccelli simili a quelli di C. siliquastrum. È adatto a climi caldi e secchi. È una pianta ornamentale ideale per giardini rocciosi e ambienti aridi.
  • Cercis chinensis: è originario della Cina. Si presenta come un arbusto o un albero di dimensioni minori rispetto a C. siliquastrum, con una chioma più espansa. I suoi fiori sono di un rosa-porpora più intenso e vivace rispetto a quelli del siliquastrum, e anch’essi sbocciano tramite caulifloria. Le foglie, cuoriformi e simili a quelle di C. siliquastrum, sono spesso più grandi e offrono una colorazione autunnale più intensa, tendente al rosso-arancio. I frutti sono baccelli simili a quelli di Cercis siliquastrum. È più resistente al caldo rispetto al C. siliquastrum, ma meno resistente al freddo. Viene impiegato come pianta ornamentale per le sue fioriture vistose, e sono state sviluppate diverse cultivar con variazioni di colore nei fiori e nelle foglie.

Fiori e foglie

La fioritura di Cercis siliquastrum è un evento eccezionale che segna l’arrivo della primavera. I fiori, di un intenso colore rosa-porpora, sbocciano in abbondanza direttamente attaccati ai rami e non di rado anche sul tronco prima della comparsa delle foglie, creando uno spettacolo visivo mozzafiato. La fioritura può durare diverse settimane, a seconda delle condizioni climatiche. I fiori sono raggruppati in grappoli e hanno una forma papilionacea, (che ricordano una farfalla) tipica delle Fabaceae e sono composti da cinque petali. Il vessillo, più grande e disposto superiormente, due laterali detti ali e due inferiori, che possono essere singoli o uniti fra loro, detti carena. Questa struttura è uguale in tutti i fiori delle appartenenti alla famiglia, compresi i piselli e il glicine.

Le foglie, di forma tondeggiante o cuoriforme, compaiono dopo la fioritura e sono di un colore verde brillante. In autunno, le foglie assumono tonalità giallo-dorate prima di cadere. I frutti sono baccelli piatti (silique), di consistenza più legnosa, di colore marrone-rossastro, che persistono sull’albero per gran parte dell’inverno, aggiungendo un ulteriore elemento decorativo.

Silique di Cercis siliquastrum
Le silique di Cercis, da cui il nome della specie – Foto [Pavel Iarunichev]/stock.adobe.com

Coltivazione e cura di Cercis siliquastrum

Cercis siliquastrum è un albero facile da coltivare, che si adatta a diverse condizioni pedoclimatiche. Tuttavia, per ottenere una crescita rigogliosa e una fioritura abbondante, è preferibile prestare attenzione ad alcuni aspetti fondamentali.

Cercis siliquastrum
Un grande esemplare adulto – Foto [Grey Zone]/stock.adobe.com

Terreno per l’albero di Giuda

L’albero di Giuda predilige un terreno ben drenato, fertile e leggermente calcareo. Sarebbero da evitare i terreni troppo compatti e argillosi, che possono causare ristagni idrici e problemi di marciume radicale, ma con una certa attenzione al momento dell’impianto, si riesce a creare le condizioni necessarie all’adattamento dell’albero al terreno. Prima di piantare, è quindi consigliabile lavorare il terreno in profondità e aggiungere del compost o del letame ben maturo per migliorarne la struttura e la fertilità.

Ramo di Cercis siliquastrum
Particolare di un ramo a fioritura conclusa – Foto [dinar12]/stock.adobe.com

Esposizione e temperature per Cercis siliquastrum

Cercis siliquastrum ama le posizioni soleggiate, che favoriscono una fioritura più intensa. Tollera anche la mezz’ombra, ma in questo caso la fioritura potrebbe essere leggermente meno abbondante. L’albero è resistente al freddo ma, in caso di gelate tardive, potrebbe risentirne la fioritura che è in grado di danneggiare i fiori in boccio. In generale, resiste bene a temperature fino a -15°C. Tuttavia, nelle aree pedemontane è consigliabile proteggere le piante giovani durante i primi anni.

Albero di Giuda
Un albero giovane – Foto [Konstantinos]/stock.adobe.com

Necessità idriche e concimazione dell’albero di Giuda

Cercis siliquastrum è una pianta resistente alla siccità una volta ben radicata. Durante i primi due anni di vita, però, è importante annaffiare regolarmente, soprattutto in estate, per favorire lo sviluppo dell’apparato radicale. Evitare i ristagni idrici, che possono danneggiare le radici. La concimazione può essere effettuata in primavera, prima della fioritura, con un concime organico a lenta cessione, ricco di potassio e fosforo, per favorire la formazione dei fiori.

Cercis
I tipici fiori che nascono attaccati direttamente al ramo, prima della foliazione – Foto [LianeM]/stock.adobe.com

Potatura di Cercis siliquastrum

La potatura non è strettamente necessaria, ma può essere utile per mantenere la forma dell’albero, eliminare i rami secchi o danneggiati e favorire la crescita di nuovi getti. La potatura va effettuata a fine stagione, quando la pianta sta per entrare in riposo vegetativo. È importante utilizzare attrezzi affilati e disinfettati per evitare la trasmissione di malattie. Si consiglia di potare i giovani rami che si incrociano o che crescono verso l’interno della chioma, per favorire la circolazione dell’aria e la penetrazione della luce solare.

Cercis
Un altro piccolo albero in fioritura: C. siliquastrum riesce a crescere anche in condizioni non proprio ottimali – Foto [jordiroyg]/stock.adobe.com

Moltiplicazione di Cercis siliquastrum

Cercis siliquastrum può essere moltiplicato per seme, talea o margotta. La talea si effettua prelevando rametti semilegnosi in estate e radicandoli in un substrato umido. La margotta consiste nell’interrare un ramo ancora attaccato alla pianta madre, favorendo la formazione di radici. Per chi volesse cimentarsi con la semina, invece, metodo comunque molto comune, deve tenere presente che richiede un periodo di stratificazione o vernalizzazione dei semi (trattamento per simulare le condizioni invernali) per attivarne la germinazione. In tal caso i semi vanno raccolti in autunno dai baccelli maturi e seminati in primavera.

C. siliquastrum
I bei rami stracarichi di fiori – Foto [Pellinni]/stock.adobe.com

Avversità

Cercis siliquastrum è generalmente resistente alle malattie e ai parassiti. Può essere attaccato da afidi, cocciniglia e bruchi, che possono danneggiare le foglie e i fiori. L’albero può essere soggetto anche a malattie fungine, come l’oidio e la ruggine, che possono essere prevenute con trattamenti a base di zolfo o rame.

Cercis siliquastrum
Un esemplare a ceppaia con più fusti – Foto [cilicia]/stock.adobe.com
Cercis siliquastrum è un albero straordinario che, con le giuste cure, può regalare anni di bellezza e fascino al tuo giardino. Seguendo i consigli di coltivazione e cura presentati in questo articolo, potrai godere appieno della sua spettacolare fioritura e della sua elegante presenza. Non esitare a sperimentare con le diverse cultivar e a esplorare le potenzialità di questo meraviglioso albero per creare un ambiente esterno unico e indimenticabile.

Riepilogo delle caratteristiche di Cercis siliquastrum

  • Tipo di pianta: piccolo-medio albero; caducifolia
  • Famiglia: Fabaceae
  • Origine: bacino del Mediterraneo-Europa meridionale; Medio Oriente
  • Dimensioni: altezza tra i 6 e i 10 metri
  • Foglie: forma tondeggiante o cuoriforme; compaiono dopo la fioritura e sono di colore verde brillante
  • Colore dei fiori: rosa-porpora
  • Fioritura: primavera
  • Valore ornamentale: fioritura, chioma e foglie
  • Esposizione: posizioni soleggiate ma tollera anche la mezz’ombra
  • Resistenza al freddo: resiste bene a temperature fino a -15°C
  • Tossicità per animali e bambini: non è considerato tossico per gli animali domestici e per i bambini, ma si consiglia comunque di evitare l’ingestione delle foglie o dei fiori
  • Interessante per api e impollinatori: i fiori sono molto apprezzati dagli insetti impollinatori

 

Ivana Fabris

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