È una storia antica e di grande valore culturale oltre che artistico, quella delle Ceramiche di Albisola. Quattro secoli di magnifiche produzioni in maiolica, che hanno saputo conquistarsi una clientela raffinata e, nell’ultimo secolo, attirare l’attenzione di alcuni tra i più importanti artisti italiani, come Lucio Fontana e Arturo Martini, tra i molti. Che, in collaborazione con gli artigiani albissolesi, hanno realizzato sperimentazioni d’avanguardia. La storia delle ceramiche di Albisola coincide con quella di intere famiglie che per generazioni, di padre in figlio, si sono dedicate con appassionata tenacia e perizia tecnica al lavoro di fornace. Sviluppando nei secoli una produzione, prima artigianale e poi artistica, che ha sempre esibito singolari connotazioni stilistiche e formali. Dalla maniera spedita e abbozzata delle decorazioni, al piacere per la monocromia, soprattutto sulle tonalità del turchino. Oggi la vivacità del comparto ceramico è difesa e sostenuta da alcune manifatture che proseguono con determinazione nell’alveo della tradizione e indagano costantemente nuovi filoni di ricerca e ulteriori possibilità espressive.
Ceramiche Pierluca, sintesi tra le Ceramiche di Albisola tradizionali e la modernità
Ceramiche Pierluca è una manifattura che da trent’anni, grazie all’impulso di Dario Bevilacqua, il titolare, contribuisce a tutelare e rinnovare questa importante tradizione. Il catalogo dell’azienda comprende collezioni che testimoniano la volontà di garantire la continuità artistica e artigianale dei manufatti più noti di questo territorio. Tutto questo, da un lato attraverso il recupero filologico dagli archivi delle produzioni storiche della Ceramiche di Albisola, dall’altro con la creazione di nuovi oggetti decorativi e funzionali, con ispirazioni moderne e contemporanee.
La Storia
La bottega Ceramiche Pierluca fu fondata da “Bepi” Pierluca Mazzotti (figlio di Torido Mazzotti e nipote di Tullio d’Albisola) nel 1953 ad Albisola Capo presso i vecchi locali della fabbrica Spica e terminò la sua eccellente produzione nel 1963. Nel 1989 nacque l’attuale attività, riaperta in Via Italia 25 ad Albissola Marina, da Clara Biagi e “Bepi” Mazzotti con la partecipazione di Dario Bevilacqua. Quest’ultimo, in seguito, è diventato il titolare dell’azienda e oggi guida tutte le attività della manifattura.
“Dopo oltre trent’anni di attività” spiega Riccardo Zelatore, art director Ceramiche Pierluca, “Dario Bevilacqua non si limita a perpetuare i caratteri della ceramica locale. Ma offre costantemente supporto alle urgenze espressive di artisti e designer che vengono ospitati in bottega. Inoltre, tra intuito estetico e sapienza tecnica, cerca quotidianamente di coniugare cultura del progetto, pratica tradizionale e proposizione contemporanea attraverso manufatti che egli stesso crea. E che, in bilico tra ricerca visuale ed espansione decorativa, tra classicità e modernità, guardano al mondo del design e invitano a guardare con rinnovato interesse le prospettive di questo materiale così antico e affascinante”.
La Collezione Futurismo 3.0
Tutte le collezioni di Ceramiche Pierluca raccontano la storia, l’arte e il patrimonio culturale della Ceramica di Albisola, attraverso cromie raffinate e forme eleganti, rispettando tecniche antiche, ma sempre filtrate con un occhio attento al gusto contemporaneo.
In occasione del centenario della Ricostruzione Futurista dell’Universo, Ceramiche Pierluca ha presentato una sorprendente collezione denominata Futurismo 3.0 ideata per coniugare creatività, storia e gusto contemporaneo per raccontare e riportare alla memoria l’esperienza del Secondo Futurismo. “Nel comparto ceramico il Futurismo ligure ha apportato un significativo indirizzo innovatore. Questa corrente artistica ha incontrato la tradizione della Ceramica di Albisola nella ricchissima tradizione d’avanguardia della manifattura Giuseppe Mazzotti soprattutto per mano di Tullio (d’Albisola) e Torido Mazzotti e poi di altre manifatture locali. Con il contributo di figure quali Fillia, Diulgheroff, Munari, Strada, Pozzo, Alf Gaudenzi, Ivos, e molti altri ancora”.
Lo stile
L’originale plastica futurista dai larghi effetti cromatici e dall’invenzione dinamica delle forme, sempre coniugata alla funzionalità dell’oggetto, rimane la fonte ispiratrice per la collezione Futurismo 3.0. Una proposta originale e accattivante che “vuole sorprendere per la qualità dei materiali, la raffinata decorazione e la cura cromatica, restituendo ai pezzi una straordinaria modernità”. Composizioni ricche di equilibrio, curate nei particolari, basate anche sulla reinterpretazione dei motivi storici per restituire al mondo contemporaneo la valorizzazione e l’aggiornamento di della Ceramiche di Albisola.
Ricercate lavorazioni manuali
Gli oggetti delle collezioni Futurismo 3.0, sono caratterizzati da una decorazione eseguita completamente a mano in punta di pennello con pigmenti e smalti che Clara Biagi compone e alterna personalmente. Un’altra caratteristica che gli conferisce particolare pregio è la particolare superficie materica di base, stesa preventivamente all’aerografo sul biscotto dopo la prima cottura, sulla quale si interviene poi a pennello. Il risultato è una campitura a buccia d’arancia, definita mat, esito di una ricetta compositiva a base di terre e cristalline che Dario Bevilacqua ha affinato negli anni. Ancora una volta, il sapere tramandato e la tradizione fanno da linea guida, ma la ricerca e l’affinamento della tecnica hanno permesso di raggiungere effetti formali di particolare pregio che in anni recenti è diventata un carattere distintivo di Ceramiche Pierluca. “Realizziamo ceramiche con metodi antichi ma con lo sguardo rivolto al futuro, aggiunge Riccardo Zelatore. Forme e materiali tradizionali diventano così oggetti contemporanei. Le nostre ceramiche si usano, si toccano, si amano. Alle Ceramiche Pierluca abbiamo la consuetudine di essere i nostri primi clienti: siamo esigenti e severi con noi stessi per offrire la migliore qualità ai nostri interlocutori”.
La Ceramica di Albisola guarda al futuro
La storia della manifattura rivela sin dall’inizio una volontà di integrare passione, creatività, produzione e imprenditorialità nei processi decisionali e operativi. “Dario Bevilacqua, credendo nella forza delle cose semplici, in collaborazione con il rinnovato ufficio stile interno, ha lanciato negli ultimi anni nuove linee di prodotti che vogliono mettere ancora più in evidenza l’artigianalità della lavorazione, la qualità del fatto a mano e il desiderio di rinnovare il paesaggio domestico. Come tutti gli artigiani, amiamo gli oggetti che creaiamo, poiché tutti costituiscono una piccola tessera della nostra vita e ci piace pensare che possano essere portatori dei valori in cui crediamo. L’artigiano ha una sorta di ossessione per la bellezza, che esce dagli stretti confini della qualità richiesta dal cliente. Infatti il fine del suo produrre non si esaurisce nella funzione che svolge e da cui trae sussistenza e prestigio, ma si lega ad un’altra caratteristica fondativa della cultura artigiana, la maestria che rimanda a un impulso umano primordiale: il desiderio di svolgere bene un lavoro per se stesso, la passione e la cura per quello che si fa, la cosiddetta craftsmanship. Per questi motivi crediamo fortemente in un futuro possibile per il comparto della Ceramica di Albisola, a patto che ci sia da parte di tutti noi la disponibilità a rimetterci in gioco ed essere sempre disponibili a supportare le idee e le esigenze di quei creativi che, consapevoli del valore del fatto a mano, ci potranno coinvolgere nei loro progetti di successo”, conclude Zelatore.
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Foto di Omar Tonella e Federica Delprino
Testo di Luigi De Cari