La ceramica blu, simbolo della storia e della tradizione della città, protagonista di un nuovo modello di cultura e sviluppo per Savona 2027 La tradizione ceramica si intreccia con l’innovazione culturale nel progetto di candidatura di Savona a Capitale italiana della cultura 2027 focalizzato sulle “Nuove rotte per la cultura”. Ed è proprio sulle rotte della manualità e del blu che Savona, attraverso due mostre e l’accoglienza di artisti under 27 nelle botteghe locali, celebra il suo passato artigianale mentre si reinventa come laboratorio culturale aperto e innovativo.
Il progetto parte dalla “Baia della Ceramica” – un territorio che abbraccia Savona, Albisola Superiore, Albissola Marina e Celle Ligure, riconosciuto per la sua eccellenza nella manifattura ceramica – per diramarsi in tutta Italia e in particolare in 9 Comuni aderenti all’AICC (Associazione Italiana Città della Ceramica): Castellamonte (TO), Cerreto Sannita (BN), Faenza (RA), Laveno Mombello (VA), Montelupo Fiorentino (FI), Pesaro, Nove (VI), Santo Stefano di Camastra (ME), Urbania (PU).
Una mostra itinerante che racconterà Savona attraverso le sue manifatture
In programma, nel 2026, una mostra itinerante che racconterà Savona attraverso le sue manifatture e che percorrerà le 9 città italiane della ceramica per culminare, nel 2027, in una grande esposizione finale diffusa tra Savona e le Albisole. Durante l’anno, artisti under 27 di tutta Italia avranno l’opportunità di lavorare nelle botteghe locali, alimentando uno scambio creativo senza precedenti.
La ceramica diventa quindi il filo conduttore per un racconto culturale che guarda al passato ma si proietta nel futuro grazie a un lavoro di rete sinergica consolidato nel tempo. L’AICC, rete nazionale dei Comuni di “affermata tradizione ceramica” riconosciuti dal MIMIT, ha aderito alla sfida di Savona siglando un appoggio al dossier per la sua valenza progettuale e proprio in virtù del lungo cammino fatto insieme.
«Il ruolo nazionale di Savona e della Baia della Ceramica – sottolinea Nicoletta Negro, assessore alle Politiche comprensoriali della Cultura e del Turismo – è stato trainante nella costruzione di una parte fondante del dossier di candidatura, quella che riguarda la nostra storia millenaria, ma anche l’internazionalità che ha avuto nel ‘900, dal futurismo di Diulgheroff allo spazialismo di Lucio Fontana, attraverso grandi protagonisti della storia come Tullio d’Albisola.
Da qui un grande progetto che coinvolge l’AICC, l’associazione che comprende le sessanta città di antica tradizione riconosciute da MISE e nello specifico nove di esse, coprotagoniste nella stesura del progetto, ed il nostro Museo della Ceramica, fiore all’occhiello della città. Lo scopo è quello di tornare al centro di un dibattito pubblico, che riguarda la tutela dell’artigianato ma al contempo la sua innovazione con il coinvolgimento di giovani designer provenienti da tutta Italia, in un grande e diffuso laboratorio di idee e competenze».
Il Museo della Ceramica
Il Museo della Ceramica, nel cuore del centro storico di Savona, è la casa della storia ceramica savonese e albisolese, dal Rinascimento al Novecento, dal Futurismo fino all’arte più contemporanea. Da marzo 2027 il Museo ospiterà la mostra diffusa “Le rotte del blu”, in cui dialogheranno opere di epoche diverse, unite dal colore che lega trasversalmente la storia produttiva della ceramica locale, come testimoniato dalle collezioni museali e dalla produzione contemporanea nelle botteghe artigianali.
Un viaggio tra storie, culture e tradizioni attraverso il colore che più di ogni altro rappresenta Savona, ma che appartiene anche ad altre culture ceramiche: quelle della Turchia e della Cina, passando per l’Iran e la Siria, il Nord Africa, gli azulejos portoghesi e la Spagna con le sue botteghe moresche, fino alla produzione olandese. In questo contesto, la Savona del Quattrocento si rese protagonista di un flusso di importazioni ed esportazioni ceramiche verso tutto il bacino mediterraneo, oltre che nel commercio del guado, pianta tintoria esportata in Inghilterra. Il colore blu funge altresì da medium per molte declinazioni espositive, dai dipinti agli arredi, dai tessuti ai vetri, fino alla poesia, la musica e il cinema.
Per la ceramica antica e moderna
La ceramica antica e moderna saranno esposti oggetti che possano raccontare storie legate a viaggi e commerci, dalle Crociate alla Via della Seta, studi di arcanisti e scoperte scientifiche, dalla porcellana alla terraglia, ma soprattutto saperi che sono giunti a Savona portando nuove conoscenze e maestranze locali che sono partite per portare la loro esperienza in nuovi paesi. Per quanto riguarda l’arte contemporanea, saranno esposti lavori di artisti come Yves Klein (che brevettò l’International Klein Blue) e Pablo Picasso (di cui si ricorda il periodo blu), ma anche la produzione di Magritte, Klee, Marc, Warhol, fino all’attività di contemporanei come Anish Kapoor. Inoltre, verrà coinvolto a partire dal 2026, un artista che possa realizzare all’interno delle botteghe locali un’opera o un intervento permanente per la città. musa.savona.it
Courtesy laWhite – press office and more.
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