Diffuso in tutto il mondo sin dall’antichità, il cenotafio è un monumento sepolcrale eretto in memoria di una o più persone, come nel caso dei monumenti ai caduti di guerra. Dalla Basilica di Santa Croce a Firenze fino al Taj Mahal ad Agra in India, sono numerosi gli esempi celebri di cenotafio appartenenti ad epoche e culture diverse.
Cos’è un cenotafio
Il cenotafio è un monumento sepolcrale eretto in omaggio ad una persona, o un gruppo di persone, i cui resti sono sepolti altrove. Il termine deriva dal greco kenos che vuol dire vuoto e taphos che significa tomba, identificando, dunque, una tomba vuota. Uno dei primi esempi di cenotafio risale all’Antico Egitto, si tratta della Piramide di Ahmose fatta realizzare dal sovrano egizio e caratterizzata dall’assenza di una camera funeraria. Vi sono testimonianze dell’esistenza di questo tipo di opera sepolcrale anche nella Grecia antica, in particolare di un cenotafio dedicato ad Euripide, ma nulla è sopravvissuto fino ad oggi. Questi monumenti sono generalmente collocati in una chiesa o altro luogo di culto, diversi sono custoditi nella Basilica di Santa Croce a Firenze, a Westminster Abbey e St Paul’s Cathedral a Londra.
Il cenotafio di Dante Alighieri
Tra le opere d’arte della Basilica di Santa Croce vi sono anche diversi cenotafi dedicati a Dante Alighieri, Galileo Galilei, Niccolò Machiavelli e Vittorio Alfieri. Il cenotafio di Dante, realizzato da Stefano Ricci e inaugurato nel 1830, è l’omaggio della città di Firenze al Sommo Poeta morto in esilio a Ravenna. In onore di Dante, lo scultore elabora un’opera monumentale, realizzata in più di dieci anni. Il monumento raffigura, al centro della composizione, Dante con la corona d’alloro sul capo affiancato da due figure femminili. La figura in piedi a sinistra è l’Italia, mentre a destra adagiata sulla tomba, viene rappresentata la Poesia con in mano una corona d’alloro e un volume con incisi alcuni versi del Purgatorio.
Il cenotafio di Vittorio Alfieri realizzato da Canova
Sempre nella Basilica di Santa Croce, nella navata di destra, si trova il cenotafio realizzato da Antonio Canova in memoria di Vittorio Alfieri. Commissionata dalla contessa d’Albany Luisa Stolberg Gedern, l’opera è monumentale e solenne, come si richiede al cenotafio di un grande poeta. Il punto focale della composizione è una figura femminile maestosa che rappresenta l’Italia, fortemente commossa. Al centro vi è un sarcofago decorato da un medaglione con il busto di Alfieri, circondato da numerosi elementi simbolici. È visibile una cornucopia, simbolo di prosperità, delle corone d’alloro e la lira che alludono alla poesia e, infine, delle maschere in riferimento alle arti tragiche.
Cos’è il cenotafio: Cenotaph a Londra
Nel corso della storia, il cenotafio ha trovato utilizzo anche per ricordare i caduti in guerra, moltissimi dei quali rimasti senza sepoltura. Un esempio è The Cenotaph, memoriale di guerra situato a Whitehall, nella città di Londra. Costruito nel 1919 come struttura temporanea in occasione di una parata, il monumento è stato sostituito con una struttura permanete l’anno successivo. The Cenotaph è ancora oggi un simbolo nazionale, attorno al quale l’Inghilterra si raccoglie in occasione del Remembrance Day. La struttura, di base rettangolare, conduce lo sguardo in un crescendo, dal basso verso l’alto. Sulla cima del monumento vi è una tomba sulla quale è posizionata una ghirlanda d’alloro. Il cenotafio, estremamente semplice e solenne, riporta le date della guerra, le parole “The Glorious Dead’’ al centro e le bandiere sui lati.
Il cenotafio utopico di Newton
Tra gli esempi celebri di cenotafio vi è uno che non è mai stato realizzato. Si tratta del Progetto di cenotafio di Newton, immaginato dall’architetto francese Étienne-Louis Boullée ed espressione dell’utopia neoclassica. Rimasto nella forma di schizzo, il monumento in memoria di Isaac Newton, se realizzato sarebbe stato l’edificio più alto al mondo. Il progetto raffigura un’enorme sfera cava che avrebbe ospitato alla sua base il sarcofago e durante il giorno, grazie ad un’apposita apertura, si sarebbe trasformata in un planetario. Una struttura utopica, ispirata alle scoperte dello scienziato, che voleva ricreare l’universo.
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