Tra le più antiche e prestigiose realtà vitivinicole d’Italia, Cantine Coppo festeggia un importante anniversario, coronato da nuovi progetti e iniziative di valorizzazione di un significativo patrimonio legato all’arte della vinificazione e alla cultura del buon bere. Era il 2014 quando le Cattedrali Sotterranee delle Cantine Coppo, una delle quattro di Canelli (Asti), sono state dichiarate Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco. Quest’anno ricorre, quindi, il decimo anniversario del conseguimento di un riconoscimento che sottolinea l’unicità e il valore assoluto di un’opera straordinaria: una rete di tunnel per l’affinamento e l’invecchiamento dei vini che si sviluppa sotto la collina di Canelli per un’estensione di oltre 5 mila metri quadrati e una profondità che, nel suo punto più basso, raggiunge i 40 metri. Edificate a partire dal Settecento come piccole cantine di conservazione, e via via ingrandite nel corso dell’Ottocento e del Novecento fino alle ristrutturazioni moderne, le Cattedrali Sotterranee sono così chiamate per la loro straordinaria bellezza. Un luogo di grande fascino e rilevanza storico culturale, e che tuttora, dopo oltre un secolo, rappresentano il cuore pulsante del processo produttivo di vini di grande qualità ed eleganza, che hanno determinato il successo dell’etichetta nel mondo: Barbera, spumanti Metodo Classico, Chardonnay, Moscato d’Asti oltre a vari Docg della tradizione piemontese, dal Gavi al Barolo, che Coppo, in virtù della sua storicità, ha diritto a vinificare fuori dalla zona di produzione.

Uno scorcio delle Cattedrali Sotterranee.

“Le Cattedrali Sotterranee” spiega Giuditta Soldadino, la titolare, “non sono solo un museo e, per quanto siano meravigliose opere di architettura vernacolare, non hanno rilevanza solo per la loro bellezza. Sono un luogo ancora vivo e fondamentale nel nostro processo di vinificazione. Qui infatti affiniamo, in botte e bottiglia, tutti i nostri vini; un processo antico, identico a quello che veniva realizzato a fine Ottocento, che può durare fino a 10 anni”. In virtù, delle particolari caratteristiche microclimatiche, determinate dal potere isolante del tufo calcareo nel quale è stato scavato, questo insieme di gallerie, cunicoli, lunghi corridoi è una ‘macchina perfetta’ per l’affinamento del vino, che non richiede alcun intervento artificiale, ma sfrutta le leggi della fisica naturale per creare vini con caratteristiche organolettiche uniche. “La principale caratteristica di questo luogo è che mantiene per tutto l’anno una temperatura costante di 14 gradi. Il legno delle botti è un materiale vivo e, in queste condizioni, non secca ma rimane sempre morbido e con una porosità che garantisce al vino in affinamento un’ossigenazione perfetta, un fattore determinante per la qualità dei prodotti più straordinari”.

Una bottiglia di Nizza Pomorosso. Oltre al Barbera, la produzione dell’azienda comprende anche gli spumanti Metodo Classico, lo Chardonnay e il Moscato Moncalvina Coppo che dalla vendemmia 2023 riporta in etichetta la nuova DOCG Canelli. Oltre a questola proposta contempla inoltre alcune tra le più classiche Docg della tradizione piemontese: Gavi, Barolo e Nebbiolo.

Questo rispetto della tradizione e della storia va di pari passo con una visione innovativa e proiettata verso il futuro, voluta dalla nuova proprietà, che nel 2021 ha rilevato la cantina dalla famiglia Coppo. “Uno dei temi cardine della nostra filosofia è quello della sostenibilità, in vigna e in cantina”, sottolinea Giuditta Soldadino. “I vigneti, che si estendono su 85 ettari tra l’Alto Monferrato Astigiano e le Langhe, sono tutti certificati dal Sistema di Qualità Nazionale Produzione Integrata (SQNPI) che attesta il nostro impegno verso il massimo rispetto per la vigna, il suolo e l’ambiente circostante”. Una buona coltivazione dell’uva è infatti al centro delle attenzioni di Cantine Coppo. “Lo ripeto sempre: il vino si fa in vigna. Per questo, in collaborazione con i nostri agronomi, prestiamo la massima attenzione alla qualità dell’uva. Se il chicco è sano, se è stato curato nella maniera ideale, attraverso tecniche naturali di fertilizzazione come il sovescio e senza l’aggiunta di prodotti chimici, la maggior parte del lavoro è fatta, anche considerando il contributo delle Cattedrali nelle quali andiamo poi a completare il processo. É quindi fondamentale garantire alla vite i nutrienti giusti, che poi determineranno la qualità dell’uva e quindi del vino”.

Le Cattedrali Sotterranee di Cantine Coppo.

All’inizio dell’anno, è stato inoltre implementato un nuovo impianto di imbottigliamento di tecnologia 4.0 che garantisce un drastico risparmio di energia e di consumo d’acqua. Oltre a questo, Cantine Coppo si sta aprendo in maniera sempre più significativa a una serie di iniziative che vogliono raccontare le etichette che l’hanno resa celebre nel mondo attraverso esperienze ‘immersive’ di ospitalità, degustazione e conoscenza della cultura vitivinicola di questo territorio piemontese conosciuto per il suo paesaggio e la produzione di vini eccellenti, meta di un turismo internazionale di alto livello. Grazie agli ingenti lavori di recupero e ampliamento avviati nel 2022, oltre a un importante investimento nel management, tra tutti l’inserimento di un nuovo CEO, Rossano Savoia, ora le Cattedrali Sotterranee possono finalmente essere visitate in tutta la loro estensione, anche da visitatori con disabilità. Oltre a botti e bottiglie, è possibile ammirare anche spaccati delle varie stratificazioni geologiche che si sono susseguite nei millenni al fine di poter meglio apprezzare la complessità del sottosuolo e le peculiarità delle varie microzone. Sono inoltre disponibili, su prenotazione, diverse esperienze di visita e degustazione (Nizza Tour, Classic Tour, Premium Tour e Tour Privato), che presentano la storia e la produzione dell’azienda, con approfondimenti sui vitigni, la conduzione dei vigneti e i metodi tradizionali di vinificazione. Per ampliare questa offerta, è attualmente in corso la ristrutturazione di un edificio del 600 nel centro storico di Canelli, che ospiterà il nuovo wine shop e cinque appartamenti per l’ospitalità. Iniziative che vanno incontro alle nuove esigenze degli appassionati che oggi desiderano anche conoscere tutti i particolari aspetti enologici, storici e culturali del vino che amano, attraverso il racconto ma anche l’esperienza di vigna e di cantina. Progetti che dimostrano uno sguardo che, consapevole e orgoglioso del valore della tradizione di 130 anni di storia, oggi si apre al futuro con nuove idee che vogliono intercettare i gusti e le aspettative dei clienti più esigenti e appassionati. coppo.com

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