La storia della cantina Bottega di Valgatara, situata nel cuore della Valpolicella Classica, nel territorio del Comune di Marano, in Veneto, ha origine all’inizio del 900, quando la famiglia Boscaini acquistò un’intera tenuta, entrando così nel mondo del vino. Negli anni, l’azienda seguì, con successo, una visione imprenditoriale al passo con i tempi, fino a ottenere una cantina più grande e strutturata, dove i valori di condivisione e partecipazione alla vendemmia rimanevano invariati. Dal Recioto all’Amarone, vino principe della zona dagli anni 80, la cantina è stata tramandata di generazione in generazione, fino all’acquisto, nei primi anni 2000, da parte di Bottega, azienda con quattro secoli di storia nel mondo del vino e della grappa, che ha voluto mantenerne inalterato lo spirito.
A seguito dell’acquisto, Bottega iniziò la ristrutturazione della cantina. La struttura, circondata da ettari di vigneti, è oggi interamente realizzata con le tradizionali lastre di pietra della Lessinia, caratterizzate dal colore biondo e caldo e dalle proprietà isolanti, mentre gli spazi riservati alla bottaia e alla barricaia conservano l’architettura delle volte a crociera. Le botti e le barrique sono realizzate in rovere francese, della Slavonia e americano, una diversificazione che permette di raggiungere un ampio ventaglio aromatico. Il fruttaio, la sala riservata all’appassimento delle uve, ospita ancora le tradizionali “arele”, sulle quali vengono adagiati i grappoli. La cantina Bottega di Valgatara, di cui Leonardo Boscaini è responsabile, rappresenta quindi un legame tra le due famiglie, quella d’origine e la famiglia Bottega, dove tradizione e innovazione si incontrano in un contesto paesaggistico di pregio costituito da declivi collinari prevalentemente vitati.
La Valpolicella, situata in Veneto, a pochi chilometri da Verona, il cui nome significa “la valle di molte cantine” è una terra dedita alla coltivazione della vite dall’antichità. In questo territorio sono coltivate molte varietà autoctone tra cui Corvina Veronese, Corvinone, Rondinella e Molinara, utilizzate per produrre vini caratterizzati da originalità e tipicità, famosi a livello internazionale.
Tra questi l’Amarone DOCG, il rosso più pregiato della Valpolicella e uno dei più importanti vini italiani, che negli ultimi anni ha conquistato il mercato con il suo carattere di vino antico ma al tempo stesso moderno.