La posizione di Canopy House è stata pianificata meticolosamente da Studio MK27 per non disturbare la natura circostante e rispettare la rigida impronta di costruzione. Il sito, con pendii ripidi in mezzo a una foresta tropicale, ha rappresentato una sfida durante i processi di progettazione e costruzione. Punti di accesso, viste e fattibilità dovevano essere attentamente bilanciati.

Studio MK27 progetta Canopy House

Canopy House è un progetto realizzato dallo Studio MK27, con la partecipazione attiva del suo team, composto da Julia Jobim, Oswaldo Pessano, Regiane Leão e Marcio Tanaka. I progettisti hanno studiato attentamente la posizione per scegliere al meglio l’approccio e il design esterno che l’abitazione doveva avere. Infatti, la casa è un prisma bianco sospeso su una serie di palafitte e permettono alla struttura di sfiorare appena il suolo. L’ingresso principale, accessibile tramite una scala a chiocciola, collega la terrazza alle camere da letto, offrendo un’eccezionale vista panoramica. La progettazione non ha previsto alternative interne per la connessione tra gli spazi, creando un’esperienza radicale e immersiva. Ogni ambiente diventa un punto di contatto diretto con la giungla circostante, dove il clima, i venti, gli odori e la luce naturale si intrecciano, coinvolgendo i sensi e diventando parte integrante della vita quotidiana.

Una struttura ben definita e studiata

Sopra la costruzione, una piattaforma elevata si affaccia sulle pensiline, offrendo una vista panoramica. Una struttura leggera, posta all’interno della piattaforma stessa, copre la zona giorno, che è delimitata da pannelli scorrevoli in vetro. La transizione tra gli spazi interni ed esterni è delicata e quasi impercettibile, favorendo un continuo dialogo tra l’abitazione e la Foresta Atlantica circostante. Questa fusione tra spazi crea una sensazione di totale immersione nella natura, dove la presenza della foresta diventa parte integrante dell’esperienza quotidiana, amplificando il legame tra l’architettura e l’ambiente naturale.

Il design degli interni, un richiamo alla cultura brasiliana

Il design degli interni di Canopy House, studiato da Diana Radomysler e Gustavo Ramos esplora in modo esclusivo la cultura brasiliana, integrando elementi di design contemporaneo nazionale, artigianato tradizionale e opere originali in ogni texture e oggetto. Ogni dettaglio riflette l’autenticità e la ricchezza culturale del Brasile, creando un ambiente che celebra la sua natura straordinaria e la varietà delle sue tradizioni. La casa diventa così un omaggio alla biodiversità del paese e alla sua eredità culturale. Unisce così e in modo armonioso, modernità e tradizione, offrendo anche una narrazione visiva della bellezza e della complessità del Brasile.

I dettagli della casa creano la differenza all’interno di Canopy House

Il cobogó è un elemento architettonico tradizionale brasiliano, tipicamente realizzato in cemento, ceramica o altri materiali. Si tratta di una sorta di paramento a parete decorativo, costituito da pannelli con motivi traforati o perforati che permettono il passaggio di luce e aria. In questo modo mantengono una certa privacy o protezione ed è stato progettato appositamente per questa casa. Proietta ombre che dipingono l’interno con un motivo in continua evoluzione durante il giorno, aggiungendo una dimensione dinamica alla composizione e arricchendo la sinfonia dei materiali.

La paglia si manifesta nei dettagli delle sospensioni di Israel Piaçava, nei tavolini laterali e in un’intera parete, mentre la varietà dei tessuti è espressa attraverso tappeti, amache e poltrone, come la Vivi di Sergio Rodrigues. Il legno, in tutte le sue declinazioni, appare nei pannelli scorrevoli mashrabiyas, nel tavolino da caffè di Pedro Petry e nella scultura di José Bezerra. Infine, le pareti di cemento completano l’opera, legando in modo armonioso l’intero spazio.

Studio MK27

Lo Studio MK27, situato nella caotica città di San Paolo, è stato fondato alla fine degli anni ’70 dall’architetto Marcio Kogan. Oggi è composto da 56 membri e vari collaboratori in tutto il mondo. Il team di architetti, grandi ammiratori della generazione del modernismo brasiliano, cerca di assolvere al compito di ripensare e dare continuità a questo iconico movimento architettonico. I progetti dello Studio MK27 attribuiscono valore alla semplicità formale e sono elaborati con estrema cura e attenzione ai dettagli.

Dal 2001, quando Kogan ha introdotto un sistema di co-creazione e lavoro cooperativo, Studio MK27 ha vinto più di 250 premi nazionali e internazionali, tra cui IAB (Institute of Brazilian Architects), São Paulo Architectural Biennial, WAF, Architectural Review. Dedalo Minosse, Record House, Leaf, D&AD, Spark, Barbara Cappochin, Iconic, AZ, Buenos Aires Ibero-american Architectural Biennial. Wallpaper Design Award e Prix Versailles. MK27 ha anche rappresentato il Brasile alla Biennale di Venezia del 2012.

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