Arthur Erickson è stato un architetto canadese che può essere considerato il mentore di molti altri noti architetti e urbanisti locali, inclusi i membri fondatori dei principali studi di architettura di Vancouver.
È famoso per la progettazione di alcuni degli edifici del Canada più famosi, tra cui Roy Thomson Hall, la Robson Square, il Museum of Glass e il campus della Simon Fraser University.
La formazione
Arthur Erickson è nato il 16 giugno 1924 a Vancouver in Canada ed è morto il 20 maggio 2009 sempre a Vancouver.
Durante la Seconda Guerra mondiale si arruolò nel Canadian Army Intelligence Corps. Servì in India, in Celyon ed in Malesia e proprio in questo periodo si approcciò alla cultura giapponese e si interessò dell’arte e della filosofia dell’estremo oriente.
Studiò presso l’Università della British Columbia e alla School of Architecture della McGill University. Arthur Erickson divenne anche professore, insegnando all’Università dell’Oregon e successivamente all’Università della British Columbia. Soltanto nel 1953 Arthur Erickson iniziò la sua carriera da architetto dedicandosi alla progettazione di case in collaborazione con Geoffrey Massey.
L’influenza dell’estremo oriente
I primi edifici di Arthur Erickson erano strutture moderne in cemento progettate per rispondere alle condizioni naturali dei loro luoghi, in particolare al clima. Grazie ai suoi viaggi e alla conoscenza dell’Estremo Oriente, l’architetto amava integrare luce e acqua nei suoi progetti, insieme ai caratteristici elementi orizzontali e terrazze. Il suo lavoro ha bilanciato lo stile del modernismo con un’integrazione dell’ambiente naturale circostante.
Alcune opere di Arthur Erickson
Simon Fraser University
Nel 1963, Erickson e Massey presentarono il progetto vincente per la Simon Fraser University. Il progetto includeva un’enorme piazza coperta da un lucernario che serviva come risposta al clima fresco e piovoso. Il sito e la scala del progetto ricordano i progetti utopici degli architetti francesi della fine del XVIII secolo come Etienne Louis Boullée. Il grande edificio fornisce un equilibrio tra la risposta al contesto della Columbia Britannica mentre esplora le ambizioni strutturali del periodo modernista negli anni ’60.
Robson Square di Vancouver
Il Robson Square costruito nel biennio 1978-1979 è un grande centro civico che incorporava cascate, un giardino pensile, piazze e scale con rampe integrate. Nel corso del tempo, però, sono state fatte delle modifiche e delle aggiunte che entrano molto in contrasto con l’intento originale del design di Arthur Erickson. Erano presenti anche un cinema, un grande auditorium e ristoranti all’aperto.
Museo di Antropologia dell’Università della British Columbia
Questo edificio costruito nel 1976 presenta una successione di pilastri di cemento e ampie vetrate. Le travi sovradimensionate evocano una sensazione monumentale richiamando le dimensioni degli alberi che si trovano nella circostante che possono essere ammirati grazie alle grandi vetrate dell’atrio principale.
Museo del Vetro a Tacoma
È stato costruito nella città di Tacoma nello stato di Washington (USA) ed è stato inaugurato nel 2002.
È sicuramente il cono l’elemento più sorprendente del museo. Il cono è ispirato ai “beehive burner” canadesi cioè i bruciatori che venivano utilizzati per smaltire il legno delle segherie mediante incenerimento. La struttura è composta da 2800 pannelli di acciaio inossidabile a forma di diamante e ha un diametro di circa 30 m alla base. È presente anche un’ampia scala di cemento che si snoda a spirale attorno all’esterno dell’edificio e tre piscine riflettenti senza bordo presenti sulle terrazze del museo.
Ambasciata del Canada a Washington
Arthur Erickson ha cercato di evocare l’essenza del Canada nell’architettura dell’edificio, utilizzando orizzontalità, ampi spazi aperti e giochi d’acqua. L’ampio e arioso cortile comprende la scultura Spirit of Haida Gwaii di Bill Reid che si trova in uno specchio d’acqua che rappresenta i limiti oceanici del Canada.
La “Rotonda delle Province” nell’angolo sud-est del cortile ha un tetto a cupola che è sostenuto da 12 pilastri ed intorno c’è una cascata, incorporata dall’architetto per rappresentare le cascate del Niagara che si trova lungo il confine tra Canada e Stati Uniti.
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