Biancospino: benefici importanti da questo piccolo albero appartenente alla famiglia delle Rosaceae. È ampiamente apprezzato sia per il suo valore ornamentale sia per le sue notevoli proprietà curativo-medicinali, fin dall’antichità. Il nome botanico è Crataegus monogyna Jacq. ma è noto anche come Crataegus oxyacantha, ormai sinonimo della stessa pianta.
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Caratteristiche generali del biancospino
Il genere Crataegus comprende numerose specie, con una vasta distribuzione nell’emisfero boreale. Il biancospino comune (Crataegus monogyna) è originario dell’Europa, dell’Asia occidentale e del Nord Africa, e si è naturalizzato in molte altre regioni del mondo. Cresce spontaneamente in ambienti diversi, dai margini dei boschi alla pianura, preferendo terreni calcarei e ben drenati. È un piccolo albero o un grande arbusto, che può raggiungere i 5-8 metri di altezza. La sua forma è generalmente arrotondata e irregolare. Le foglie sono decidue, lobate, con 3-7 lobi seghettati, di colore verde scuro. I fiori, ermafroditi e di colore bianco-crema, formano infiorescenze riunite in corimbi ed emanano un delicato profumo. I frutti, detti cinorrodi, sono di colore rosso vivo che scurisce a maturazione, contenenti un solo seme (da cui il nome monogyna). Diverse specie di biancospino presentano lievi variazioni nelle caratteristiche delle foglie e dei fiori.
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Biancospino: benefici effetti dai suoi principi attivi, ecco quali sono
PREMESSA IMPORTANTE: questo articolo ha scopo informativo e non sostituisce il consiglio di un professionista sanitario.
Le piante, anche quelle benefiche, possono creare effetti secondari o indesiderati anche molto seri. Pertanto, l‘utilizzo delle piante a scopo curativo, deve avvenire solo secondo parere medico e, in aggiunta, di specialisti qualificati in materia erboristica per le indicazioni e le modalità d’uso. Si consiglia, inoltre, di attenersi sempre alle dosi consigliate dal produttore o dal medico.
Villegiardini declina perciò ogni responsabilità sul farne uso a scopo curativo e per qualsiasi altra finalità, senza le suddette indicazioni mediche e specialistiche.
Le diverse parti della pianta, soprattutto fiori e foglie, contengono una complessa miscela di principi attivi responsabili delle sue proprietà terapeutiche. Tra i più importanti:
Flavonoidi: (contenuti nell’acido crategico) come la vitexina, l’iperosido, la quercetina e la rutina, con proprietà antiossidanti e cardioprotettive
Proantocianidine: potenti antiossidanti che contribuiscono a proteggere le cellule dai danni dei radicali liberi.
Acidi triterpenici: (contenuti nell’acido crategico) come l’acido ursolico e l’acido oleanolico, con attività antinfiammatoria.
Vitamine: in particolare vitamina C.
Oligoelementi: come potassio, magnesio e calcio.
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Indicazioni di utilizzo in erboristeria
Il biancospino è tradizionalmente impiegato per la sua azione benefica sul sistema cardiovascolare, contro lo stress e come ansiolitico.
Gli estratti di biancospino sono utilizzati per queste finalità:
- È un importante aiuto contro la tachicardia
- Contribuisce a regolarizzare il ritmo cardiaco
- Aiuta a ridurre la pressione sanguigna nei casi di ipertensione lieve
- Combatte l’insonnia
- Ha un ruolo rilevante contro lo stress e nel placare l’ansia
- Agisce contro i radicali liberi e le loro conseguenze sul colesterolo, contribuendo a controllarne i valori
Le preparazioni a base di biancospino sono disponibili sotto forma di tintura madre, estratti secchi, capsule e tisane.
Visto il campo di azione del biancospino, è ancora più importante sottolineare che il suo utilizzo a scopo terapeutico deve tassativamente avvenire sotto controllo medico, soprattutto in caso di patologie cardiache preesistenti e/o di assunzione di farmaci cardioattivi.
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