A San Isidro la villa con giardino di Betta Gancia che ha deciso di farne la sua residenza. Con allegria, fantasia e molto colore, soprattutto il rosso.
A nord di Buenos Aires, luogo prediletto dalla vecchia borghesia argentina, San Isidro è un’oasi con ville e giardini dalla sobria eleganza. E magnifici alberi. “Vivo in Argentina dal 60. Qui, sono arrivata nel 1995”, racconta la padrona di casa. “La proprietà apparteneva a degli amici che sapevano che stavo cercando una dimora particolare a San Isidro. Quando hanno deciso di vendere mi hanno chiamata. Così è diventata la casa mia e della mia famiglia, che tutti amiamo molto”. Quando è stata acquistata la villa aveva già 80 anni, una sua personalità e un’aria antica, con i muri di adobe (antica tecnica di costruzione realizzata con mattoni, argilla e sabbia) e i pavimenti in ardesia. “Il grosso del lavoro di ristrutturazione ha riguardato la disposizione e il taglio degli spazi, che desideravo più semplici e funzionali”, prosegue. “Ho incaricato Gustavo Travesio, architetto simpatico, allegro, geniale, dei lavori. È stato bravissimo a capire lo spirito della casa e i nostri desiderata. Abbiamo aperto finestre, aggiunto un patio e un’ala per i ragazzi. Anche se i miei cinque figli se ne sono andati, la casa è sempre piena di gente. Ho una famiglia numerosa, che va e viene, desideravo che ogni età avesse i suoi spazi e la sua privacy. Con Gustavo mi sono divertita molto a seguire i lavori degli interni e del giardino”.
Gli arredi sono stati curati da Betta Gancia. “Una parte dei mobili è arrivata dall’Italia. Molti di questi li ho ereditati dai miei nonni. È molto bello averli: mi ricordano di loro, della mia adorata Torino e della mia grande famiglia che tuttora vive lì, dove sono le mie radici”, aggiunge la signora. “L’arredamento è opera mia, e poiché adoro il rosso, l’ho messo ovunque. La cucina, la sala da pranzo e il ‘quincio’ sono gli spazi conviviali. Ogni domenica, per il rito dell’asado argentino, la casa si riempie di gente”. Anche il giardino è molto amato. Un grande prato circonda la casa ed è il fil rouge di tutto lo spazio verde dove si ergono maestosi alberi come tigli, querce, ginkgo biloba, palme. “Amo il prato e gli alberi, con una predilezioni per quelli dalle chiome fiorite come il ceibo (Erythrina crista galli) e la jacaranda (Jacaranda mimosifolia). È molto piacevole vivere qui. Il clima di Buenos Aires somiglia a quello di Roma, c’è sempre il sole, anche d’inverno. E poi, a poche centinaia di metri da noi vive Tevez, e per noi juventini questo è importante”, conclude.
Testo di Margherita Dallai / Foto di Betta Gancia
Pubblicato su Villegiardini 01/2019 del gennaio 2019
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