Un’estetica progettuale incisiva, disegnata e decorativa. Facendo tesoro di questa cultura progettuale e del suo know-how costruitosi in oltre 70 anni di attività, Oluce ha presentato, in occasione di Euroluce 2019, la nuova collezione di prodotti da esterno ed interno, riedizioni firmate da maestri del design quanto mai attuali, progetti inediti – destinati a diventare le nuove icone dell’azienda – e prodotti disegnati da studenti e giovani promesse del design, in un’operazione di talent scouting alla sua seconda edizione.
La famiglia Ilo
Ad aprire la collezione Ilo, famiglia di lampade con fonte luminosa LED, firmate dal designer madrileno David Lopez Quincoces. Sviluppatasi su tre varianti di prodotto – lampada a sospensione, sospensione con movimento verticale e lampada a parete – la famiglia si caratterizza da richiami architettonici e pulizia della forma, arricchita dalle preziosi finiture. Ad accomunare tutti i modelli, il disegno longilineo ed elegante della barra in alluminio, sapientemente lavorata con meccanica di precisione, che accoglie la fonte luminosa.
1953, l’omaggio di Oluce a Ostuni e Forti
Per omaggiare i maestri dell’illuminazione, nomi che hanno contribuito a fare la storia del design e della stessa Oluce, l’azienda ha presentato la riedizione di un prodotto degli anni ’50 firmato da Ostuni e Forti. 1953, evocazione dell’anno della sua prima creazione, è composta da due modelli, terra e tavolo, che richiamano gli stilemi di quel periodo: l’utilizzo del paralume dalla classica forma cilindrica e il prezioso contrasto dell’oro satinato con il nero.
Operazione talent scouting
Il racconto con uno sguardo verso il futuro non può tralasciare i giovani. E, per il secondo anno consecutivo, Euroluce diventa palcoscenico per una serie di nuovi prodotti disegnati per Oluce da tre studentesse dello IED – Istituto Europeo di Design della sede di Roma.
Marta Perla disegna Siro, una lampada da tavolo composta da una lente e da un disco frontale che libera – grazie ad una sottilissima fonte LED – una luce radente al suo interno.
Il progetto di Mariana Pellegrino Soto per Oluce è pensato sia per l’indoor che l’outdoor. E’ Amanita, nata come una lampada da lettura composta da due dischi: il primo, più sottile, a fungere da base, il secondo, più spesso, accoglie la fonte luminosa LED. I due cerchi metallici sono collegati e distanziati da un tige obliquo e sottile a formare una sorta di ‘Z’.
Lo stesso disegno, aggiornato nelle proporzioni e modificato nei materiali e nelle finiture, viene proposto anche in versione da outdoor, trasformandosi in un elegante segna-percorso per esterni.
Infine, il progetto di Federica Farina è dedicato esclusivamente al mondo outdoor. Otto è una lampada segna-percorso dalle forme morbide e avvolgenti. Dalla base, un sottile disco, si alza lo stelo cilindrico, su cui poggia una semisfera regolabile con all’interno la luce LED.