È tempo di Artigianato e Palazzo a Firenze
È un omaggio all’arte del savoir-faire e un’immersione totale nel mondo delle botteghe artigiane e delle loro committenze: è l’elegante mostra Artigianato e Palazzo, che anche quest’anno trova nel seicentesco Giardino Corsini di Firenze un’incantevole cornice.
Giunta alla venticinquesima edizione, la mostra fiorentina si anima dal 16 al 19 maggio e, per promuovere l’alto artigianato e le preziose fatture del made in Italy, chiama a raccolta circa cento artigiani italiani e internazionali.
Un fiorino d’oro per Artigianato e Palazzo
L’evento creato da Neri Torrigiani e Giorgiana Corsini prende le mosse da un intento specifico: quello, cioè, di trovare un fulcro – quel palazzo del progetto – attorno a cui far ruotare la storia, i progressi e le innovazioni di una tradizione artigianale sofisticata e secolare, uno degli ultimi vanti della cultura e dell’identità italiana.
Per questo motivo Dario Nardella, il sindaco di Firenze, ha annunciato di voler conferire alla manifestazione il Fiorino d’Oro, l’onorificenza più importante della città:
“un modo per dirvi grazie e per esortarvi a fare ancora meglio. Siamo certi che sarà un’edizione come al solito ricca di novità e di maestria”.
D’altronde, fin dalla sua nascita (correva l’anno 1995) Artigianato e Palazzo è un vanto dell’intera filiera – e della stessa città fiorentina – per la capacità di richiamare l’attenzione delle nuove generazioni e portarle alla scoperta della bottega artigianale di impronta rinascimentale.
But first, craftmanship
Per salvaguardare i mestieri dell’arte, la manifestazione toscana porta al centro il lavoro e l’uomo-artigiano, per regalare un’esperienza totale dell’arte della craftmanship all’italiana.
Lo dimostra la scelta di ricostruire lungo i viali e le limonaie del lussureggiante Giardino Corsini gli angoli di laboratorio di ogni artigiano, per preservare e valorizzare il connubio di mano e mente nel giusto ambiente.
Un palinsesto per tutti i palati
Ospiti di questa importante esposizione per la prima volta sono il giapponese Junko Kuzuhara, che secondo l’antica tecnica del villaggio Shigaraki da cui proviene produce in ceramica deliziosi pupazzi tratti da antiche favole. Insieme a lui Minako Shimonagase: suoi sono i bouquet di fiori impreziositi da piccole perle di vetro cucite a mano attraverso svariate tecniche.
Dalla Russia arrivano invece le miniature artistiche di Natalia G. Savina Trigona, mentre tra gli italiani emergono i mosaici artistici dei Fratelli Traversari – eseguiti con tre metodi di lavorazione – e le miniature di Fulvia Chiesi, che eredita l’antica arte derivata dai Codici Miniati per applicarla su avorio vegetale, legno, argento, bronzo, pietra.
E oltre alla consueta esposizione, l’edizione di quest’anno offre la possibilità di visitare la mostra Leonardo e il battiloro, che mette in scena la lavorazione della foglia d’oro e porta in azione l’antica macchina Maglio per Battiloro progettata da Leonardo da Vinci.
Un focus sulla Russia: l’omaggio all’identità multiculturale di Firenze
C’è anche la possibilità di diventare member partecipando alla campagna di raccolta fondi “ARTIGIANATO E PALAZZO: “MEMORIE DI RUSSIA A FIRENZE”. L’iniziativa è destinata al recupero di alcune opere d’arte (l’Emiciclo del Cimitero Evangelico agli Allori, la Chiesa della Natività di Nostro Signore Gesù e San Nicola Taumaturgo e la Collezione Demidoff conservata al Museo Stibbert) della comunità russa che ai primi del Novecento ha lasciato in eredità alla città:
“È importante salvare la memoria di quel mondo, fatto di relazioni sociali e culturali, che ci ricorda che Firenze è stata da sempre una città aperta al dialogo e al confronto”
affermano Giorgiana Corsini e Neri Torrigiani.
E sempre all’interno nell’ambito della raccolta fondi, è stato coinvolto l’artista fiorentino Simafra, al secolo Riccardo Prosperi, per il progetto MADRE/TERRA: dieci sculture che partono dall’idea di matrioska russa e la trasformano in un globo terrestre concentrico, le cui ere geologiche sono formate da materiali presenti nelle miniere siberiane, come l’oro e la malachite.
Per fare scorta di splendore basta fare tappa a Firenze: Artigianato e Palazzo è pronto a stupire, in ogni suo angolo.