L’arte pubblica al servizio della collettività

Un altro speaker che sarà presente a Bologna per la Fiera Internazionale di Arte Contemporanea, dal 27 al 30 gennaio 2017 e che vi voglio presentare è Matteo Luigi Balduzzi.

Classe ’69, milanese, architetto di formazione, è curatore nel campo dell’arte pubblica e della fotografia, intesa come mezzo di relazione tra le persone, l’ambiente, la memoria collettiva.

Oggi Matteo Luigi Baldazzi collabora in modo continuativo con il Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo, curando in particolare i progetti pubblici e il lavoro con i giovani artisti. E’ docente presso il Master in Photography e Visual Design di NABA, membro del Comitato Scientifico di Forma Meravigli, socio fondatore dell’organizzazione no-profit per l’arte contemporanea Careof, a Milano. Inoltre partecipa al gruppo di lavoro sull’arte pubblica ARTINRETI, basato presso Cittadellarte a Biella.

In uno dei suoi ultimi lavori, la mostra La pubblica fotografia di cui è stato curatore e co/curatore dei molti progetti presentati, Matteo ha dedicato un piccolo e simbolico riallestimento dell’opera di Jochen Gerz Salviamo la luna e una documentazione video e fotografica di altri progetti. Sono presentati al pubblico anche i volumi relativi a ciascuna esperienza.

Nel 2015 ha curato Vetrinetta, un progetto di arte pubblica ideato dall’artista Paolo Riolzi su incarico del Museo di Fotografia Contemporanea e finanziato dalla Fondazione Cariplo nell’ambito del bando “Protagonismo culturale dei cittadini”.

Si è partiti da uno specifico elemento di arredo – la vetrinetta, appunto – che raccoglie, custodisce e mostra all’interno delle abitazioni gli affetti personali o familiari dei proprietari, tracciando un’affascinante biografia dei ricordi e dei desideri.

Il progetto Vetrinetta  ha percorso con ironia, curiosità e affetto, un lungo viaggio nel tessuto sociale della città di Cinisello Balsamo, operando all’interno della dialettica tra pubblico e privato, tra storia personale e identità collettiva, per risvegliare attraverso input differenti un processo di dialogo tra le persone e tra le generazioni.

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