In occasione del settimo centenario della Maestà di Simone Martini, Siena espone con orgoglio un’originale rassegna dedicata a Percossi Papi, artista e gioielliere romano che da sempre cerca di intrecciare un dialogo fecondo con la storia, assorbita e rielaborata con audacia e sostenuta da uno studio appassionato delle antiche tecniche orafe, in una armoniosa osmosi tra tradizione secolare e tendenze contemporanee. La mostra si snoda nella monumentale Sala del Mappamondo di Palazzo Pubblico e riunisce un corpus di 142 preziosi, che rendono esplicito il legame tra l’artista capitolino e il territorio di Siena: da una parte fini formelle dedicate agli Imperatori del Sacro Romano Impero, dall’altra gioielli e oggettistica ispirati alle contrade senesi, di cui il maestro orafo rispetta scrupolosamente tanto i dettagli araldici e le cromie, quanto i valori civici di cui sono foriere. Ma è l’abbagliante miniatura dedicata alla Maestà il tesoro autentico della rassegna; sospesa nella sua preziosa cornice aurea sotto l’omonimo affresco, Percossi Papi eleva quello che avrebbe potuto essere un semplice tributo a Martini a intima comunione tra arte pittorica e oreficeria, in cui il lavoro sapiente della mano dell’uomo diviene raccordo tra i due capolavori e suggello di uno stile inconfondibile.
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