Il progetto affidato a Architettura Tommasi, studio di Saccolongo specializzato in restauro, recupero e pianificazione urbana, si colloca all’interno del macro progetto di restauro e valorizzazione della cerchia muraria difensiva della città di Padova, realizzata durante la dominazione della Repubblica Veneziana nel ‘500 e rientra nell’ambito dei finanziamenti riguardanti il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. L’area oggetto d’intervento è ubicata sul lato destro del tronco del canale Piovego fra il Liceo artistico Pietro Selvatico (Ex Macello ottocentesco opera dell’Arch. Giuseppe Jappelli) a Ovest, la cinta muraria cinquecentesca lungo via Leonardo Loredan a Sud e il canale stesso a Nord. Questo lembo di terra è considerata zona golenale con destinazione a verde pubblico attrezzato e bacino di deflusso lento delle acque in periodi di piena.
Il piano golenale è confinante con la scuola d’Arte separata da una recinzione che presenta un’apertura carrabile per permettere l’accesso alla scuola. L’intervento di Architettura Tommasi non sarà circoscritto solo all’area golenale ma anche a quella antistante la scuola e prevederà la sistemazione della superficie pedonale. Il marciapiede, che verte in pessime condizioni, si sviluppa lungo il prospetto principale passando sotto l’imponente pronao scandito da 8 colonne doriche che identificano l’ingresso, gira, seguendo l’andamento del corpo di fabbrica della scuola. L’edificio del Liceo Artistico P. Selvatico, di importanza storico-artistica merita, in linea con il suo valore architettonico, una pavimentazione di avvicinamento all’edificio adeguata e dignitosa.
Quindi per la pavimentazione pedonale antistante la scuola, si utilizzerà trachite grigia posata a listoni rettangolari di grandezze variabili e sarà identificato da un cordolo anch’esso in trachite, inoltre la pavimentazione proseguirà lungo il percorso delle mura in Biostrasse rendendolo un percorso misto pedonale e ciclabile. La sistemazione dell’area golenale è prevista da Architettura Tommasi con modeste movimentazioni del terreno in modo da conferire un’adeguata superficie a verde fruibile dai cittadini. L’accumulo di terra posto in fondo all’area sarà ridistribuito su tutta la superficie, seguendo la naturale pendenza verso l’argine, in modo tale da mitigare i dislivelli presenti nell’area e allontanare la possibilità di ristagni d’acqua in prossimità delle mura.
L’attuale cancello di accesso all’area golenale verrà smantellato e sostituito da un cancello in ferro – effetto corten, mantenendo invariata l’altezza per simulare il completamento del paramento murario cinquecentesco. La sponda dell’area di progetto verrà infine consolidata tramite posizionamento di pali in legno a contenimento del terreno in corrispondenza del pontile di nuova realizzazione. All’interno della zona di intervento è attualmente presente una vegetazione incolta che sarà eliminata insieme alla rimozione delle alberature che interferiscono con la sistemazione dell’area.
L’illuminazione già presente nell’area è composta da una serie di corpi illuminanti in calcestruzzo posti a terra a circa 8 metri di distanza dalla cinta con un passo di circa 15 metri e fiancheggiano le mura dalla rampa fino alla conclusione del parco. Verrà inoltre ampliata la predisposizione per l’illuminazione pubblica lungo il percorso pedonale di nuova costruzione. Si creerà così una passeggiata di circa 50 metri orientata ortogonalmente alle mura e che porterà direttamente al nuovo pontile. Prima di giungerci, tre terrapieni ad andamento sinusoidale prenderanno forma dal terreno seguendo il corso del fiume a una distanza di circa 10 metri dalla sponda. Questa sorta di gradoni saranno composti da alzate in lamina di corten, contenenti il terreno, della larghezza media di 2 metri e alzate di 30 cm e di una lunghezza di circa 3 metri con un bordo arrotondato e sicuro. Le pedate dei tre gradoni saranno ricoperte per metà della loro larghezza da listelli di Tecnodeck per dare la possibilità di sedersi.
In asse con l’ansa del fiume questo elemento, a metà tra una seduta-percorso e un segno di land-art, andrà a definire il bordo fluviale cercando di mettere in relazione quest’ultimo con lo spazio verde circostante. Il pontile previsto per l’approdo dei mezzi nautici sarà composto da un piano di calpestio in Tecnodeck posato su profili in alluminio e sorretto da una struttura in metallo con travi. Gli interventi di demolizione previsti, cioè la rimozione dei sottofondi cementizi presenti sui marciapiedi, lungo la rampa e sul piazzale carrabile attualmente adibito a parcheggio, saranno totalmente resi permeabili grazie all’utilizzo di ghiaia stabilizzata per rispondere alle esigenze del clima e dei cambiamenti climatici predisposti dal PNRR. architetturatommasi.it