Antonin Raymond è stato un architetto di origine boema che vissuto e lavorato soprattutto negli Stati Uniti ed in Giappone, dove è considerato uno dei fondatori dell’architettura moderna nel paese del Sol Levante.
La formazione
Antonín Reimann, naturalizzato statunitense con il nome di Antonin Raymond, è nato il 10 maggio 1888 a Kladno nell’odierna Repubblica Ceca ed è morto il 21 novembre 1976 a Langhorne in Pennsylvania.
Studiò al politecnico di Praga fino al 1909 e successivamente emigrò negli Stati Uniti. Lavorò per il Woolworth Building occupandosi dei dettagli architettonici esterni e l’Austin, Nichols and Company Warehouse a Brooklyn. Questa esperienza gli permise di studiare ed approcciarsi alle proprietà strutturali del calcestruzzo.
Il lavoro con Frank Lloyd Wright
Dal 1916 lavorò con Frank Lloyd Wright nei suoi uffici a Taliesin e alla costruzione dell’Imperial Hotel a Tokyo nel 1919. Fu l’assistente principale di Wright per quasi due anni. In questo periodo entrò molto in contrasto con il maestro avendo due concezioni del cemento preferendo rivestirlo con mattoni o pietra scolpita. In più pensava che gli edifici costruiti in Giappone non avessero niente a che fare con il paese, il suo clima, la sua gente e la sua cultura. Antonin Raymond rimase in Giappone e qui iniziò il suo lavoro come architetto.
I primi edifici in Giappone
L’influenza di Wright è stata così forte che ha avuto difficoltà a uscirne. Tante che il Tokyo Woman’s Christian College del 1924, è ancora fortemente influenzato da Wright ricordando le Prairie Houses a causa del basso tetto a padiglione e le gronde sporgenti.
Si iniziò sempre di più ad interessare al cubismo ceco ed al lavoro di Auguste Perret. Con un suo collaboratore, Bedřich Feuerstein, progettò St. Luke ‘s International Hospital iniziando così la sua produzione di opere all’avanguardia dell’architettura modernista.
Tramite la costruzione della Casa Reinanzaka, ad Azabu a Tokyo desiderava liberarsi dall’influenza di Wright portandolo all’esplorazione delle relazioni spaziali tra le zone giorno, zona di lavoro e sala da pranzo e come gli spazi potessero essere divisi tramite paraventi. La casa è costruita quasi interamente in calcestruzzo gettato in opera di cui Raymond fu entusiasta. Aveva finestre in metallo, tralicci in tubolare d’acciaio e tradizionali catene antipioggia. L’interno era particolare ed andava ad anticipare le case in International Style usando mobili in tubolare d’acciaio.
Molto nota è la villa principale dell’ambasciata italiana sul lago Chuzenji che con il motivo a scacchi sulle pareti, l’esclusiva planimetria e i dettagli che combinano le case giapponesi con lo stile di vita occidentale rappresenteranno una nuova frontiera dell’architettura.
Dormitorio modernista in India
Antonin Raymond costruì il primo edificio modernista in India, il dormitorio Golconde. Fu infatti incaricato di progettare un dormitorio per lo Sri Aurobindo Ashram a Pondicherry nell’allora India francese. L’architetto ceco si preoccupò di mitigare gli effetti del clima orientando il dormitorio in modo da porre le facciate principali rivolte per sfruttare le correnti d’aria. In aggiunta furono aggiunte porte scorrevoli in legno intrecciato consentendo la ventilazione senza compromettere la privacy.
La New Hope di Antonin Raymond
Nel 1939 Antonin Raymond fondò una scuola a New Hope in Pennsylvania. Acquistò e riconvertì una fattoria in cui l’obbiettivo era creare un ambiente fertile per il design moderno e per sintetizzare tutti gli sviluppi dello stile internazionale. Sperava di creare un’etica del design e uno stile di vita che riavvicinasse l’uomo alla natura.
Raymond modificò la casa per creare un’atmosfera più aperta, separata da pareti divisorie alla giapponesi. Le stanze erano piene di oggetti d’arte, compresi i tappeti disegnati da Noémi e le stoviglie del designer Mingei Minagawa Masu. Attirò ed istruì ad almeno 20 architetti come Junzō Yoshimura e Carl Graffunder e sicuramente passarono da New Hope anche Eero Saarinen e Alvar Aalto. Insegnava soluzioni pratiche di progettazione e gli apprendisti lavoravano in modo pratico con vari mestieri edili.
Il ritorno in Giappone
Ritornò in Giappone nel 1947 e pochi anni dopo ricevette l’incarico per il Reader’s Digest Building volendo mostrare il meglio che l’America potesse offrire. Comprendeva, infatti, innovazioni tecniche, tra cui pannelli per controsoffitti acustici, condotti elettrici a pavimento e illuminazione fluorescente. L’edificio era lungo, rettilineo, a due piani, con una doppia struttura a sbalzo sorretta da un’unica fila di colonne di cemento inclinate verso l’esterno. È considerato il primo grande edificio in cui Antonin Raymond riuscì ad utilizzare i suoi principi di semplicità, economia dei materiali, eleganza e leggerezza appresi dalle sue opere residenziali. L’edificio fu demolito nel 1963 sostituendolo con il Palace Side Building progettato da Shōji Hayashi.
Antonin Raymond esperto di cemento
Sin dalla morte di Wright l’architetto ceco si pubblicizzò come specialista in cemento armato. Era a conoscenza delle sue proprietà strutturali e dei suoi vantaggi in relazione all’impermeabilità ai terremoti. Il suo primo grande progetto indipendente fu la Hoshi Pharmaceutical School nel 1921 considerato uno dei primi edifici in cemento armato a Tokyo.
Raymond Utilizzava il calcestruzzo prefabbricato per formare elementi decorativi per l’edificio, come i montanti delle finestre ed imprimendo una trama sul cemento. Quest’ultima è stata fatta anche nella casa Reinanzaka. Grazie a lavoratori esperti nell’uso del legno Antonin Raymond riuscì ad incidere la trama del cedro sul cemento. Così fece anche nelle case Tetsuma Akaboshi e Morinosuke Kawasaki, dove le pareti di cemento degli interni lussuosi erano impresse con trame di cipresso.
Le tecniche di Raymond venivano molto amate dai giapponesi influenzando molto architetti del dopoguerra come Tadao Ando che è poi diventato famoso per l’uso del cemento a vista.
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