Aloe aristata, oggi riclassificata come Aristaloe aristata è una delle specie appartenenti al genere Aloe ma di forma nana. Sviluppa numerose rosette, con spine bianche e foglie carnose, dall’aspetto accattivante. Appartiene al genere delle piante succulente, o grasse che dir si voglia. Grazie alle sua capacità di depurare l’aria circostante e produrre ossigeno è l’ideale per l’appartamento e l’ufficio.
Caratteristiche e proprietà di Aloe aristata
Aloe aristata è una pianta di origine sudafricana, molto diffusa anche in Europa grazie alle sue capacità di adattarsi a ogni condizione e clima. Appartenente alle Asfodelaceae, è una pianta succulenta a bassa crescita, perfetta per arredare gli interni della propria casa.

Foglie di Aloe aristata
Le foglie sono carnose, succulente, in grado di immagazzinare acqua, caratteristica tipica delle piante grasse e disposte a rosetta basale. Sono generalmente lanceolate, con una base più larga che si assottiglia verso la punta. Sono relativamente piccole, raggiungendo una lunghezza di circa 10-15 centimetri e una larghezza di 1-2.
Il colore delle foglie varia dal verde scuro al verde-grigiastro. In condizioni di forte esposizione solare, possono assumere sfumature rossastre o brunastre.
La superficie è caratterizzata da piccole protuberanze bianche, chiamate tubercoli o papille, che le conferiscono un aspetto ruvido e puntinato. Sono disposte in modo ordinato lungo le foglie, spesso in file o fasce. I margini delle foglie sono bordati da piccoli denti bianchi, morbidi e non pungenti, che contribuiscono all’aspetto decorativo della pianta.
Una particolarità di questo tipo di pianta è che le sue spine formano delle rosette, dal diametro variabile, che durante la stagione invernale, si chiudono a palla.
Come altre specie fra le Aloe, inoltre, è in grado di contribuire a depurare l’ambiente, assorbendo inquinanti tossici, contribuendo così a migliorare la qualità dell’aria che respiriamo ogni giorno. Un’alternativa a piante con le stesse proprietà, ad esempio la Dracaena e, tra le succulente, l’Opuntia.
Per questo motivo sono molto apprezzate e sempre più presenti in ambienti come le camere da letto, bagni o luoghi chiusi e frequentati come gli uffici.

Il fiore di Aloe aristata
La pianta fiorisce solitamente nella stagione autunnale, a partire da novembre, o in estate. I fiori che produce sono molto colorati, tendenti alle sfumature tra l’arancione e il rosso, di varie tonalità, come il pesca durante l’estate.
Aloe aristata, attira molte api con i suoi fiori e durante l’estate apprezza molto l’esposizione diretta al sole, almeno nelle ore più fresche, per agevolare una fioritura più sana e rigogliosa.

Aloe aristata: cura e coltivazione
È una specie molto resistente e in grado di sopravvivere a condizioni diverse dal suo clima di origine, ma generalmente mal sopporta il freddo eccessivo e reagisce al meglio se le temperature si collocano intorno ai venti gradi, senza mai scendere sotto i dieci.
Luce
L’esposizione alla luce solare è di vitale importanza per ogni pianta, ma nel caso di Aristaloe aristata è ancora maggiore la necessità di collocarla in una posizione che consenta di trarre una luce intensa in abbondanza.
Il modo ideale per garantire l’esposizione di cui ha bisogno, senza danneggiarla con un contatto troppo diretto con i raggi solari, è lasciarla nelle vicinanze di una finestra, possibilmente orientata a sud, ma non è essenziale.
È in grado di tollerare condizioni semiombreggiate, ma non l’ombra completa. In questo caso, infatti, la pianta potrebbe subire i danni di un’umidità eccessiva, a partire dal marciume radicale.
Irrigazioni e pulizia
La pianta di Aristaloe aristata va idratata con parsimonia, per evitare di incorrere nei ristagni idrici che potrebbero risultarle fatali.
Nella fase di crescita della pianta è consigliabile annaffiarla con frequenza maggiore, ma occorre prestare attenzione allo stato del terriccio. Se questo si mostra asciutto è possibile proseguire con le annaffiature, mentre se risulta ancora umido è preferibile evitare di dare ulteriore acqua.
Una delle proprietà più interessanti delle piante succulente, che le rende ottime come piante da appartamento, è proprio la loro caratteristica di immagazzinare acqua dalle foglie carnose. Questo comporta di essere attenti a non esagerare con le irrigazioni. Pulire le foglie con un panno umido è un’operazione consigliata, possibilmente a cadenza mensile.
Concimazione
Concimare le piante succulente, o grasse, come Aloe aristata è una delle attenzioni che possiamo rivolgere alla pianta soprattutto nella sua fase di crescita. Da una volta ogni due-tre mesi, questa operazione può diradarsi fino a essere svolta una volta o due l’anno, in base alle esigenze della pianta. Si utilizzano fertilizzanti ad hoc per le piante grasse, i più usati sono quelli in forma liquida, nei mesi compresi da aprile a settembre, per ottenere i risultati migliori.
Il rinvaso
Come tutte le piante coltivate in vaso, anche le succulente necessitano di essere rinvasate. È opportuno che avvenga durante la stagione primaverile, che il terriccio sia quello specifico per piante grasse e che si sostituisca il vaso con uno di una sola misura in più.

La propagazione
La propagazione di Aloe aristata avviene solitamente per talea, ma la pianta prolifera spontaneamente. Forma infatti germogli basali che possono essere staccati e piantati in altri vasi, quando hanno raggiunto un’altezza di almeno agli otto-dieci centimetri. Essenziale, in tutte le succulente, è non interrare subito i germogli staccati. Necessitano infatti che si cicatrizzi la parte del taglio, quindi è indicato aspettare qualche giorno prima di effettuare l’operazione. È sufficiente controllare visivamente. Anche per ciò che riguarda le nuove piantine, cautela nelle irrigazioni. Non annaffiare mai se il substrato non è perfettamente asciutto.
Malattie ed errori nella cura
L’Aloe di questa specie si distingue dalle altre piante da appartamento per l’alta resistenza a ogni tipo di malattia o parassiti, tuttavia vi sono alcuni potenziali rischi a cui può essere esposta. Complici alcune cattive abitudini o disattenzioni riguardanti la sua cura e coltivazione in vaso. Foglie secche o ingiallite di Aloe aristata indicano una mancanza di acqua nel primo caso o un ambiente non abbastanza umido nel secondo. È importante trovare una posizione in cui le necessità di luce e umidità siano ben equilibrate.
Un altro problema che potrebbe presentarsi sempre a causa dall’ambiente, in questo caso troppo umido, è un’infestazione da ragnetto rosso e da cocciniglia. Questi ultimi compaiono se la pianta è stata collocata in un luogo troppo freddo, solitamente sotto i dieci gradi. Lo stesso per quanto riguarda il marciume radicale, che può andare a intaccare le radici in caso di habitat troppo umido.
Il livello di umidità si può capire anche solo guardando lo stato del terriccio. Se questo si presenta sempre bagnato allora è probabile che l’ambiente sia troppo umido per la salute della pianta.

Un modo per scovare la presenza o meno di parassiti è quello di osservare bene le foglie che non avranno più un colore uniforme ma saranno colpite da piccole macchie bianche o tendenti al giallo.
Redazione
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