Acidanthera è una bulbosa che, quando fiorisce, suscita immediatamente una piacevole sensazione data dalla sua raffinatezza e grazia. Il portamento sinuoso dei suoi steli e dei fiori così dolcemente lassi, fanno dimenticare che si ergono fra un fascio di foglie molto rigide ed erette. La specie più diffusa in Italia è Acidanthera bicolor (in particolare A. bicolor var. murieleae). Anch’essa ha cambiato nome in Gladiolus murielae nonché Gladiolus callianthus ma di fatto è ancora conosciuta e commercializzata soprattutto come Acidanthera.
Origini e nomenclatura
Acidanthera è una bulbosa che nasce spontanea a un’altitudine di una certa rilevanza, in Etiopia, Mozambico e Tanzania. È stata descritta la prima volta nel 1844, dal botanico tedesco Christian Hochstetter, Acidanthera bicolor. Fu introdotta in Europa nel 1896 con molto successo proprio per la sua bellezza.
Il suo nome deriva dal greco acís (punta, spina, ago) e dal latino anthera (antera) quindi fa riferimento alla forma delle sue antere puntute; bicolor, invece, si riferisce ai due colori della specie più conosciuta e più coltivata.
Acidanthera bicolor, conoscerla meglio
Appartiene alla famiglia delle Liliaceae. Fiorisce in piena estate fino all’inizio dell’autunno permettendoci di godere della sua coinvolgente fioritura per diverse settimane. Non ha particolari necessità e nelle bordure del giardino merita un posto dove si possano ammirare i suoi splendidi fiori. È una bulbosa ma il suo apparato ipogeo è un cormo.
Foglie
Le foglie di Acidanthera bicolor sono nastriformi, dal portamento eretto e ricordano quelle di Iris e gladioli. Sono di color verde chiaro e misurano circa 50-60 centimetri.
Fiori di Acidanthera
I suoi fiori appaiono su lunghi steli dal portamento sinuoso, la cui altezza arriva attorno agli 80-100 cm su cui nascono dai sei agli otto fiori ciascuno. Questi mediamente misurano dai 5 ai 7 cm, sono bianchi con la gola rosso rubino con lunghe e appuntite antere. Molto spesso sono anche profumati, specialmente nelle ore serali.
Tecniche colturali
In quanto bulbosa a fioritura estivo-autunnale, si avvicina il momento della sua messa a dimora. È comunque preferibile attendere che sia definitivamente passato il rischio di gelate tardive che ne minerebbero la salute. Si adatta bene ad un’esposizione in mezz’ombra. I cormi di Acidanthera si interrano ad aprile a una profondità di circa 10-12 cm ed è consigliabile piantare i cormi a una distanza di non oltre i 10. L’effetto estetico che si ottiene è di gran lunga migliore. Necessitano di essere irrigate spesso ma facendo estrema attenzione che non ci siano ristagni idrici. A fine stagione, nelle regioni dove le temperature scendono sotto lo zero, è consigliabile estrarre i cormi dal terreno dopo che sono completamente seccate le foglie (spiegazione delle procedure di conservazione, al link qui di seguito). Si moltiplica per divisione dei piccoli cormi laterali. Per le restanti tecniche di coltivazione, si rimanda a questo articolo dove l’argomento viene trattato in maniera dettagliata e approfondita.
Caratteristiche di Acidanthera bicolor
- Tipo di pianta: da esterno; geofita; bulbosa
- Famiglia: Liliaceae
- Origine: Etiopia, Tanzania, Mozambico
- Dimensioni: altezza delle foglie circa 70 cm; altezza degli steli dei fiori 80-100 cm
- Colore dei fiori: bianco con la gola rosso rubino
- Foglie: nastriformi, verde chiaro; portamento eretto e rigido
- Periodo di fioritura: luglio-settembre
- Esposizione: sole-mezz’ombra
- Resistenza al freddo: scarsa
- Tossicità per animali e bambini: no
- Interessante per api, impollinatori, farfalle: sì
Ivana Fabris
©Villegiardini. Riproduzione riservata
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