All’ultimo piano di un palazzo di fine 500 nel cuore pulsante di Firenze, tra Piazza de’ Pitti e via Toscanella, Massimo Pierattelli, architetto fondatore dello studio Pierattelli Architetture, e sua moglie Roberta, anche lei architetto, hanno trasformato un appartamento, trovato in uno stato di austerità quasi monacale, in una calda dimora, carica di memorie di famiglia e oggetti molto amati. “Abbiamo visto quella casa di sfuggita, dopo due anni di ricerche, quando ormai eravamo quasi scoraggiati”, racconta Massimo Pierattelli. “Cercavamo una casa che avesse ‘un’anima’. Quella la aveva, ed è stato amore a prima vista”.

Pierattelli

Un appartamento così speciale da richiedere soltanto un restauro e qualche piccolo adattamento alle esigenze della famiglia, senza apportare grandi modifiche strutturali. “La cosa che più mi ha colpito, da subito, è stata la finestra con vista su Santo Spirito. Una bifora con inferriata che, regalando uno scorcio quasi pittorico della basilica, riesce a conferire alla casa un fascino unico. Lo stesso discorso vale per i camini d’epoca”.

Lo stile progettuale di Massimo Pierattelli

Pierattelli
Living space con divano City di Antonio Citterio (B&B Italia), lampada Arco di Achille & Pier Giacomo Castiglioni per Flos

Tutto questo accadeva circa trenta anni fa, anche se non si direbbe. Lo stile del progetto di interior design infatti ha donato alla casa, grazie a Roberta, cromie vivaci e una freschezza nelle scelte d’arredo che la rende moderna ancora oggi. “La scelta di colori caldi e accesi era mirata a stemperare l’austerità della dimora. Dal rosa al verde prato, questi abbinamenti avevano suscitato qualche dubbio nei nostri amici e parenti. Oggi possiamo affermare con certezza che la nostra scelta è stata giusta”.

Living space con il secondo divano Sity (B&B Italia) a cui sono affiancati tavolini Tulip di Eero Saarinen (Knoll)

La linea progettuale adottata dall’architetto è stata molto chiara: leggere e interpretare la storia di questi ambienti, per proiettarla verso il futuro, piuttosto che riproporla. “La reinterpretazione del passato crea mix bellissimi, ma sopratutto di qualità”. Innanzitutto sono stati scelti i colori e i divani. A partire da quelli sono state adottate altre soluzioni per smorzare o per evidenziare alcuni aspetti, fino a creare un perfetto equilibrio.

Negli oltre 300 metri quadrati dell’appartamento, icone del design si affiancano a pezzi progettati su misura da Massimo Pierattelli nel corso del tempo. Elementi che concorrono a conferire allo spazio un’identità unica, specchio della sensibilità di una famiglia che si è sempre dedicata con passione all’architettura e al design, ma non solo.

L’abitazione

Entrando nella casa si viene accolti in un grande living, che restituisce una dimensione solenne e scenografica a quello che risulta essere il luogo più vissuto nella quotidianità. L’ambiente è caratterizzato da un’equilibrata convivenza tra elementi e strutture d’epoca con pezzi di design contemporaneo. L’ampia sala è dominata dal grande camino rinascimentale, affiancato da due coloratissimi divani Sity di Antonio Citterio (B&B Italia) e da una iconica lampada Arco, di Achille & Pier Giacomo Castiglioni (Flos).

Particolare della sala da pranzo, con, in primo piano, la poltroncina e, sullo sfondo una lampada Taccia di Flos

Opere d’arte e souvenir etnici contribuiscono a personalizzare l’ambiente, rievocando ricordi di vita e passioni della famiglia: un quadro di Carlos Albertos Castellanos e di Giampaolo Talani, la scultura a cavallo di Paolo Staccioli, oggetti Tuareg, gioielli Imba e un tappeto persiano. Tutti legati a viaggi, visite e incontri, esplorazioni e ricerche su materiali, forme, colori. Moltissimi anche i libri d’arte e architettura, custoditi nella libreria disegnata dall’architetto. Questa è in legno laccato grigio e composta da tre blocchi che riprendono la modularità e la metrica delle travi a soffitto.

Dettaglio della libreria tripartita realizzata su disegno da Massimo Pierattelli, che custodisce libri d’arte e di viaggio

In tutta la casa si respira un grande amore per l’arte, dovuto anche alla frequentazione della famiglia con artisti, come per esempio Egidio Costantini della Fucina degli Angeli di Venezia, maestro della scultura contemporanea in vetro. “Alcune sue opere, con incisioni e personalizzazioni, come la testa di pesce in vetro nel soggiorno, ci sono state donate in occasione di ricorrenze speciali. Non sono solo sculture, fanno parte della nostra vita”. 

Foto di: Iuri Niccolai

Gallery

Scorcio del piano di lavoro della cucina, realizzata da Massimo Pierattelli. Cassetti in ottone lucido, piano in granito, inserti in legno di rovere
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