Il garden designer ha trasformato un antico dammuso pantesco in una confortevole dimora dall’eleganza discreta, dotata di un giardino armonioso, in sintonia con il paesaggio dell’isola. Pantelleria è un’isola dalla bellezza selvaggia, plasmata da una lunga storia e influenzata dagli forza degli elementi che, reciprocamente, hanno lasciato un segno nella sua essenza e nel suo paesaggio. In questo luogo in cui è facile lasciarsi cullare dal blu intenso del Mar Mediterraneo, l’azzurro del cielo e dai raggi del sole, Kristian Buziol e la moglie Lorella hanno creato il loro paradiso appartato dalla vita operosa e frenetica di tutti i giorni.

Kristian Buziol.

Una sintonia cresciuta nel tempo

Tutto è iniziato quando una cliente, affascinata dalle straordinarie fioriture primaverili dell’isola, ha condiviso la sua esperienza con Kristian che, spinto dalla curiosità e dalla sua passione per le piante, ha deciso di prendere un aeroplano per ammirare di persona questo spettacolo naturale. Ciò avveniva circa quindici anni fa e da quel momento Pantelleria è entrata a far parte della vita della coppia come meta privilegiata di villeggiatura estiva. La loro sintonia con lo spirito dell’isola è cresciuta con il tempo, fino a quando, tre anni fa, hanno trovato il dammuso dei loro sogni. La scoperta ha segnato l’inizio di un progetto di ripristino che ha trasformato la tipica architettura locale in un rifugio di stile e comfort, curato in ogni dettaglio.

Una delle terrazze esterne

I dammusi, identità di Pantelleria

I dammusi sono la quintessenza dell’identità di Pantelleria, come racconti scolpiti nella pietra con i loro tetti bianchi a cupola che emergono dal paesaggio vulcanico. La loro forma non è soltanto un elemento che sfrutta la tecnica della volta perfezionata dagli Arabi, che pure dominarono l’isola intorno al IX secolo d.C., ma risponde a esigenze pratiche. Impermeabilizzata con calce bianca, la cupola ha la funzione di far scivolare l’acqua piovana nell’incavo sul bordo, dove viene raccolta e fatta confluire in una cisterna sotterranea. In un’isola dove le risorse idriche sono scarse o quasi nulle, ogni singola goccia che scivola dai tetti durante le piogge invernali è preziosa e le cisterne garantiscono un prezioso approvvigionamento.

Il colore bianco del tetto, in aggiunta, riflette i raggi del sole, contribuendo, insieme ai muri in pietra locale, spessi fino a un metro, a mantenere una temperatura fresca e gradevole all’interno dell’abitazione. Esempi atavici di architettura bioclimatica, i dammusi sono un’espressione pratica dell’architettura, dove la forma segue la funzione per adattarsi alle esigenze climatiche. A casa Buziol, la cisterna alimentata solo dai circa 500 mm di pioggia annuale garantisce l’autonomia idrica, grazie anche a uno stile di vita che evita gli sprechi inutili; la manutenzione annuale del tetto assicura infine che l’acqua arrivi sempre pura e pulita.

Un interior design che dialoga col paesaggio

Il progetto di interior design, curato personalmente da Kristian insieme a Lorella, è un connubio di eleganza misurata e stile raffinato, evitando eccessi etnici o un minimalismo estremo che non si sposerebbero con la semplicità dell’isola. Ogni dettaglio, dagli arredi alla scelta dei colori, è stato attentamente valutato per integrarsi in armonia con il paesaggio circostante. La scelta del bianco per le pareti contribuisce a creare un ambiente luminoso e accogliente, mentre per gli arredi, che riflettono lo stile misurato dei proprietari, prevalgono tonalità terrose con accenti di grigio che richiamano le sfumature della pietra locale. La disposizione dei locali rispecchia la struttura tipica delle abitazioni tradizionali pantesche.

Il dammuso, le terrazze e l’incanto della vista sul blu

Il dammuso si affaccia su due spaziose e incantevoli terrazze esterne coperte da cannicciato, oltre a un solarium, poiché la vita all’aria aperta è predominante, persino nelle piacevoli giornate invernali, quando le temperature diurne si avvicinano ai 18°C. Nella terrazza soggiorno, gli arredi, in perfetta sintonia con quelli interni, invitano al relax e alla contemplazione del panorama. Il grigio, presente in entrambe le terrazze, si manifesta attraverso le sfumature del legno, lasciato deliberatamente ossidare sotto l’influsso degli agenti atmosferici.

La terrazza conviviale, con cucina, barbecue e forno per il pane, è il luogo ideale per pranzi e cene con amici, mentre la terrazza solarium, in linea con il tema della semplicità, accoglie comodi e ampi cuscini posati direttamente sui muretti a secco, splendidamente restaurati secondo la tradizione locale. (I muretti a secco di Pantelleria sono stati riconosciuti come patrimonio dell’umanità dall’UNESCO, insieme ai dammusi e alla coltivazione della vite ad alberello). La posizione privilegiata del dammuso che regala una vista panoramica a 270° sul blu del mare e del cielo, senza impedimenti visivi verso l’infinito dell’orizzonte ha ispirato i proprietari nella scelta del nome: Kyanos, termine greco per il blu. È anche l’epiteto specifico, cyanus, della Centaurea, il comune fiordaliso, un dettaglio che non può essere sfuggita al paesaggista.

Il giardino

Il giardino, che si estende su una superficie di 5.000 metri quadrati può essere considerato, nella sua parte più estesa, un prolungamento del paesaggio costiero, oggetto di uno studio attento da parte di Buziol. Dopo essere stato liberato dalle piante infestanti, il giardino composto da vegetazione autoctona, con esemplari di mirto, lentisco, cisto, olivastro, corbezzolo, eriche e l’endemico Helichrysum rupestre, è stato plasmato con cura, con alcune aggiunte mirate e diradamenti strategici, creando percorsi naturali che invitano a passeggiare tra le piante, immergendosi nei profumi dei fiori e delle foglie. Ampelodesmus mauritanicus, una graminacea naturalizzata, offre un ritmo visivo intrigante tra gli arbusti. L’insieme di tonalità verdi, in contrasto con le sfumature circostanti della terra, regala un piacere visivo appagante.

Il gravel dry garden

Nei terrazzamenti lungo l’accesso alla casa, Kristian ha creato un gravel dry garden, caratterizzato da uno spesso strato di ghiaia, che riduce l’evapotraspirazione e l’insorgenza delle infestanti, e da piante mediterranee in senso lato, che non necessitano di irrigazione e resistono ai venti, talvolta intensi. Frutto di una selezione oculata, le piante, messe a dimora lo scorso febbraio, hanno beneficiato unicamente delle piogge invernali, mostrando già una rapida crescita e le prime fioriture incantevoli.

Agapanthus, bianche e sterili cultivar di Gaura, lentisco, Echium fastuosum, rosmarino prostrato che ricade dai muri, capperi, Agave attenuata negli affioramenti rocciosi, asfodeli, Euphorbia dendroides hanno iniziato a prosperare. Il giardino, in continua evoluzione, accoglierà nuove piante che attendono pazientemente il momento propizio per la loro messa a dimora. Un’armonia perfetta con la bellezza naturale dell’isola è la sua cifra stilistica. Il dammuso si affaccia su due spaziose e incantevoli terrazze che offrono una spettacolare vista del mare.

kristianbuziol.it

Testo di Elisa Pizzi

©Villegiardini. Riproduzione riservata

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