A Matter of Metamorphosis arriva a Casarsa della Delizia, in occasione dei 50 anni dalla morte di Pier Paolo Pasolini. Casarsa della Delizia (PN) – città natale della madre dove il grande poeta, scrittore e cineasta visse anni fecondi della sua ispirazione poetica e dov’è sepolto – diventa in suo onore un palcoscenico d’arte contemporanea, omaggiando anche l’opera di un altro grande autore europeo, Franz Kafka.
A Matter of Metamorphosis un evento unico
Dal 12 aprile al 27 luglio 2025 la Sala espositiva del Comune, collocata presso l’ex Municipio, ospiterà A Matter of Metamorphosis una mostra site-specific dell’artista svizzero maestro nell’utilizzo del vetro Simon Berger, con il sostegno dalla Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia e in collaborazione con la galleria Cris Contini Contemporary. Un grande evento – fortemente voluto dall’amministrazione comunale casarsese – che mira ad unire la memoria di uno dei più grandi scrittori italiani alla creatività artistica contemporanea.
Con grande soddisfazione – ha dichiarato Claudio Colussi, assessore alla Cultura e sindaco di Casarsa della Delizia – siamo lieti di annunciare la mostra di Simon Berger, un evento che arricchisce la vita culturale della nostra comunità e ci permette di riflettere sul legame tra arte contemporanea e società. La mostra, concepita specificatamente per Casarsa della Delizia, offre un’opportunità di riflessione e di arricchimento culturale. L’evento è inserito nel contesto commemorativo del cinquantennale della scomparsa di Pier Paolo Pasolini, un artista che, come Berger, ha saputo guardare al mondo con uno sguardo inedito, rivelando sfumature profonde e trasformando la realtà in un’opera da decifrare.
Un sentito ringraziamento a Berger – ha aggiunto – per aver scelto il nostro territorio e a tutti coloro che hanno reso possibile questa importante iniziativa, in primis l’Assessorato alla Cultura della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia. Non vediamo l’ora di farvi scoprire le opere e di condividere con voi l’entusiasmo e la curiosità che hanno guidato il nostro impegno nel portare l’arte contemporanea a Casarsa della Delizia. Il tutto in un anno importante per la nostra Regione, essendo Gorizia, insieme a Nova Gorica, Capitale europea della cultura e Pordenone candidata a capitale italiana della cultura.”
Simon Berger dona l’opera che ritrae Pasolini
L’esposizione A Matter of Metamorphosis, curata da Sandrine Welte, Pasquale Lettieri e coordinata dalla project manager Sandra Sanson, è parte del progetto culturale TrasformARTI: l’arte come strumento per immaginare il futuro, che esplora temi di cambiamento e metamorfosi nella società. Le opere di Simon Berger stabiliscono un dialogo tra passato e presente, sollecitando una riflessione sulla condizione umana e sulla società che ci circonda.
In segno di riconoscenza, l’artista donerà al Comune di Casarsa della Delizia un’opera raffigurante l’occhio di Pier Paolo Pasolini, un omaggio al poeta casarsese che ha saputo guardare al mondo con occhi nuovi e critici. Le opere esposte toccano anche i temi della solitudine e dell’alienazione che sono centrali nella Metamorfosi di Franz Kafka. Berger, attraverso la sua tecnica unica con il vetro, riflette la stessa frattura esistenziale e il senso di disconnessione che permeano la narrativa kafkiana, evocando nello spettatore il conflitto interiore e il senso di estraneità che permeano la condizione umana.

Come nasce l’opera di Simon Berger
L’opera di Simon Berger è una riflessione sulla fragilità e sulla forza del materiale, resa possibile grazie all’unicità della sua tecnica. L’artista modella il vetro con l’uso di un martello, assestando colpi precisi e controllati. Più i colpi sono ravvicinati e brevi, più forti sono i contrasti e le sfumature. Ogni impatto con la superficie crea un’alterazione che diventa parte integrante dell’opera, fratture che raccontano storie di trasformazione.
La lastra di vetro non è solo la base su cui l’artista lavora, ma diventa il veicolo di un linguaggio visivo che gioca con la trasparenza e i riflessi, creando contrasti sempre più intensi dove luci ed ombre si intrecciano. Le immagini che emergono da queste crepe raccontano di un’intensa ‘morfogenesi’, dove arte e distruzione si incontrano e danno vita a una nuova forma di bellezza. In questo processo, il martello non agisce come uno strumento di demolizione, ma come un mezzo per far emergere la forza espressiva del vetro, creando un dialogo tra la materia e spettatore.
L’installazione e come si è reso possibile il progetto
L’installazione A Matter of Metamorphosis è pensata come un percorso in cui il pubblico si confronta con tematiche di trasformazione, isolamento e speranza. Al centro della sala l’allestimento crea un’esperienza immersiva tra dispositivi tecnologici e pannelli di vetro autoportanti.
Sei pannelli disposti a cerchio raffigurano volti privi di occhi, simbolo di disconnessione e impotenza; la trasparenza del vetro diventa segnale di una nuova prospettiva, suggerendo la possibilità di una metamorfosi e di una via di fuga dalla confusione.
Un certo numero di schermi televisivi mostra varie immagini, alcune delle quali raffigurano occhi. Questi televisori dismessi, un tempo potenti strumenti di connessione, ora giacciono silenziosi e incapaci di trasmettere segnali, riflettendo l’alienazione e il distacco tipici delle atmosfere kafkiane. Il progetto espositivo è realizzato dal Comune di Casarsa della Delizia con il supporto della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, in collaborazione con Cris Contini Contemporary, Centro Studi Pier Paolo Pasolini Casarsa, Pro Casarsa della Delizia APS, Contemporary&Co ed il Liceo Artistico Statale Enrico Galvani.
Cristian Contini e Fulvio Granocchia, fondatori della galleria Cris Contini Contemporary, spiegano:
Siamo orgogliosi di presentare il lavoro di Simon Berger, uno degli artisti più innovativi della sua generazione. La sua capacità di trasformare il vetro in un linguaggio emotivo e potente è unica. Questa mostra, che esplora le ferite e le trasformazioni del nostro tempo, è una riflessione sul ruolo dell’arte nel dare nuova forma alle sfide che affrontiamo quotidianamente.”

Simon Berger
L’artista Simon Berger è nato il 9 aprile 1976 in Svizzera e vive e lavora a Niederönz.
Inizialmente ha avviato le sue esplorazioni artistiche dipingendo ritratti con bombolette spray, per poi passare ad altri mezzi espressivi. Falegname di formazione, la sua naturale affinità per il legno ha ispirato le sue prime creazioni artistiche all’interno del suo studio. Appassionato di meccanica, ha anche dedicato molto tempo al lavoro su carrozzerie di auto usate per creare assemblaggi.
È stato riflettendo su cosa fare con un parabrezza di auto che è nata la sua idea di lavorare con il vetro. ‘Il volto umano mi ha sempre affascinato,’ spiega Simon Berger. ‘Sul vetro di sicurezza, questi motivi prendono vita e catturano magicamente l’osservatore. È un processo di scoperta, dall’offuscamento astratto alla percezione figurativa.’
Ricordando tecniche scultoree, un martello viene utilizzato per imprimere i tratti del volto, mettendoli in risalto, mentre la frantumazione controllata del vetro crea fratture regolate dalle leggi fisiche della materia. Invece di collassare su se stesso, il vetro di sicurezza mantiene i frammenti al loro posto. Il modo in cui la luce interagisce con le crepe e i frammenti all’interno del vetro crea un effetto riflessivo: a seconda dell’illuminazione, il ritratto sembra brillare.
Cris Contini Contemporary
La galleria internazionale Cris Contini Contemporary è stata fondata nel 2018 da Cristian Contini e Fulvio Granocchia ed è situata a Notting Hill, nel cuore di Londra, con sedi anche a Roma e Bruxelles. Cris Contini Contemporary offre ai collezionisti di tutto il mondo l’accesso ad un portfolio eclettico e multiculturale di artisti: dai grandi maestri moderni come Roy Lichtenstein, Pablo Picasso, Lucio Fontana, Andy Warhol e Robert Indiana agli artisti contemporanei più apprezzati quali David Begbie, Endless, Michelangelo Galliani, Ferruccio Gard, Michal Jackowski, Gioni David Parra, Jeff Robb, Simon Berger e tanti altri, con un’attenzione particolare ai grandi temi sociali e di sostenibilità. Inoltre, le collaborazioni continue con Fondazioni e Musei internazionali e la partecipazione all’organizzazione e gestione di un Padiglione nazionale alla 59.
Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia 2022, contribuiscono ulteriormente a rendere la Cris Contini Contemporary un punto di riferimento per gli appassionati e collezionisti d’arte di tutto il mondo.