Rivolgendo lo sguardo alla natura che ci circonda, aprile è sicuramente uno dei mesi dagli aspetti più generosi. È il momento del risveglio, quello delle gemme e dei fiori che cominciano a sbocciare, ma anche dei canti degli uccelli che riempiono l’aria. E se le bulbose come i narcisi, i tulipani o i crocus hanno già fatto la loro apparizione, è arrivato il momento di prepararci alle fioriture che presto riempiranno l’estate di un’incantevole bellezza. È il caso di Allium, per esempio, genere di pianta che conta più di mille specie. Allium ‘Globemaster’ è indubbiamente una delle mie cultivar preferite per la sua stupefacente forma a sfera composta da piccoli fiori a stella che sbocciano dalla fine della primavera. Sono innumerevoli i motivi per avvicinarci alla coltivazione di questa varietà. Elegante nel portamento e nelle sfumature dei fiori dal color lavanda, A. ‘Globemaster’ è una bulbosa rustica e di facile coltivazione. Non teme il freddo, resiste alla siccità, attrae le farfalle ed è magnifico come fiore reciso. Sapientemente abbinato in aiuole miste, i suoi steli che si allungano verso l’alto sanno regalare fioriture che nelle giornate ventilate incantano con un movimento leggero e sinuoso. Per ottenere un’aiuola di bulbose capace di sorprendere gli sguardi più esigenti, il consiglio è quello di creare angoli fioriti valutando il portamento e le dimensioni dei fogliami e tenendo sempre in considerazione i diversi mesi di fioritura. Abbinamenti di grande eleganza sono sicuramente quello tra Allium ‘Globemaster’ e Nepeta x faassenii o tra Muscari armeniacum e Tulipa ‘White Emperor’.
Nelle posizioni meno soleggiate possono essere inserite varietà come Iris reticulata, Helleborus, Ipheion uniflorum, Cyclamen coum e Primula vulgaris. La semplicità d’impiego le rende piante facili per caratterizzare qualsiasi spazio con generose fioriture, aprendo così uno straordinario ventaglio di possibilità. Spesso sottovalutate, le potenzialità delle bulbose possono essere riscoperte attraverso le virtù che le contraddistinguono. Pensiamo alla facilità di piantagione, alla fioritura di grande impatto estetico, alla dimensione ridotta della vegetazione, ma anche alla leggerezza delle radici: mai infestanti e di facile spostamento. C’è un’immagine evocativa che mi attraversa la mente ogni volta che vedo spuntare i fiori delle bulbose nei miei progetti, frutto di una preziosa conversazione avvenuta con Pedro Minto, proprietario del vivaio Raziel e grandissimo esperto di rara competenza nel campo dei bulbi. “Le bulbose aprono e chiudono le danze di ogni giardino” sono state le sue parole. Ed è proprio così che immagino i bulbi quando progetto un giardino: musicisti d’orchestra, apparizioni talentuose che, dopo essersi esibite sul palcoscenico della natura, si congedano in un fogliame delicato e discreto, lasciandoci in attesa del momento in cui potremo godere ancora della loro bellezza.
Kristian Buziol
Kristian Buziol è un garden designer con una grande passione per la natura che va oltre gli aspetti strettamente professionali. Un lavoro ereditato da una tradizione familiare. I nonni, infatti, già all’inizio del 900 possedevano un’attività commerciale di piante e sementi. La sua passione ben presto si è trasformata in una dedizione totale che lo ha spinto, dopo gli studi di agraria, a viaggiare in tutto il mondo per studiare e conoscere da vicino i giardini più belli. Nel corso della sua carriera ha realizzato oltre 500 progetti nei quali la scelta delle piante è sempre frutto di una prospettiva consapevole per integrarsi perfettamente al contesto, abbattendo il più possibile i costi di manutenzione e l’impatto ambientale.
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