Ci sono articoli pubblicati sulla rivista Villegiardini, in passato, che anche se non recenti, testimoniano e appartengono alla storia del paesaggismo in Italia e sono senza tempo.
L’architetto paesaggista Paolo Pejrone, ha dato un importante contributo in questo senso attraverso la sua collaborazione col nostro giornale e per questo riteniamo che riproporre alla lettura i suoi giardini, sia fondamentale non solo come tributo all’eccellenza ma anche come conoscenza e sapere in materia di verde e paesaggio. L’essenza del mare che proponiamo qui, è uno di questi.
L’essenza del mare
Una distesa di agapanti, un meraviglioso tappeto azzurro che si perde nel blu delle acque limpide dell’isola d’Elba, a Marciana Marina.
Lo scenario è fatto di essenze ‘da mare‘ e ‘da asciutto‘, ma che sono anche l’essenza del mare, come rosmarino, plumbago, mirto, agavi e oleandri, naturali protagonisti del giardino chiamato ‘L’Orizzonte’, ma più conosciuto come Villa Anselmi o, più recentemente, Villa Spinola.
«Negli anni 50 Maria Concetta Spinola restaurò e rimise a nuovo la vecchia casa», dice Paolo Pejrone che ha realizzato questo raffinato giardino mediterraneo, «aggiungendo, coraggiosamente e correttamente, due proporzionate e semplici ali al fabbricato precedente. I giardini fin dall’inizio ebbero una connotazione austera: pochi pini domestici e alcuni cipressi, con un disegno semplice e basico».
Per un motivo molto preciso: «Nessuno all’Elba è così sfrontato da sciupare l’acqua», spiega Pejrone. «Nonostante la scarsità d’acqua, centinaia e centinaia di agapanti, approfittando delle ombre alte e leggere dei pini domestici, hanno ‘preso’ con vigoria. In cambio chiedono ben poco: qualche pacciamatura e un po’ di terriccio buono, tutti gli anni, sulle loro grasse e robuste radici».
Le piante, il colore, le luci: un quadro raro, forse unico
Gli oleandri rosa circondano alcuni spazi adiacenti alla casa, mentre quelli bianchi fanno da cornice immacolata alle distese di agapanti. «Il vecchio Gnaphalium, il Senecio cineraria, l’Atriplex halimus e il Teucrium fruticans in grandi e rigorose masse, chiudono, dirigono, cadenzano la parte a oriente del giardino: il grigio si mescola al colore delle ghiaie. Sono piante appoggiate, leggermente potate, sagomate con delicatezza sui terreni aridi dell’Orizzonte e tutte insieme, numerose e felici, conducono alla vecchia pineta che sovrasta il giardino a Occidente».
Piacevoli verande fanno godere del meraviglioso paesaggio fiorito e sapientemente addomesticato. E i toni del blu entrano anche all’interno della casa dove convivono con la classica eleganza degli arredi. «Il giardino di agapanti e delle essenze ‘da mare’ avvolge la casa in una tenue e allegra sinfonia di sottotoni, lasciando il ruolo di protagonisti al cielo e al mare, entrambi sconfinati, sempre trasparenti e azzurri», dice Pejrone.
«I vecchi pini e gli svettanti cipressi, dalle sfumature discordanti e forti, competono con loro e tra di loro, con grande allegria e con elegante ironia: sono parti integranti di un quadro raro. Forse unico».
Testo di Franco Niccoli
Foto di Dario Fusaro
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