Raimonda e Fausta Gaetani, con il sapiente restauro di una colonica sul mare, hanno voluto riproporre l’atmosfera delle belle dimore positanesi degli anni 40-50
Una baia blu zaffiro dove si affacciano le case colorate abbarbicate sulle rocce, le barchette nel mare, le terrazze rigogliose, le bouganvillee dai colori accecanti, i profumi dei giardini di limoni dal succo copioso, perfino dolce, le scale lunghissime che dal mare risalgono le colline, insieme concorrono alla bellezza di Positano.
Fausta e Raimonda Gaetani hanno con Positano un lungo rapporto.
Fu il loro nonno, inglese, che aveva una moglie tedesca, a comprare nel 1905 quel complesso di case costruite sulla roccia a strapiombo sul mare a sud del paese. “Non era, per quei tempi, una scelta scontata. Le località alla moda erano Capri e Sorrento. La nonna, come molti altri tedeschi, penso a Klee, per esempio, se ne innamorò e lo scelse come luogo d’elezione; comprò l’antica torre del XIII secolo, dei terreni contigui a dirupo sul mare con alcune case dei contadini”, racconta Fausta. All’epoca, nei terrazzamenti veniva coltivato tutto quello che serviva per la sopravvivenza delle famiglie: accanto agli ulivi, carrubi, limoni e magnifici orti. Positano divenne di moda negli anni 40 grazie agli intellettuali che, per primi, ne scoprirono l’anima. “Gli artisti della Bauhaus, tra questi molti fuoriusciti ebrei, artefici del grande rinnovamento della bella ceramica di Vietri, l’orientalista e scrittore azero Essad Bey, al secolo Lev Nussimbaum, che riposa a Positano, in una tomba rivolta a oriente, secondo la tradizione musulmana. E ancora, il pittore russo Zagouiroko, Stravinski e i grandi Leonide Massine e Nureyev sedotti da Li Galli, l’isoletta di fronte a Positano”, ricorda Fausta. La casa colonica che Raimonda e Fausta Gaetani hanno appena finito di restaurare, è ottocentesca. “Ricordo ancora la contadina, vecchissima, che ci abitava con i suoi animali e le sue piante. A strapiombo sul mare, in una posizione magnifica, è la più bella della proprietà e ha mantenuto intatto l’antico incanto dei giardini del sud”, aggiunge Raimonda. La struttura dai bei lineamenti architettonici, ha mantenuto le volte antiche e i muri vecchi e spessi. Negli arredi degli interni e nella decorazione Fausta e Raimonda hanno voluto riportare la grazia e l’atmosfera degli anni 40-50, i più fecondi e felici di Positano, quando il paese era meta di un turismo colto ed elegante. “Abbiamo cercato di salvare le tracce di un mondo, vicino e lontano, di cui noi abbiamo assaporato la fine, che ci è molto caro”, spiegano.
ANTENNE
Stile Gaetani
Gli arredi della Casa Grande, in stile neo-barocco mediterraneo, sono stati curati da Raimonda e Fausta Gaetani dell’Aquila d’Aragona. Per la realizzazione si sono servite dell’aiuto di maestranze artigianali esperte, principalmente del luogo.
Fausta, nota designer d’interni, ha lavorato a lungo nella costiera amalfitana: sua la ristrutturazione di Villa Tre Ville, la famosa dimora di Zeffirelli, trasformata in Relais di Charme. Poi realizza i piatti in ceramica decorati ispirandosi agli antichi disegni di Vietri (f.gaetanidesign@gmail.com).
Raimonda Gaetani, scenografa di memoria eduardiana e zeffirelliana, ha dato il suo contributo alla ristrutturazione sia nel taglio degli spazi, sia con la creazione di pezzi unici d’arredo. Suo l’armadio con le ante a specchio e intarsi in legno (nella foto a sinistra). Nelle tre nicchie della parete dietro al letto, ci sono vasi anni 70 della Ceramica Solimene.
Il tessuto della testata è Pierre Frey.
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