Stachys byzantina (detta anche Stachys lanata o Stachys olympica) è un’erbacea perenne tappezzante, a foglia argentea e piacevole al tatto, che in giardino assolve molto bene al suo compito. Infatti è a pressoché zero interventi manutentivi, con davvero pochissime necessità idriche ma alquanto ornamentale.
Origine e nomenclatura
Come suggerisce l’epiteto specifico, Stachys byzantina è originaria di una certa area relativa a quello che era l’Impero bizantino e oggi è appartenente al Medioriente. Si riscontra infatti in Iran e Turchia ma la sua presenza si estende anche oltre, verso il Caucaso. L’epiteto generico, invece, deriva dal greco stachys o stáchius (cioè spiga) per la forma che assumono le sue infiorescenze. L’altro epiteto specifico di questa erbacea (cioè lanata) deriva invece dalla consistenza delle foglie che sono ricoperte da un morbido vello che al tatto ricorda proprio la sensazione della lana.
Stachys bizantina: conoscerla meglio
Appartiene alla grande famiglia delle Lamiaceae (o Labiate per la forma delle corolle dei fiori che si dividono in due lobi e appaiono come una sorta di due labbri), è una rizomatosa ed è sempreverde. Cresce intorno ai 25-30 cm al massimo e il suo portamento è strisciante/tappezzante, compatto e ordinato. Nel giro di poco tempo anche una sola piantina riesce a coprire bene un’area di almeno 45-50 cm di diametro, talvolta anche di più. Stachys byzantina è molto decorativa per la forma delle rosette di foglie argentate e per la fioritura di spighe che si riempiono di fiori color porpora/malva, ben si presta all’uso nelle bordure o nel giardino roccioso dove, in contrasto ai blu e i viola, crea magnifici effetti. Inoltre, non ha richieste idriche che la rendono perfetta nei dry gardens e si accontenta davvero di poco. Una delle sue particolarità è che inibisce la crescita di piante infestanti (allelopatia) dove viene coltivata.
Cultivar di Stachys byzantina
Nei giardini di erbacee perenni, piante come Stachys b. sono davvero importanti, specie perché è a bassa manutenzione. Le cultivar da tempo utilizzate di questa erbacea:
- Stachys byzantina ‘Big Ears’: alta circa 60 cm e foglie grandi;
- Stachys byzantina ‘Silver Carpet’: foglie più lanate;
- Stachys byzantina ‘Cotton Boll’: alta circa 50 cm e fiori più lanuginosi;
- Stachys byzantina ‘Primrose Heron’: 50 cm circa di altezza e foglie di colorazione più gialla.
Foglie
Il valore estetico di questa erbacea perenne coprisuolo, risiede in particolar modo nelle sue foglie. Sono semplici, intere, disposte a rosetta, di forma oblungo-ellittica o lanceolata. Il loro spessore è di circa mezzo centimetro, lunghe fino a circa 10. Sono verde salvia-grigio, ricoperte da una sorta di vello argenteo che le rende davvero molto piacevoli al tatto per la loro morbidezza. Persistono tutto inverno, ma in caso di periodi di pioggia intensa, le foglie di Stachys byzantina patiscono un po’ e quelle più basali possono tendere ad afflosciarsi per poi marcire alla base della pianta. In tal caso rimuoverle onde evitare la formazione di muffe.
Fiori di Stachys byzantina
I fiori di Stachys b. sono infiorescenze portate su uno stelo altrettanto lanoso, su cui i piccoli fiori si dispongono a spiga. Appaiono intorno a da inizio maggio e fino a giugno. Persistono circa 25-30 giorni e alla sfioritura è buona norma recidere il fusto così da stimolare eventualmente la formazione di nuovi fiori che, in alcuni casi, perdura fino a tarda estate. I fiori sono di color porpora/lilla.
Tecniche colturali di Stachys byzantina
Come già detto, questa Stachys non ha esigenze di sorta. Richiede solo alcune semplici attenzioni che sono realmente ben poca cosa rispetto alla risposta che dà nella crescita e nell’accestimento.
Terreno
Provenendo da aree in cui prospera nei terreni asciutti, ben si presta a contesti dove il substrato è piuttosto arido e calcareo oltre al fatto che è la pianta perfetta quando si tratta di aree siccitose. È però essenziale che il substrato sia sufficientemente drenante. In caso di terreni con poca microcapillarità dovuta allo scarso drenaggio, ammendare con sabbia e ghiaia di granulometria abbastanza fine.
Esposizione e temperature
Stachys byzantina ben tollera temperature di molto sotto lo zero (fino a -15°) altresì sopporta temperature estive fino a +40°. Essenziale, però, che per reggere il freddo sia coltivata in un substrato molto drenante così come, in estate, con temperature elevate goda di una posizione più riparata dall’irraggiamento solare delle ore più calde. Si adatta, perciò, a stare sia in pieno sole sia in mezz’ombra.
Irrigazione
Stachys byzantina non ama per niente essere irrigata. È sufficiente bagnare (poco) una volta a settimana/massimo dieci giorni. L’eccesso idrico è uno dei fattori che conduce a marcescenze e alla morte della pianta. Inoltre, sarebbe consigliabile escluderla dalla copertura dell’irrigazione a pioggia che altera molto la bellezza della lanosità delle foglie che viene appiattita dall’acqua.
Propagazione
Stachys b. si riproduce per divisione di cespo quando la pianta è ben accestita e si è molto allargata sul terreno.
Concimazione di Stachys byzantina
È sufficiente una concimazione all’anno, ad inizio primavera, con un concime a lenta cessione.
Potature
Per Stachys byzantina non sono necessarie. Asportare solo le foglie appassite e lo sfiorito.
Avversità di Stachys byzantina
Questa erbacea perenne soffre soprattutto gli eccessi idrici e il poco drenaggio del substrato, come i climi eccessivamente umidi. Almeno due o tre volte nel corso dell’anno è preferibile fare pulizia delle foglie secche o in fase di appassimento, così da scongiurare la formazione di muffe. Talvolta è una pianta di interesse per le limacce. Qualora se ne ravvisasse la presenza, creare un cordone con gusci uova rotti o con materiali particolarmente dotati di asperità per tenerle lontane.
Caratteristiche di Stachys byzantina
- Tipo di pianta: erbacea perenne, rizomatosa; strisciante, coprisuolo
- Famiglia: Lamiaceae
- Origine: Medioriente, Caucaso
- Dimensioni: altezza circa 25-30 cm; larghezza 45-50 cm
- Colore dei fiori: porpora/lilla
- Foglie: semplici, intere, disposte a rosetta, di forma oblungo-ellittica o lanceolata; circa mezzo centimetro lo spessore; lunghe fino a circa 10; di color verde salvia-grigio ricoperte da un vello argenteo
- Periodo di fioritura: maggio e giugno; talvolta sin dalla fine di aprile
- Utilizzo: come tappezzante nelle bordure e nelle aiuole; utile perché impedisce la nascita di infestanti; in vaso
- Esposizione: sole; mezz’ombra
- Resistenza al freddo: buona
- Tossicità per animali e bambini: nessuna
- Interessante per api, impollinatori, farfalle: sì; i fiori sono molto visitati dagli insetti, api in particolare
Ivana Fabris
©Villegiardini. Riproduzione riservata
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